Una spedizione di solidarietà di 15000 libbre di latte in polvere è arrivata ieri nella capitale, organizzata da uno sforzo congiunto dei gruppi Puentes de Amor, Code Pink e The People’s Forum, dagli USA.
Una delegazione formata da 50 statunitensi e convocati dall’organizzazione Code Pink (codice rosa), hanno realizzato un fitto programma di visite nelle comunità con il proposito di conversare con il popolo cubano.
Il gruppo di attivisti che protegge l’ambasciata ha respinto lo sgombero illegale ed ha assicurato che la lotta non è finita.
La Polizia Metropolitana di Washington ha fatto irruzione illegalmente nell’ambasciata venezuelana dopo aver rotto le serrature delle sue porte. Lì hanno consegnato un documento di sgombero, senza firma, agli attivisti che si trovano all’interno dell’edificio da metà aprile, di fronte alla minaccia di usurpazione da parte di Carlos Vecchio, “rappresentante” dell’oppositore Juan Guaidó.
Molti giorni richiusi nell’ambasciata venezuelana a Washington.
Per chiedere che la Casa Bianca si conformasse alla Convenzione di Vienna ed evitasse la sua occupazione da parte dell’opposizione golpista venezuelana.
La narrazione tossica dei media mainstream sul Venezuela è molto selettiva. Ogni atto che vada a favore del legittimo governo guidato da Maduro viene scientificamente occultato in modo da far passare l’idea che quello definito con sprezzo della realtà come un ‘regime’ sia isolato e ripudiato finanche dallo stesso popolo venezuelano.
Mike Pompeo quasi obbliga i paesi membri a non riconoscere il governo venezuelano di Nicolás Maduro e ha minacciato Caracas con forti misure se espelleva il personale diplomatico USA