Nel 1950, il senatore dello Stato del Wisconsin, Joseph McCarthy, nell’ambito del Comitato per le Attività Antiamericane, diede avvio a una caccia contro attivisti e militanti di sinistra. Tale persecuzione si collocava nel contesto del panico generato dai riusciti test nucleari sovietici. Fino ad allora, gli USA detenevano il monopolio nucleare, legittimato dai massacri di Hiroshima e Nagasaki. La diffusione delle prove nucleari realizzate a Semipalatinsk e il trionfo della rivoluzione cinese guidata da Mao Zedong coincisero nel 1949. Entrambi gli eventi alimentarono la paranoia anticomunista che portò alla condanna a morte dei coniugi Ethel Greenglass Rosenberg e Julius Rosenberg, nel 1953, accusati di aver trapelato informazioni riservate sull’infrastruttura nucleare.