Come gli USA hanno trasportato segretamente 15000 bimbi in una guerra psicologica contro Cuba; nella migliore delle ipotesi, i ricongiungimenti familiari richiedevano mesi o anni
Quanto lontano si spingerebbe un padre o una madre per proteggere il proprio figlio? Questa domanda risuona ancora tra i circa 15000 bambini e adolescenti che, nei primi anni ’60, viaggiarono da Cuba agli USA come minori non accompagnati per sfuggire a quella che i loro genitori consideravano una minaccia: perdere i diritti genitoriali e affidare la propria educazione al nascente Stato rivoluzionario cubano.