Tag Archives: Daniel Noboa

L’ombra di Erik Prince sulle elezioni ecuadoriane

William Gómez García

La presenza di Erik Prince in territorio ecuadoriano, durante la campagna per il secondo turno delle presidenziali, ha scatenato un clima di tensione e repressione che avrebbe segnato il processo elettorale del 13 aprile. Non è un segreto che la mobilitazione del gruppo mercenario Blackwater, sotto la sua direzione, avesse come obiettivo seminare il terrore tra la popolazione e facilitare un broglio elettorale premeditato, sostenuto da un Consiglio Nazionale Elettorale complice, che avrebbe annunciato risultati incredibili: oltre il 57% dei voti a favore di Daniel Noboa.

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Ecuador, miracolo statistico

Atilio Boron

Questa domenica il mondo ha assistito a un miracolo senza precedenti nella storia politica mondiale. Il secondo turno delle elezioni presidenziali, che vedeva contrapposti il “candidato-presidente” – così chiamato perché Daniel Noboa, milionario e prepotente, ha violato la norma che impedisce a un presidente ecuadoriano di restare in carica se si candida per la rielezione – e Luisa González, ha prodotto un risultato sorprendente: la candidata della Revolución Ciudadana ha ottenuto il 44,35% dei voti, una cifra quasi identica a quella ottenuta nel primo turno: 44,0%. Noboa, dal canto suo, ha raccolto il 55,65% dei voti, mentre al primo turno si era fermato al 44,17%, ed è stato rieletto presidente.

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L’Ecuador verso l’abisso. Contro tutti i pronostici vince Noboa

Geraldina Colotti

Frode elettorale in Ecuador? Il dibattito infiamma il paese, mentre si susseguono le prese posizioni dei governi progressisti a favore di Luisa González. La candidata della Alianza de la Revolución Ciudadana y Renovación Total (Rc-Reto), era data vincente da quasi tutte le inchieste nella seconda volta delle presidenziali contro il candidato della destra, attuale capo di Stato dell’Ecuador, Daniel Noboa, che ha corso per il partito Acción Democrática Nacional (Adn). Al primo turno, Noboa (accompagnato da Maria José Pinto), aveva ottenuto il 44,16%, e González (insieme a Diego Borja) aveva totalizzato il 44%.

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Ecuador: González denuncia un “golpe camuffato da elezioni”

Verbali senza firme, seggi spostati e stato d’eccezione: le ombre sul voto

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L’eterno ritorno oligarchico in Ecuador

David Chávez

Radiografia della classe dominante e il rischio che Noboa la faccia esplodere.

«Il nuovo Ecuador», recita lo slogan adottato dal governo di Daniel Noboa, ed è impossibile non notare la sfolgorante paradossalità dell’affermazione perché poche cose sono tanto vecchie, in quel paese, quanto le oligarchie agro-esportatrici a cui appartiene lo stesso presidente.

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Rivelato il ruolo USA nel raid all’ambasciata messicana in Ecuador

Secondo fonti USA, l’irruzione del governo ecuadoriano nell’ambasciata messicana a Quito è stata un’operazione diretta dal governo USA.

Secondo i media, l’obiettivo principale dell’operazione era quello di creare una strategia politico-elettorale volta a rafforzare l’immagine dell’attuale presidente della nazione sudamericana, Daniel Noboa.

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Ecuador: il governo di Daniel Noboa al centro del ciclone

da https://giuliochinappi.wordpress.com/

Il referendum ecuadoriano del 21 aprile ha evidenziato un netto rifiuto alle proposte economiche e lavorative del presidente Noboa, con una significativa partecipazione e una critica diffusa da parte delle forze dell’opposizione.

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Crisi diplomatica Ecuador-Messico e il diritto internazionale

Fabrizio Verde

“Nemmeno nelle peggiori dittature è stata violata l’ambasciata di un Paese. Non viviamo in uno stato di diritto, ma in uno stato di barbarie, con un uomo improvvisato che confonde la patria con una delle sue piantagioni di banane”, con queste parole l’ex presidente dell’Ecuador Rafael Correa ha commentato quanto accaduto a Quito su ordine del governo di Daniel Noboa, un fantoccio eterodiretto. Le forze di sicurezza ecuadoriane hanno infatti assaltato l’ambasciata del Messico per trarre in arresto l’ex vicepresidente ecuadoriano Jorge Glas a cui il presidente messicano Andres Manuel Lopez Obrador aveva concesso asilo politico in quanto vittima di persecuzione giudiziaria.

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Gli USA militarizzano l’Ecuador con l’approvazione di Noboa (analisi speciale)

 VERSO UNA NATOIZZAZIONE DEL CONFLITTO E DELL’ECONOMIA

Eder Pena

Nei giorni scorsi, il presidente ecuadoriano Daniel Noboa ha rifiutato il sostegno offerto dal suo omologo venezuelano, Nicolás Maduro Moros, alla lotta contro il crimine organizzato legato al narcotraffico. In un’intervista al media La Posta ha risposto: “Grazie, ma no grazie. Questa è la mia risposta. Ho sufficienti problemi qui in questo paese per andare in giro a risolvere altri problemi. Semplicemente, no. Molte grazie.”

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Cosa c’è dietro l’ondata di violenza in Ecuador?

lantidiplomatico.it

L’Ecuador è nel caos. Le bande armate di narcotrafficanti, come ha denunciato pubblicamente l’ex presidente Rafael Correa, che si sono infiltrate fin nei gangli dello Stato, stanno mettendo a ferro e fuoco il paese in risposta alle misure repressive decretate dal presidente Noboa.

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In Ecuador, vince il neoliberismo di Daniel Noboa

Geraldina Colotti

Volto giovane, interessi vecchi. In Ecuador ha vinto il neoliberismo. Dopo il banchiere Guillermo Lasso – che, il 16 maggio, ha preferito sciogliere la Camera per evitare di essere messo sotto accusa per malversazione di fondi pubblici, applicando il meccanismo istituzionale della “muerte cruzada”, che consente di indire elezioni anticipate -, arriva un imprenditore, Daniel Noboa, figlio dell’uomo più ricco del paese, più volte candidato alla presidenza. La vicepresidenta è Veronica Abad, una “libertariana” che guarda all’estrema destra argentina, al trumpismo di Javier Milei.

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