Dopo aver fallito, per decenni, nel tentativo di distruggere la Rivoluzione, il vicino del Nord fa appello a nuovi metodi nell’infermo desiderio di pretendere di cambiare il corso che quest’isola caraibica ha preso. molto tempo fa. in modo sovrano
Ronald Suárez Rivas | Mailenys Oliva Ferrales www.granma.cu
A Cuba, dialogo per la libertà artistica; nei media, “repressione e censura”
José Manzaneda, coordinatore di Cubainformacion
La Spagna è lo stato al mondo con il maggior numero di condanne di reclusione ad artisti: 14 l’anno scorso (1). Ma la sua stampa riempie i titoli dei giornali con la presunta “censura” artistica a Cuba, perché lì c’è stata una piccola protesta, senza incidenti, di un piccolo gruppo di artisti, che sono stati ricevuti dal Vice Ministro della Cultura e con cui hanno concordato un’agenda di dialogo (2): “E siamo arrivati, diciamo, ad un consenso di temi, di questioni che l’istituzione è disposta a prenderne cura, stiamo arrivando ad un programma a cui partecipino non solo coloro che sono stati ieri al Ministero, ma la gran massa di artisti e scrittori che hanno, ovviamente, molto da dire” spiegava il vice ministro Fernando Rojas alla televisione cubana (3).
C’è uno sciopero della fame. Finora 13 persone si sono unite in una casa situata all’Avana Vecchia. Molti di loro sono persone in condizioni socioeconomiche sfavorevoli, non lavorano o hanno precedenti penali.