Human Rights Watch: difendere la repressione in nome dei diritti umani
José Manzaneda, coordinatore di Cubainformación
Il silenzio mediatico sulla repressione poliziesca e militare in Perù, che ha già causato, in due mesi di crisi politica, più di 65 morti è scandaloso.
Se passiamo in rassegna i titoli della stampa aziendale (El País, Le Monde, CNN, Miami Herald, El Comercio, El Mundo, ecc., ecc.) difficilmente leggeremo parole come “repressione”, “regime” o “diritti umani (1) (2). Tutto si riduce a “disturbi e alterchi” dopo il “fallito autogolpe di stato” dell’ex presidente Pedro Castillo (3).