Il peggio resta impunito
La sentenza del 29 luglio 2025 contro Álvaro Uribe per frode processuale e corruzione in ambito penale, al termine di 475 giorni di processo e con l’individuazione della pena ancora in sospeso, non deve servire da cortina fumogena. Mentre i riflettori si concentrano sulla novità giudiziaria, si sfuma un contesto ben più grave: i legami con il paramilitarismo, le accuse di narcotraffico e la memoria dei crimini di guerra e contro l’umanità commessi durante il suo governo.
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