A dicembre, più di 60 organizzazioni di solidarietà hanno inviato una lettera di protesta al Difensore dell’Audience di Radio Televisión Española (1). Il motivo: l’utilizzo come altoparlante di propaganda politica, da parte del cantante cubano “anti-castrista” Yotuel Romero, dello show Master Chef Celebrity.
Yunior García, Yotuel Romero e una marcia per le strade di Facebook
I media continuano con la loro grossolana propaganda dell’ultima operazione di interventismo politico a Cuba, diretta dai centri di potere USA. Esaltando, per questo, gli “agenti di cambiamento” creati per questo scopo.
L’inno della protesta a Cuba “Patria y Vida? degli artisti cubani Yotuel, Gente de Zona, Descemer Bueno, Maykel Osorbo e El Funky, ha vinto il Latin Grammy per la migliore canzone dell’anno. Qualcuno aveva dei dubbi?
Yotuel Romero, membro di Orishas, afferma che nel 2022 acquisterà la squadra di baseball degli Industriales. Dice che è un sogno che ha, e lo farà in modo che i giocatori di baseball non debbano emigrare e siano milionari a Cuba. In questo modo, il baseball cubano ritornerebbe in primo piano nel mondo.
Media internazionali pubblicano che Gabriel Abaroa, l’ex presidente emerito e CEO (direttore esecutivo) del gruppo che assegna i premi musicali Latin Grammy, sarebbe stato comprato per l’ammontare di un milione di dollari per favorire il tema controrivoluzionario /Patria y vida/ come Canzone dell’Anno.
Nonostante tanti fallimenti subiti in 62 anni, la CIA e il governo USA insistono per rovesciare il socialismo a Cuba e per questo ripetono vecchi piani, come se i cubani fossero stupidi, smemorati e inesperti.
È vero che c’è una nuova generazione di dirigenti sull’isola, ma tutti sono cresciuti sotto l’educazione storica delle azioni yankee per distruggere la Rivoluzione, compresi i piani del terrorismo di stato, la sovversione politica e le operazioni segrete per assassinare Fidel Castro, qualcosa che sembra gli attuali funzionari della CIA non tengano conto ed è per questo che le loro azioni si falliscono.
In questa nuova fase dell’assalto contro Cuba, con impronta USA, si usa la facciata della rivolta sociale con simboli e canzoni dell’immaginario culturale anticastrista, sull’isola e soprattutto a Miami, con il Movimento San Isidro (MSI) in qualità di operatori politici e attivisti di strada.
Il giorno dopo l’attentato terroristico alla nave “la Coubre” avvenuto nel porto de L’Avana – dove morirono quasi 100 persone e più di 200 rimasero ferite – in un discorso pubblico per le esequie delle vittime, Fidel Castro, pronunciò per la prima volta il motto che divenne promessa di resistenza da parte del popolo cubano contro le aggressioni degli Stati Uniti: «Non solo sapremo resistere a qualsiasi aggressione […] ora la libertà significa qualcosa di più: libertà significa Patria. E la nostra alternativa sarà Patria o Morte!»
Il lancio, a febbraio, da Miami, della canzone “Patria y Vida”, è stata parte di una strutturata operazione mediatica contro il governo cubano, complementare di altre azioni di guerra culturale, come il cosiddetto Movimento San Isidro (1).
Grazie a una breve e intensa campagna di marketing, la canzone ha riportato, ai suoi partecipanti, la visibilità e gli introiti che avevano perso con la pandemia. Ma la gioia, a quanto pare, è stata di breve durata. Alcuni di loro sono, ora, in lite sulla distribuzione degli utili (2). E Yotuel Romero, autore della canzone, è stato denunciato dai suoi due ex colleghi del gruppo Orishas, per uso non autorizzato del nome di detto gruppo (3).