Tag Archives: simboli

La guerra dei simboli contro Cuba

Henry Omar Pérez Yera

Gli USA hanno storicamente utilizzato i simboli come armi nella loro guerra culturale contro Cuba. L’obiettivo di questa strategia è presentare gli USA come un faro di libertà, democrazia e prosperità, mentre Cuba viene ritratta come un paese arretrato, repressivo e impoverito.

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Lavorare con la dimensione di Fidel: I popoli

Iroel Sanchez

Intervento al Colloquio Internazionale sulla Comunicazione Politica Patria, Casa de las Américas, L’Avana, 13 e 14 marzo 2023

 

Direi che abbiamo tre gravi mancanze in questa battaglia, una è già stata detta, è l’articolazione, l’altra è la produzione di contenuti di qualità, e l’altra è la formazione di massa di un soggetto critico e creativo in questo campo nei nostri popoli, lo esporrò a partire da tre esempi e poi parlerò delle possibili risposte fideliste a questo.

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Il cervello come campo di battaglia

Non saremo utili idioti propagandisti della genialità perversa di manipolare pensieri e modi di produrli. Non serviremo il piano di manipolazione implicito nel prendere sul serio le imboscate scientifico-pubblicitarie della NATO. Diremo che l’unica cosa nuova è la lotta che costruisce un mondo senza capitalismo

Fernando Buen Abad  www.granma.cu

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Medaglie olimpiche, lotta politica e la disputa per i simboli

Franco Vielma https://misionverdad.com

Proprio ora concorre per il Venezuela, una delle sue pietre miliari politiche più importanti negli ultimi tempi: le Olimpiadi di Tokyo 2020. Che, forse un’Olimpiade che si svolge in un altro paese è un evento politico per noi? Certo che lo è, ancora di più trattandosi del Venezuela, poiché la politica è, fortunatamente, il nostro sport nazionale.

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Vivere la Rivoluzione, amare la nostra bandiera

Yusuam Palacios Ortega https://redh-cuba.org

Affrontiamo, oggi, una diseguale guerra culturale che si traduce nella presa di partito tra socialismo e capitalismo; tra la cultura dell’essere o la cultura dell’avere, tra il patriottismo o l’egoismo che trova la sua massima espressione in un individualismo spietato. La lotta per la sopravvivenza umana trova un ostacolo molto forte nel capitalismo divoratore dei popoli, delle loro culture, identità e simboli, che, attraverso la legge del più forte, lotta come fiera ingabbiata per mantenere la sua egemonia.

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Bandiera nostra

Michel E Torres Corona  www.granma.cu

Lo Stato-nazione non è un fenomeno naturale, non è sempre esistito. È una creazione umana, una costruzione di carattere politico. E, come tale, un giorno scomparirà.

Lo studio della storia dimostra che la nazione è solo una delle molte altre forme in cui, noi esseri umani, siamo andati organizzando le nostre società. Le comunità che precedentemente si raggruppavano in polis o città, o in feudi, andarono fondendosi sotto un’unica simbologia, che servì da piattaforma ideologica per lo Stato moderno.

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Grazie per provocare

Iroel Sánchez https://lapupilainsomne.wordpress.com

In una nazione che fu prima pensata, sognata, prima di istituzionalizzarsi, noto è che le bandiere che ci rappresentarono all’inizio non furono acquistate in un negozio, ma cucite in casa dalle mani delle donne cubane. Né furono attraverso via commerciale come giunsero le coccarde ai cappelli dei mambises che spesso seminudi combatterono ad armi impari contro il colonialismo spagnolo. Come le piccole bandiere costruite intorno alle medaglie di riconoscimento dei soldati che ritornavano all’isola dopo aver combattuto contro l’apartheid in Africa furono elaborate motu proprio.

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Un almendrón, due bandiere?

Messe davanti al parabrezza della macchina, rappresentano le opzioni, i simboli da scegliere

Enrique Ubieta Gomez http://www.granma.cu

boardn-almendron-23yl-1024x666Non c’è miglior luogo di lavoro per un sociologo che il sedile posteriore di un almendrón (auto USA degli anni ’50 adibita a taxi)  che ‘naviga’ per le strade di L’Avana. Schiacciato tra un’enorme signora con una bambina che hanno vestita da adulta -labbra dipinte, collana di perline e pantaloncini aderenti- e un giovane che guarda svogliato fuori dal finestrino, ma indossa un camice bianco ordinatamente piegato sulle gambe, osservo e ascolto ciò che accade.

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Guerra di simboli

Harold Cardenas https://eltoque.com

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L’Unione Sovietica si scontrò con gli USA in una guerra di simboli che perse. Decenni più tardi Cuba si trova allo stesso bivio.

I proiettili del passato sono i simboli del presente. La maggior parte delle guerre di oggi non sono più con armamento militare, ma con influenza culturale, simbologia nazionale e gestione dell’immagine. Questo lo sanno tutti i governi del mondo, compreso il nostro, ma alcuni continuano aggrappati ad un discorso obsoleto, mentre il resto, noialtri, vede l’essenziale sfuggirgli dalle mani. E non è la prima volta che questo accade.

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Senza simboli ma senza padrone?

Iroel Sánchez https://lapupilainsomne.wordpress.com

pubbliPochi giorni fa ho visitato un organismo del nostro paese per realizzare un’attività accademica. I miei ospitanti si sono sentiti obbligati a fare un gesto per me e mi hanno regalato un almanacco, non del loro Istituto, ma d’una società dedicata alla produzione di cibo spazzatura.

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