Tag Archives: squadroni della morte

CIA: Il nostro uomo a Caracas

razonesdecuba.cu

La chiamata, eufemisticamente, opposizione in Venezuela, che in realtà è una controrivoluzione, secondo le parole di Karl Marx, inerente a ogni rivoluzione, è logorata dopo tanti anni di tentativi di ribaltare l’opera dei patrioti venezuelani; hanno provato quasi di tutto, compreso l’assassinio politico, e ora l’assassinio del Presidente acquista più forza, quando ancora una volta non sono riusciti a vincere alle urne e inventano ogni tipo di sotterfugio come appellarsi alla tanto decantato “frode elettorale”, tipico in tutte le elezioni svoltesi e da convocare.

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L’insopportabile sopravvivenza del Governo Bolivariano

di Atilio Boron

Per una comprensione approfondita di ciò che è accaduto in Venezuela negli ultimi anni è importante leggere, come introduzione, queste poche righe:

“Coloro che si trovano a Miami dicevano … che per ricostruire il paese, bisognava prima buttarlo giù: l’economia doveva essere affondata, la disoccupazione doveva essere massiccia, il governo doveva essere eliminato e doveva essere messo al potere un “buon” funzionario per avviare una pulizia completa uccidendo trecento, quattrocento o cinquemila persone. … Chi sono questi pazzi e come si comportano? … I più importanti sono sei (imprenditori) immensamente ricchi … che tramano, organizzano costantemente incontri e danno istruzioni a XX”.

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Messico: il freddo campo dell’assenza

Rossana Reguillo* https://nostramerica.wordpress.com

E ho aperto la bocca perché ne uscisse (la mia anima).

E se n’è andata via. Ho sentito quando è caduto sulle

mie mani il filo di sangue con cui era legata al mio cuore.

Juan Rulfo, Pedro Páramo

nadiavictimasSogno che sto camminando davanti a un colle. E’ un paesaggio desolato, secco, si sente il vento. Mi fermo e vedo cinque orologi per terra. Ne prendo uno, nessuno ha le lancette, non segnano niente. Il colle comincia a piangere sangue o così mi pare. Mi sveglio piangendo. Voglio scrivere ma non posso, le mie mani sono paralizzate sulla tastiera, l’impossibilità della scrittura davanti all’orrore, davanti a questo orrore e questa barbarie che chiamiamo Messico.

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