15/12/2004 di Marzio Castagnedi tratto  da www.radiocittaperta.it
 

 

''BASTION 2004 ''

 


Annunciato sin dal 2 dicembre (anniversario dello sbarco del Granma nel 1956) e poi ripetutamente ripresentato su stampa, radio e sopratutto in tv, da lunedì 13 a domenica 19 dicembre si svolge su tutto il territorio cubano "Bastion 2004", esercitazione militare strategica delle forze armate cubane. E non solo sono interessati migliaia di effettivi delle tre armi, ma anche molte decine di migliaia tra riservisti e miliziani territoriali. Includendo poi anche gruppi di difesa locale municipale e tutto il personale di aziende e servizi chiamato a partecipare a supporto esterno e logistico delle manovre,"Bastion 2004" farà mobilitare in Cuba durante una settimana alcuni milioni di persone. In diversi anni qui non si era mai visto uno spiegamento di forze di questa dimensione, ma pare che il momento sia particolare. Lo spiega ogni giorno la tv con annunci e comunicati, lo ha spiegato molto chiaramente Raul Castro, ministro delle Forze armate cubane.

 

Queste esercitazioni su larga scala sono necessarie - si dice - perché varie e ripetute sono state le minacce contro la tranquillità e il benessere della nostra popolazione, giunte da parte "dell'Imperio fascista" (testuale.).

 

Intervistati in molte trasmissioni tv, ufficiali, soldati e anche riservisti uomini e donne ( che solitamente fanno i panettieri, i pescatori e le commesse ) hanno detto di essere pronti per affrontare eventuali attacchi del nemico. Su chi sia questo nemico non vi possono essere dubbi. Gli USA, l'impero del nord,  la "rinnovata" amministrazione Bush definita ormai di estrema destra nelle tavole rotonde televisive.

 

Viste le nuove imprese yankee, cioè le guerre scatenate in Afghanistan e in Iraq, dato l'inserimento a volte di Cuba nella lista dei cosiddetti " paesi canaglia"e dopo dichiarazioni come quelle recentissime di Roger Noriega, vicesegretario di stato nordamericano per Caraibi e America latina (presto sarà necessario prendere misure per portare la democrazia anche a Cuba), non era rinviabile ed evitabile che Cuba mostrasse un pò dei suoi muscoletti militari che divengono però muscoli effettivamente da non sottovalutare quando si vede che la strategia difensiva cubana non si limita solo all'impiego delle tre armi (esercito, aviazione e marina) ma parla esplicitamente di "guerra di tutto il popolo", cioè con la difesa del suolo patrio da parte di tutti i cittadini in grado di imbracciare un'arma.

 

Tutte queste notizie, dettagli, informazioni vengono diffusi qui a Cuba su grande scala e con tutti i mezzi di comunicazione. Non sono segreti per nessuno. Anzi, si vuole che i più chiari dei messaggi arrivino a chi di dovere, cioè la cupola politica USA, i relativi comandi militari, le varie agenzie di informazione, intelligence e spionaggio. Ovviamente per scoraggiare qualsiasi idea o ipotesi di aggressione bellica contro Cuba.

 

"Siamo certo inferiori tecnologicamente - ripetono in tv i militari cubani - possiamo essere bersaglio di bombardamenti e lanci di missili, ma quando il nemico dovesse tentare di mettere piede sul suolo cubano si troverebbe investito da un mortale vespaio." Cuba può essere colpita ma non potrà essere occupata ; lo impedirà, appunto, la guerra di tutto il popolo. Raul Castro ha dichiarato qualche giorno fa: "Gli statunitensi pare che non imparino mai la lezione, nonostante la loro strapotenza tecnologica. In Vietnam restarono impantanati e alla fine dovettero andarsene, in Iraq sono gia impantanati e non riescono a battere la resistenza, e a Cuba per loro sarebbe ancora peggio." Ha aggiunto ancora Raul per rendere più chiara possibile la posizione cubana. "Noi non vogliamo guerre, anzi consideriamo che evitare una guerra sia già vincerla e preferiamo spargere fiumi di sudore oggi piuttosto che fiumi di sangue domani".

 

I messaggi sono chiari, l'intenzione e' evidente: scoraggiare ogni ipotesi di avventura contro l'isola e dimostrare che in ogni caso esercito e popolo cubano sono pronti a reagire e a difendersi da attacchi o tentate invasioni. Già un tentativo d'invasione fu battuto in tre giorni a Playa Giron nel 1961 (ma erano "solo" 1500 mercenari appoggiati da 25 aerei e 6 navi) e in ogni caso una "sindrome da invasione" a Cuba non e' mai scomparsa del tutto. Ia preoccupazione latente rimane, e visti i tempi e la teoria bushiana della guerra infinita... Ecco dunque che alla tv cubana vengono mostrate le sequenze piuttosto eloquenti delle manovre. Squadroni di carri armati, fuoco antiaereo di pezzi da 100 millimetri e batterie di razzi tipo "Katiusha", veloci decolli di Mig 29, pattuglie di fanteria speciali che strisciano perfettamente mimetizzate nella boscaglia, trappole e tecniche di guerriglia urbana da parte delle formazioni miliziane. Certo l'armamento cubano e' obsoleto e risale alle dotazioni sovietiche vecchie almeno di vent'anni. Ma fa una certa impressione vedere sul video che i cubani hanno realizzato lunghe strade sotterranee in cui scorrono blindati e camion di trasporto truppe,e sopratutto impressiona vedere gli artiglieri e i carristi cubani che oliano e lucidano i loro cannoni dentro grotte che si trovano a non molta distanza dalle recinzioni della base USA di Guantanamo che, lo ricordiamo, e' la più vasta base USA all'estero coi suoi 33 chilometri di perimetro. La base di Guantanamo dispone di due piste d'atterraggio di oltre duemila metri, di numerosi attracchi navali e può ospitare fino a 12mila soldati. Da una dozzina di anni non si sono registrati incidenti tra le postazioni e le torrette di controllo nordamericane e cubane che distano solo cento metri di terra di nessuno sull'intero perimetro, Incidenti con vittime (cubane, militari e civili specie pescatori) avvennero attorno alla base nei primi anni Sessanta, poi ci furono solo sporadiche provocazioni fino alla fine degli Ottanta. Dal '91 i rapporti tra USA e Cuba a Guantanamo erano più tranquilli, anche se i cubani hanno sempre definito la base come territorio illegalmente occupato da evacuare e restituire. (Ricordo che la base militare USA di Guantanamo esiste dal 1902, prima con un accordo di cento anni, poi rinnovato indefinitivamente dal governo Mendieta, ovviamente filoamericano, nel 1927). Ma da tre anni in qua le cose sono peggiorate e Guantanamo e' divenuta una delle vergogne mondiali col supercarcere semi-segreto USA installato all'inizio del 2002 denunciato e condannato di recente dalla Croce Rossa.

 

Anche se non c'e' allarme o allerta ufficiale in Cuba e ipotesi belliche sono al momento remote (ma non impossibili) non può non fare una certa impressione sapere che attorno alla famigerata base statunitense in territorio cubano si fronteggiano notevoli arsenali di armamento pesante. "Bastion 2004", la più ampia ed estesa esercitazione dell'esercito cubano da diverso tempo in qua, non ha segno e significato aggressivo ma energicamente difensivo. Il suo scopo e' avvisare e scoraggiare  per tempo eventuali nuove follie e avventure imperiali che non sono fantascienza e che purtroppo esistono e agiscono. Quelle follie imperiali e avventure militari che portano morte e distruzione in diversi luoghi del mondo.

 

 

 

 

 

 

E’ INIZIATO


“Cuba si trasformerà in un enorme vespaio che metterà in fuga ogni aggressore”

Compatrioti:

A partire da questo momento e per i prossimi sette giorni, si svilupperà l’Esercitazione Strategica ‘Bastion 2004’.

Decine di migliaia di combattenti, ai quali sabato e domenica si uniranno milioni di cubani durante lo svolgimento delle Giornate Nazionali della Difesa, parteciperanno alla preparazione complessiva del paese per affrontare un’aggressione militare. Verrà sperimentata l’efficacia delle misure previste per adattare l’economia ad una situazione di guerra e si perfezionerà la coesione degli organi di direzione e comando ai differenti livelli.

La qualità del lavoro preparatorio svolto permette di affermare che sono state poste le basi affinché questa importante esercitazione si sviluppi con successo. Adesso è indispensabile lavorare con il massimo dell’efficienza e della creatività.

E’ da molti anni che il nostro scopo principale è stato quello di evitare la guerra, coscienti che l’unica forma di impedire l’aggressione è rendere chiaro che Cuba, se invasa, si convertirebbe da un estremo all’altro in un enorme vespaio che metterà in fuga ogni aggressore, per quanto potente questo sia. Alla fine il nemico dovrà ritirarsi dissanguato e sconfitto, perché questa sarebbe la Guerra di Tutto il Popolo.

Come disse circa trent’anni fa il compagno Fidel: “Fino a quando esisteranno l’imperialismo, il Partito, lo Stato ed il popolo le esigenze della difesa verranno curate al massimo. Non abbasseremo mai la guardia rivoluzionaria. La storia insegna in modo fin troppo eloquente che coloro che dimenticano questo principio non sopravvivono all’errore”.

In ottemperanza a quanto espresso, in difesa della vita e dell’opera del nostro popolo, nel nome del nostro Comandante in Capo Fidel Castro Ruz, ordino l’inizio dell’Esercitazione Strategica ‘Bastion 2004’.