Posada Carriles cerca rifugio in

 Centroamerica

 

da Prensa latina 31 agosto 2004


Autorità honduregne oggi confermano la realizzazione di una vasta operazione alla ricerca del terrorista Luis Posada Carriles, che entrò in questo paese per via aerea, proveniente da Panama.

 

Secondo dichiarazioni formulate al quotidiano honduregno "La Prensa" dal ministro della Sicurezza di questa nazione centroamericana, Oscar Alvarez, effettivi del Servizio di Immigrazione e della Polizia Nazionale sono operativi a San Pedro Sula, al nord est del paese.

 

D'accordo con il Ministro della Sicurezza, investigazioni dei Servizi Segreti hanno rivelato che Posada Carriles è nascosto in questa città e hanno confermato che ci sono diverse persone che stanno "cercando l'appoggio legale" perché il riconosciuto delinquente internazionale si possa fermare in Honduras. Puntualizzò che l'allerta immigratoria fu lanciata a tutti i punti di dogana.

 

Il vice ministro della Sicurezza, Armando Calidonio, che dirige personalmente l'operazione, manifestò ai giornalisti che le autorità hanno nelle loro mani le denunce che Posada Carriles è a San Pedro Sula. Calidonio ha rivelato che la polizia ha saputo che un imprenditore cubano - americano, che vive a San Pedro Sula, senza dare il nome di questo personaggio, avrebbe potuto averlo aiutato.

 

Da parte sua, il direttore generale d'Immigrazione, Ramon Romero, ha precisato che Posada Carriles entrò in Honduras dall'aeroporto Ramon Villeda Morales, di San Pedro Sula, si pensa con un altro nome e utilizzando un passaporto falso, dal momento che non risulta la sua vera identità nei registri ufficiali.

 

Ugualmente, Romero confermò che nell'aereo proveniente da Panama c'erano quattro persone, però nei documenti di volo apparivano solo tre persone registrate. Indicò che stanno aspettando il dossier finale per dedurre le responsabilità della linea aerea.

 

Inoltre, Romero confermò che si stanno indagando gli ufficiali di immigrazione di San Pedro Sula, dal momento che sono sospettati di essere implicati nell'entrata illegale del noto terrorista.

 

Il presidente honduregno, Ricardo Maduro, ha detto, mentre era ad un incontro in Salvador, che se Posada Carriles si trova in Honduras, sarà deportato, dal momento che entrò nel suo paese senza autorizzazione. Durante questo incontro, il presidente salvadoregno Elias Antonio Saca, ha assicurato che Posada Carriles non è in Salvador e non ha sollecitato l'ingresso in questo paese, dove ha un processo pendente per documenti falsi.

 

E' dimostrato che Posada Carriles "ha comprato" documenti di identificazione falsi nel paese salvadoregno di Tecapan, a 110 chilometri a sud est di San Salvador, nel dipartimento di Usulutan, e con questi ha ottenuto due passaporti salvadoregni, uno a nome di Franco Rodriguez Mena e un altro con il nome di Ramon Medina.

 

Il presidente Saca ha spiegato che si sono date istruzioni al Ministero del Governo e, attraverso il servizio d'Immigrazione, a tutti i posti di frontiera "per evitare l'ingresso del signor Posada Carriles nel paese".