Washington - (AP) Granma Internacional  del 2.5.01

 

Bush persegue più i nordamericani che

 

visitano Cuba che lo stesso Bin Laden

 

 

 

 

Il governo degli USA alla fine dell’anno scorso aveva solo quattro dipendenti dedicati alle investigazioni sui fondi di Osama bin Laden e di Saddam Hussein, mentre una ventina vigilava sul compimento dell’embargo contro Cuba, dice uno studio.

 

La relazione è stata consegnata al Congresso dall’agenzia del Dipartimento del Tesoro incaricata di bloccare le risorse finanziarie dei terroristi.

 

Inoltre la direzione di controllo degli attivi stranieri ha detto che tra il 1990 e il 2003 sono state iniziate solamente 93 investigazioni relazionate con il terrorismo, con un saldo di soli 9.425 dollari in multe per violazioni ai regolamenti dei finanziamenti al terrorismo dal 1994.

 

In cambio la DCAE ha iniziato dal 1990 un totale di 10.683 investigazioni su possibili violazioni al prolungato embargo economico contro il governo di Fidel Castro e ha raccolto 8 milioni di dollari di multe dal 1994, nella maggioranza pagate da persone che inviavano denaro a Cuba, avevano fatto affari con l’Isola o l’hanno visitata senza autorizzazione. 

 

Le cifre sono state incluse nel lungo elenco della DCAE inviato al Congresso alla fine del 2003 e fornita a The Associated Press questa settimana. L’elenco ha spinto i dirigenti della Commissione delle Finanze del Senato a dubitare apertamente che la DCAE, alla fine della guerra fredda e all’inizio di quella contro il terrorismo abbia cambiato il proprio apparato.

 

“La DCAE disimpegna un ruolo chiave nella guerra contro il terrorismo perché ha la responsabilità di eliminare le attività che servono per finanziare le azioni di terrorismo”, ha detto il senatore democratico Max Baucus. Egli l’anno scorso aveva chiesto di vedere le statistiche dell’agenzia. “Questo ruolo, ha sostenuto, non ha nulla a che vedere con gli statunitensi che percorrono Cuba in bicicletta!”

 

“Invece di sperperare le sue preziose risorse e impedire che i nordamericani esercitino il loro diritto di viaggiare dove vogliono, la DCAE deve ristrutturare le sue priorità e fare maggiori sforzi per frustrare le minacce terroristiche contro il nostro paese che sono molto reali e impedire che avvenga un altro 11 settembre”, ha dichiarato Baucus.

 

Il senatore repubblicano Charles Grassley, presidente della commissione, ha detto che l’agenzia ovviamente deve far rispettare le leggi relative alla politica degli USA verso Cuba ma che gli Stati Uniti sono in guerra contro il terrorismo e Al Qaeda è la più forte minaccia contro la nostra sicurezza nazionale. “Tagliare la cruenta corrente di denaro che ha finanziato Saddam Hussein e Osama bin Laden è una priorità.

 

 


 

23.10.01 - Jean Guy Allard Granma Internacional  n° 38

 

A proposito dei "Frankenstein"

 costruiti dalla C.I.A.

 

 

"E' difficile immaginare che la CIA corra per reclamare il suo credito per un Frankenstein come questo" scriveva circa tre anni prima del disastro di new York e Washington, Michael Moran direttore dell'Informazione Internazionale della catena MSNBC circa il più "illustre" alunno della CIA, Osama Bin Laden, autore designato di questo gigantesco attentato. In questo articolo premonitore pubblicato in internet l'ultimo 24 di agosto sotto il titolo "Bin Laden and his CIA Connections Come Home to Roost" il giornalista spiegava perché e come il dirigente fondamentalista arrivò ad essere il più "fidato" discepolo della CIA in Afghanistan e anche perché e come sfuggì al controllo dell'Agenzia di spionaggio trasformandosi nel suo più temibile nemico.

 

Nella CIA ciò capita abbastanza frequentemente tanto da avere un nome in codice: blowback. In maniera semplice questo è il termine che descrive un agente o un'operazione che si è rivoltata contro il suo creatore; Osama , il  nemico pubblico numero uno, è la personificazione di un blowback. Se Bin Laden si è trasformato in un blowback è propria colpa della CIA crive Moran: "Armare una coalizione multinazionale di estremisti islamici in Afghanistan negli anni 80 - molto dopo della distruzione delle caserme dei marines a Beirut o del dirottamento del volo 847 della TWA - fu un errore storico". 

 

Un socio di fiducia nella guerra nascosta contro l'URSS.

 

Il giornalista segue con la biografia di Bin laden come appare in vari documenti che ha potuto ottenere dalla CIA o da altre fonti. Così si apprende che ereditò un'immensa fortuna ma nel '79 lasciò la sua terra natale, l'Arabia Saudita, per andare a combattere i sovietici in Afghanistan.

 

Nel '84 Bin Laden dirigeva un'organizzazione di facciata, Maktab al-Khidamar (MAK) che raccoglieva denaro, armi e combattenti per il conflitto afgano. Ciò che la CIA non rileva, scrive il giornalista di MSNBC, è che la MAK fu "creata dai servizi segreti del Pakistan (ISI) il canale per eccellenza usato dalla CIA per la guerra nascosta contro i sovietici in territorio afgano".

 

Secondo Moran, la CIA, preoccupata per il tradizionale frazionismo degli afgani era giunta alla conclusione che i combattenti fondamentalisti arabi che accorrevano in Afghanistan erano più facilmente manovrabili che gli afgani immersi nelle loro complesse rivalità tribali. Così Bin Laden, con un gruppo di militanti islamici proveniente da Egitto, Pakistan, Libano, Siria e dai campi profughi palestinesi, diventò il socio di "fiducia" della CIA nella guerra nascosta contro l'URSS.

 

Con la conclusione della guerra, nel 1989, Bin Laden era "considerato per la CIA come una specie di dilettante - un ricco ragazzotto saudita che era andato alla guerra ed era stato accolto come un eroe dalla monarchia saudita che lui odiava -. Nel mentre aveva abbandonato il MAK per fondare un nuovo gruppo, al-Qaida, che raccoglieva i membri più estremisti del MAK conosciuti in Afghanistan.

 

Il giornalista aggiunge che :"chi ha preso la decisione di dare ai ribelli afgani una fortuna in finanziamenti coperti e armi del migliore livello giustifica la decisione  con le esigenze della guerra fredda".

 

"Ne  valeva la pena" dice Orrin Hatch .

 

Scrive Moran che il senatore Orrin Hatch, un repubblicano del Comitato di Sicurezza  e uno dei responsabili di questa decisione, ha confidato ad un giornalista che avrebbe adottata la stessa decisione oggi pur sapendo ciò che Bin Laden avrebbe fatto in seguito. "Ne valeva la pena" ha detto l'uomo politico che si giustifica dicendo :"che la guerra in Afghanistan ha giocato un ruolo importante nel crollo dell'URSS".

 

Non dimentichiamoci che questo testo è stato pubblicato in agosto...a meno di tre settimane dall'incredibile attentato di New York e Washington...non conosciamo l'attuale opinione del senatore.

 

Moran aggiunge che i documenti sopra le attività di Bin Laden legate alla CIA sono segrete:"E' difficile immaginare che la CIA corra per reclamare il suo credito per un Frankenstein come questo".

 

A metà anni '80 la CIA aveva informazioni sopra la crisi infrastrutturale dell'URSS. "La CIA per bocca del suo vicedirettore William Gates lo ammise durante un interrogazione in Senato nel '92  ma decise di non comunicare l'informazione né al presidente Reagan né ai suoi principali assessori e di continuare a sovrastimare nella relazione annuale, in maniera grossolana, la potenza militare e tecnologica dell'URSS. Ciò  fino al '90". Per questo si prese la decisione di aiutare  potenziali  nemici degli USA: con armi, denaro e, ancora più importante, lo si istruì su come organizzare una guerra di logoramento, sufficientemente violenta e ben organizzata per umiliare una superpotenza. Ora è venuto il momento di pagare il conto di una tale decisione.

 

Gli altri "Frankenstein"

 

Dall'articolo pubblicato dalla MSNBC -msnbc.com/news- si nota fino a che punto  i servizi di sicurezza statunitensi -CIA, FBI ed altri organi- hanno sbagliato nel caso Bin Laden ...e non si può evitare di fare un parallelo con Posada Carriles, Orlando Bosh, Josè Basulto e altri "illustri" alunni della CIA.

 

Ricordiamo: l'esplosione nel '76 di un aereo della Cubana de Aviaciòn nel cielo delle Barbados  che causò 73 morti fu opera di Posada e Bosh e gli illegali quanto pericolosi voli sopra l' Avana sono opera di Basulto.

 

Mentre FBI si impegnava intensamente a  trasformare in "spie" i cinque patrioti che lavoravano per proteggere la loro patria dai terroristi anticubani, nella stessa Florida commandos suicidi si preparavano per quello che si sarebbe rivelato il più spettacolare attentato della storia...senza essere localizzati e ancor meno sospettati dai responsabili della polizia, parte essenziale dei servizi di sicurezza degli USA.

 

Quante volte i politici e gli organi di sicurezza statunitensi assumono decisioni seguendo irresponsabili ragionamenti  come quelli descritti da Moran?

 

Nel caso di Cuba, quanti terroristi anticubani sono usciti dalle "officine" della CIA , quanti hanno approfittato della tolleranza o dell'aiuto del FBI?

 

Tra un Osama Bin Laden, presunto autore del catastrofico attentato di new York e Washington, un Posada Carriles o un Bosh che fecero esplodere un aereo civile cubano in pieno volo, un Josè Basulto che mandò i suoi CESSNA in una serie di provocatori voli sopra l'Avana c'è un punto in comune:l'addestramento al terrorismo provenuto dalla CIA.  

 

Il principale "crimine" di cui vengono accusati i 5 di Miami è di aver informato l'Avana sopra i voli illegali e altamente pericolosi dell'organizzazione di José Basulto sopra i cieli della capitale. Questi voli, vietati da tutte le regole e gli usi internazionali dell'aviazione, e effettuati con CESSNA recuperati da operazioni clandestine della CIA in America Centrale  rappresentano per Cuba un evidente problema di sicurezza.

 

Dopo il disastro di New York e Washington come si potrà evitare di riconoscere la immensa pericolosità di questi voli? Come si potrà negare il diritto di Cuba di proteggersi, con tutti i mezzi, da tale pericolo? Come si potrà negare l'innocenza dei cinque patrioti cubani incarcerati e isolati nelle loro celle nel carcere federale di Miami?

 

Chi insegnerà ai servizi di sicurezza dell'impero a diffidare dei suoi Frankenstein?