Dichiarazione del MINREX

l'Avana, 19 luglio 2003 

 
A partire dal passato 15 luglio, diversi uffici stampa di Miami e Washington hanno diffuso informazioni che segnalano una supposta interferenza del Governo di Cuba nelle trasmissioni satellitari nordamericani verso l'Iran. 

 

Alcuni di queste fonti citano dichiarazioni fatte dal signore Kenneth Tomlinson -  Direttore della Giunta dei Responsabili delle Trasmissioni, BBG, organismo governativo che sovrintende le emissioni internazionali di radio e televisione nordamericane  - che fallacemente ha affermato che Cuba interferisce in forma "deliberata e maliziosa" nei programmi televisivi di notizie che gli Stati Uniti trasmettono verso l'Iran. 


Secondo le menzionate fonti stampa, il signore Tomlinson nella sua serie di bugie anticubane è giunto a segnalare che le presunte interferenze cubane rappresentano una grave minaccia alle comunicazioni da satellite e reclamò  che il Governo degli Stati Uniti  avviasse una protesta formale contro Cuba. 


Il Ministero di Relazioni Esterni respinge questa nuova campagna diffamatoria contro Cuba e le impudiche dichiarazioni del signore Tomlinson. Cuba non si è mai dedicata né si dedica a realizzare questo tipo di interruzioni a trasmissioni satellitari di televisioni nordamericani. 


Cuba, con ogni diritto, ha interferito, interferisce e continuerà ad interferire unicamente con le illegali trasmissioni di radio e televisione che il governo degli Stati Uniti realizzano verso il nostro paese. C'assiste il diritto sovrano a difendere il nostro spazio radio elettrico dalla sovversiva aggressione radiale e televisiva che, violando il diritto internazionale, dai primi anni della Rivoluzione è portata a termine dal governo nordamericano. 


Il Ministero degli Esteri, respingendo questa nuovo manovra anticubana, desidera reiterare la sua convinzione che è precisamente il governo degli Stati Uniti quello che viola, in maniera flagrante le norme e regole stabilite dall'Unione Internazionale di Telecomunicazioni, mantenendo, e perfino ampliando, le sue illegali trasmissioni radio televisive verso Cuba. 


Nessuno può stupirsi di queste false dichiarazioni del signore Kenneth Tomlinson, quando si sa che fu precisamente questo personaggio che, insieme al connotato soggetto anticubano Pedro Roig, Direttore del chiamato Ufficio di Trasmissioni verso Cuba, il  passato 11 giugno, davanti ad un'udienza nel Sottocomitato dell'Emisfero Occidentale della Camera dei Rappresentanti, espresse la sua volontà ed il suo desiderio di ampliare, ulteriormente, le trasmissioni illegali delle mal chiamate Radio e Televisione Martí verso Cuba. 

 

Con assoluta sfacciataggine, il signore Tomlinson si riferì in quell'occasione agli sforzi del governo nordamericano per interferire nei temi interni di Cuba, tutto ciò evidenzia, un'altra volta, il carattere aggressivo e d'ingerenza delle azioni del governo statunitense contro il nostro paese. 


L'aggressione radio elettronica contro Cuba include oggi più di 2200 ore settimanali di trasmissioni illegali di radio e televisione da 24 differenti frequenze. Queste trasmissioni, come è stato denunciato in molteplici occasioni, costituiscono grossolane violazioni del diritto internazionale e delle norme e regole che dirigono le telecomunicazioni internazionali. 


Un bilancio che eccede i 26 milioni di dollari annuali, e la ricerca di nuove risorse tecniche per riuscire ad imporsi  alle interferenza che, con successo, realizza il nostro paese, fanno parte della nuova scalata di aggressione radio elettronica che il governo degli Stati Uniti sviluppa contro il nostro popolo. 

 

Tutto questo, con l'obiettivo di sovvertire l'ordine interno che in maniera sovrana e legittimamente il popolo cubano si è dato. 


Questa nuova campagna di bugie anticubane dimostra, tra le altre cose, la tremenda sterilità delle idee che caratterizza la mafia anticubana ed i suoi rappresentanti nel governo degli Stati Uniti,  e si somma alla lunga lista di azioni ostili ed aggressive che l'amministrazione imperiale di George W. Bush ha implementato contro il nostro paese. 


Due giorni fa, il passato 17 luglio, le autorità nordamericane fecero quello che avrebbero dovuto fare dall'inizio. 

Invece di mentire pubblicamente come ha fatto il signore Tomlinson, consegnarono due note diplomatiche nelle quali sollecitano la cooperazione del governo di Cuba ed offrono informazione tecnica su supposte interferenze cubane a comunicazioni nordamericane. 

 

Nel giorno di oggi, il Ministero degli Esteri ha risposto ufficialmente mediante nota diplomatica che "il governo di Cuba, fedele alla sua irreprensibile condotta di rispetto ed attaccamento alle norme e regole che dirigono le radiocomunicazioni internazionali e specialmente della Costituzione, l'Accordo ed i regolamenti amministrativi dell'Unione Internazionale di Telecomunicazioni, realizzerà una dettagliata investigazione sulla base dei dati apportati nelle menzionate note 198/18 e 198/19 con l'obiettivo di conoscere se alcune delle trasmissioni che nascono dal nostro paese, di forma non intenzionale, possano stare interferendo con trasmissioni nordamericane."