24 gennaio 2007 – J.G.Allard www.italia-cuba.it

 

$$Denaro$$

Senza

Frontiere

 

 

Con un budget proveniente dai milionari fondi del Piano Bush di annessione di Cuba, Reporter senza Frontiere sviluppa in questo momento il suo ultimo ciclo di attacchi contro l'Isola, con la complicità di grandi mezzi di comunicazione che fingono di ignorare il finanziamento sporco di RSF ed i suoi legami permanenti con l'estrema destra cubanoamericana.


Oltre a disporre di una contabilità segreta che
mantiene in un studio di Alexandria, Virginia - a meno di 15 minuti del quartiere generale della CIA - e di un conto in una succursale della City Bank di New York alimentato dal gettito di denaro della National Endowment for Democracy, Robert Ménard conta nella metropoli nordamericana su una persona di fiducia, Tala Dowlatshahi che assicura la fluidità dei depositi.


La fortuna di Ménard è poi trasferita, a botte di
10.000 dollari USA, al conto N°. FR76 4255 9000 9821 0281 del Credit Cooperatif (CCOPFRPP), a Parigi, un tesoro al quale il capoccia di RSF si è riservato l'accesso esclusivo!


In accordo con un articolo edito in agosto nel posto web nordamericano Counterpunch, dai
ricercatori Diana Barahona e Jeb Sprague, l'alleanza tra RSF e il Dipartimento di Stato è così confidenziale che la NED si rifiuta di rivelare il contenuto dei documenti IRI 2002-022/7270, IRI 2003-027/7470 ed IRI 2004-035/7473 che racchiudono i dettagli dagli accordi esistenti tra RSF e l'Internacional Republican Institute, il braccio propagandistico del Partito Repubblicano.


L'IRI e la NED sono due degli intermediari usati
dall'amministrazione Reagan per deviare fondi pubblici verso organizzazioni straniere che appoggiano i progetti di ingerenza dell'estrema destra nordamericana e dell'Agenzia Centrale di Intelligenza, la CIA.


Alle donazioni segrete della NED/IRI si
sommano quelle di Frank Calzón, del Center for a Free Cuba e di Freedom House, e gli assegni puntuali di Orlando Gutiérrez-Boronat, del Directorio Democrático Cubano, che col suo sussidio di 663.690 dollari del fondo speciale assegnato dal Dipartimento di Stato, si è rubato il record miamense del canale distributivo anticubano, in accordo con cifre ufficiali.


In questa ultima campagna, Ménard ha ottenuto la collaborazione di agenzie compiacenti (la Reuters ha contribuito notevolmente) che evitano toccare il tema delle sue relazioni con la Bacardí, la Cuban Liberty Council e la Fundación Nacional Cubano Americana, tutti soci delle attività di Luis Posada Carriles.


Inoltre, ha potuto anche contare sulla "etica" collaborazione del Nuovo Herald che soffre dello stesso problema di miopia quando, avendo collaboratori del Dipartimento di Stato nella sua redazione, non giunge a menzionare che Ménard collabora con Radio Martí, dunque è pagato per fare propaganda contro Cuba. Per questo non ha detto nulla quando furono licenziati (e riassunti) gli altri collaboratori.


In un recente articolo su Cuba costruito a partire dal materiale di RSF, l'Herald dimentica che Ménard, il padrone di RSF, non ha menzionato, in quella che qualifica come relazione annuale della sua organizzazione, la scandalosa espulsione dalle pagine del Miami Herald del più popolare dei suoi editorialisti, Jim DeFede, per la sua condanna del terrorismo cubanoamericano in una cronaca edita il 10 luglio del 2005.


Frattanto, Carlos Alberto Montañer, condannato per terrorismo a La Habana nel 1960 quando si dedicava a mettere bombe in negozi, continua a pubblicare su quello stesso giornale i suoi commenti orientati dai suoi padroni della CIA.