Obama riconosce che le politiche contro

 

la Rivoluzione Cubana sono fallite

 

 

 

 

20 aprile '09 - www.granma.cu

 

 

Il presidente statunitense, Barack Obama, ha riconosciuto che le politiche degli Stati Uniti per distruggere la Rivoluzione Cubana non hanno funzionato per 50 anni.

 

Nel corso di una conferenza stampa alla fine del V Vertice delle Americhe, Obama ha detto inoltre che la politica verso l’isola non si cambierà dalla sera alla mattina, ed ha definito costruttive le recenti misure adottate dal suo governo per eliminare le restrizioni ai viaggi dei cubano-americani.

 

Sebbene queste decisioni lascino intatto il blocco degli Stati Uniti contro il paese caraibico, il presidente le ha considerate costruttive, perché secondo Obama inviano il messaggio che dalla Casa Bianca vogliono vedere una trasformazione.

 

A tono con la retorica delle precedenti amministrazioni nordamericane verso Cuba, Obama ha parlato di inviare messaggi sui temi dei diritti umani e la libertà d’espressione.

 

In tal senso, ha espresso disaccordo con il sistema elettorale cubano, ritenendo che i dirigenti a Cuba non sono eletti in modo democratico, tesi confutata alla vigilia dello stesso vertice dal presidente ecuadoriano, Rafael Correa.

 

“Si pensa che come a Cuba non esistono elezioni con lo stile delle democrazie occidentali non esista democrazia. Non si riesce a capire da un punto di vista anche etnocentrico, a volte con molta prepotenza, che possono esserci forme alternative di democrazia”, ha detto Correa.

 

“Abbiamo le nostre differenze ma dobbiamo e possiamo lavorare in aree d’interesse comune”, ha aggiunto il presidente.