5 novembre 2006 - www.granma.cu

 

Evo Morales ha denunciato la

discriminazione del Nord

• Ha partecipato al XVI vertice ispano americano a Montevideo

 

Il presidente della Bolivia, Evo Morales, ha denunciato la politica di muri e deportazioni ed ha invitato il Nord a rispettare il diritto dei popoli di costruire un mondo di pace e giustizia sociale.

 

Parlando nell’assemblea generale del XVI Vertice ispano americano che si e svolto nell’Hotel Radisson, Evo Morales, ha assicurato che quando si tratta d’emigrazione del sud verso il nord esistono muri, deportazioni e  discriminazioni.

 

Il contrario sono il saccheggio delle nostre risorse naturali e l’accaparramento di migliaia di ettari, senza barriere e senza espulsioni.

 

Morales ha citato un esempio personale: “Prima della mia elezione mi avevano invitato a  una conferenza a Bilbao, in Spagna,  e nell’aeroporto di Barajas mi avevano chiesto di pagare 500 dollari per entrare nel paese, un dollaro per ogni anno di sfruttamento. Mi sono rifiutato e sono tornato indietro. Dobbiamo dire chiaramente che fino a quando non ci saranno politiche che permettano di ridurre le differenze economiche, i problemi dell’emigrazione continueranno...

 

È impossibile parlare di globalizzazione, perchè questa vale solo per certe merci e per le transnazionali. Queste politiche liberali o neoliberali vanno combattute per porre fine alle asimmetrie  che esistono oggi”.

 

Morales ha parlato a porte chiuse con la presidentessa cilena Michelle Bachelet ed ha rivelato che i temi  identificati da La Paz e Santiago del Cile sono 13 nell’agenda bilaterale.

 

Morales ha parlato della necessità di porre fine alle guerre imperialiste che non apporteranno mai nulla alla pace necessaria nel mondo: una pace con giustizia sociale.

 

Nove mesi di governo in Bolivia, con forti cambiamenti interni come la legge sugli idrocarburi e adesso la nazionalizzazione del petrolio, hanno permesso di elevare le entrate da 230 milioni di dollari a 1.300 milioni.

 

“Vogliamo soci e non padroni; non volgiamo padroni delle nostre risorse naturali”, ha dichiarato prima di assicurare che i passi adottati permetteranno di far entrare, con fini sociali, tremila - quattromila milioni di dollari in alcuni anni.

 

Il leader della Bolivia ha partecipato al XVI Vertice ispano-americano che si è concluso con la firma della Dichiarazione Finale, dell’Impegno di Montevideo (su emigrazione e sviluppo) e con nove comunicati speciali.