Il Venezuela sta celebrando

 

il quarto anniversario del

 

"Golpe e Rivoluzione"

 

 


Caracas 11 aprile 2006 PL


Il Venezuela ha celebrato martedì la prima delle tre giornate per il quarto anniversario di quello che qui è stato soprannominato "Golpe e Rivoluzione", in riferimento al breve tempo durante il quale il presidente Hugo Chávez è stato destituito dal suo incarico.

 

Secondo lo stesso Capo dello Stato, il giorno seguente la sedizione golpista dell’11 aprile 2002, è iniziata una rivoluzione popolare-militare e già il 14 era stata "spazzata via una tirannia imperialista".

 

Il popolo venezuelano ed i militari patrioti hanno deposto il governo dell’autonominatosi Pedro Carmona, fuggito in Colombia, dove risiede attualmente.

 

Il deputato del Movimento V Repubblica Darío Vivas ha preannunciato un ampio programma d’iniziative, elaborato da diversi settori sociali, tra i quali l’organizzazione dei familiari delle vittime, assieme all’Esecutivo ed al Parlamento.

 

Nella mattinata di martedì 11 è stata celebrata una messa nella centrale Piazza Bolívar e, successivamente, sono stati collocati omaggi floreali in questa piazzuola di fronte alla statua equestre del ‘Libertador’ e Padre della Patria.

 

L’Assemblea Nazionale ha aperto le sue porte ad un’esposizione degli avvenimenti degli ultimi quattro anni, con fotografie e video che verranno proiettati per tutta la settimana.

 

Sempre il giorno dell’apertura si è svolto un atto centrale a Puente Llaguno, vicino al Palazzo di Miraflores della capitale, dov’è stato scoperto un monumento dedicato ai caduti.

 

"Questo monumento mette anche in risalto la coscienza del popolo venezuelano in funzione della difesa della democrazia", ha sottolineato.

Oggi (mercoledì), le iniziative continueranno nel Pantheon Nazionale e poi inizieranno una serie di forum e conferenze nel Parlamento e nel Teatro Nazionale di Caracas.

 

Giovedì 13 si svolgeranno iniziative preparate dall’Amministrazione Municipale Metropolitana che ha dichiarato i giorni dal 13 al 19 aprile lSettimana di Caracas. Un corteo cittadino per le strade cittadine e poi di fronte alla Porta 3 di Forte Tiuna, principale installazione militare del Venezuela, si inseriranno in una giornata caratterizzata dal conferimento di decorazioni.

 

Le iniziative verranno concluse da una carovana da Tiuna ai paraggi del Palazzo di Miraflores, sede dell’Esecutivo.

 

 

IL VICEPRESIDENTE VENEZUELANO RANGEL HA ACCUSATO L’AMMINISTRAZIONE USA DI AVER GESTITO IL GOLPE

 

 

Caracas, 11 aprile (PL)

 

 

Il Vicepresidente venezuelano José Vicente Rangel ha accusato martedì il Governo nordamericano di aver diretto e gestito il Colpo di Stato che nel 2002 depose per poco tempo dalla sua carica il Presidente Hugo Chávez.

 

Rangel ha assicurato che l’azione è stata diretta dagli Stati Uniti attraverso la loro Ambasciata a Caracas, "assecondata nella sua fellonia da militari traditori e gruppi imprenditoriali".

 

"Se non fosse stato per il patrocinio del signor (George W.) Bush il Golpe forse non ci sarebbe stato. Ciò deve farci stare sempre in guardia, in modo da non essere mai più colti di sorpresa", ha affermato.

 

Rangel ha inaugurato martedì il monumento "Entre el Grito y el Silencio", sull’emblematico Puente Llaguno, dove quattro anni fa un gran numero di venezuelani sono caduti, uccisi da franchi tiratori pagati dai golpisti.

 

"Veniamo a testimoniare il dolore per la morte dei compatrioti, oppositori e chavisti ed a ribadire il senso dell’amore e della dignità di un popolo", ha asserito.

 

L’azione delle masse nello scenario del Puente Llaguno ha impedito che "la sinistra manovra del fascismo si consolidasse" ed è servita, ha detto, affinchè il popolo si riprendesse e sferrasse il contro-colpo del 13 aprile.

 

"Oggi l’alleanza civile-militare è più forte, non abbiamo militari traditori e possiamo contare su un popolo più cosciente e sicuro nelle sue analisi e su un dirigente della statura di Hugo Chávez", ha asserito.

 

Rangel ha lanciato un appello a stare allerta di fronte alle manovre di un’opposizione che rifiuta di essere rispettosa e democratica ma che, al contrario, è avventuriera e piena di imbroglioni.

 

"Gli insegnamenti dell’11 aprile sono molti; politici, sociali, etici e morali. Ci unisce il nostro immenso amore per il Venezuela, che dev’essere di tutti i venezuelani in funzione della trasformazione sociale ed economica", ha asserito.

 

L’opera inaugurata, dello scultore Carlos Prada, è composta da un insieme scultorio di sette figure che rappresentano i caduti, la pietà, il grido, il dolore, il pianto, l’angustia e l’impotenza.

 

Queste sculture fuse nel bronzo si appoggiano su due cilindri-ingranaggi, che rappresentano il corso ed il movimento della vita e nel suo complesso raggiunge un’altezza di 4,20 metri.