Il Venezuela è preparato

 

ad affrontare minacce ed

 

aggressioni

3 maggio 2006 - Prensa latina

 

 

“Il Venezuela è pronto per respingere qualsiasi minaccia o aggressione, ha ripetuto il comandante generale dell’esercito Raúl Isaías Baduel, alludendo alle manovre militari nei Caraibi.

 

Le Forze Armate Nazionali (FAN) hanno valutato i potenziali pericoli che riguardano la sicurezza del paese, ha dichiarato Baduel nella capitale dello Stato di Guárico, a San Juan de los Morros, dove era stato invitato dal nunzio apostolico, l’italiano Giacinto Berlocco.

 

Egli ha segnalato che si sta realizzando una costante vigilanza di tutte le azioni che potrebbero rappresentare un indizio di minaccia contro il territorio nazionale ed ha precisato che le FAN hanno valutato quattro possibili scenari per la sicurezza del Venezuela: il primo è relazionato con il concetto d’una guerra di quarta generazione, con un concetto sussidiario di confronto asimmetrico, poiché non è necessario che due blocchi armati si scontrino in forma convenzionale e in un teatro di guerra.

Di fronte alla guerra asimmetrica si deve imporre la resistenza, ha indicato.

 

Un altro scenario analizzato da Baduel è quello della destabilizzazione e della disarticolazione, come i colpi di stato, le azioni di sovversione con il fine di generare instabilità nell’interno e pretendere d’eliminare lo stato- nazione.

 

Un altro esempio è il possibile conflitto regionale, grazie al quale istanze internazionali possono pretendere di definire il Venezuela come uno Stato Minaccia, per propiziare l’invasione.

 

Un quarto scenario potrebbe essere un intervento militare e in questo senso egli ha ricordato la situazione in Medio Oriente e in particolare la guerra in Iraq che ha visto l’intervento d’una coalizione di paesi che hanno la capacità di progettare il potere militare nel mondo.

 

Di recente il presidente Hugo Chávez ha avvertito che gli esercizi militari neo Caraibi rappresentano una minaccia contro il suo paese e contro Cuba.

 

Queste manovre sono una minaccia contro di noi, non solo contro il Venezuela e contro Cuba, ha dichiarato Chávez in un incontro nazionale con gli studenti nello Stoto di Falcón.

 

Egli ha ricordato la lunga relazione degli interventi degli USA nella regione, includendo la presenza militare in Venezuela durante il colpo di stato dell’aprile del 2002.

 

Se ritornano, noi li sconfiggeremo qui, ha sottolineato nell’occasione il capo dello stato, dopo aver affermato che il suo governo dispone delle prove delle attività militari degli Stati Uniti relazionate a quel colpo di stato che lo allontanò dal potere per meno di 48 ore.

 

Chávez ha denunciato la strategia militare statunitense basata adesso sulla detta guerra preventiva, una parte del criterio che gli USA sfruttano per assumersi il diritto d’intervenire in qualsiasi paese.