| 20 luglio 2006 | PL |

 

 

 Preoccupano le azioni politiche

 

della cupola della chiesa

 

Le recenti critiche, della Conferenza Episcopale Venezuelana (CEV), al governo del presidente Hugo Chávez sono state ricevute con con amarezza e preoccupazione dai mezzi ufficiali ed ufficiosi che hanno evidenziato un possibile ritorno ad un periodo di scontro.

In particolare, secondo il generale Alberto Muller, del Comando Militare Presidenziale,  le critiche della CEV sono un'ingerenza politica nei temi interni.

In un articolo diffuso dalla pubblicazione elettronica Aporrea, Muller ha detto che c'è poco di religioso, ancor meno di evangelico e molto di politica nella posizione della cupola religiosa cattolica venezuelana .

Secondo il suo giudizio le critiche contraddicono i fini spirituali dell'istituzione e devono vedersi come un'ingerenza esterna nei temi interni di una comunità politica libera ed indipendente.

Muller ha criticato in modo simile la condotta di Sumate (raggruppamento dell'opposizione finanziato dagli Stati Uniti), che rappresenta gli interessi dei suoi centri di decisione politica non possono arrogarsi una rappresentazione popolare perché nessuno ha scelto i suoi leader.

Muller considera che non deve rimpiangersi un'alleanza con l'impero nord americano, come non si rimpianse l'alleanza di Pio XII, durante la II Guerra Mondiale, con la dirigenza politica nazista del III Reich o col fascismo franchista spagnolo.

Anche il secondo vicepresidente dell'Assemblea Nazionale (Parlamento), Roberto Hernandez, ha giudicato la dichiarazione della CEV espressione della cupola della Chiesa di riprende la posizione di partito politico.

È altamente negativo per il paese che un'istituzione come questa tenti di assumere le posizioni di un partito politico che non è nelle funzioni degli interessi nazionali.

In questo contesto Hernandez ha notato che alcuni settori hanno un atteggiamento tale da soddisfare le brame del presidente (statunitense) George W. Bush di destabilizzare il Venezuela.

La prima vicepresidente dell'Assemblea Nazionale, Desirée Santos Amaral, ha osservato che alcuni passaggi del documento evidenziano l'allontanamento della Chiesa dalla realtà del paese.

Alludendo agli anteriori passi di avvicinamento tra la Chiesa e lo Stato, dopo un difficile periodo di confronto, il commentatore di Radio Nazionale del Venezuela, Vladimir Acosta, ha evidenziato l'esistenza di una mafia dentro la CEV.

Ha osservato che questa mafia, presente nella Conferenza Episcopale, solo in parte si è riusciti a neutralizzarla ma é viva, acquattata e disposta anche a tornare alla ribalta non appena gli si dia una possibilità.

Ig/ml