| Caracas 14 novembre 2006| www.radiocittaperta.it

Ong a rischio se passa proposta

 

di legge al congresso
 


Se verrą approvata la proposta di legge in discussione al congresso di Caracas sulla cooperazione internazionale ''non ci saranno pił Ong in Venezuela'', ma potranno operare solo organizzazioni e gruppi ''autorizzati dal governo'' di Hugo Chavez.


Lo afferma al quotidiano britannico 'Times' Liliana Ortega, direttrice del Cofavic, l'organizzazione non governativa in difesa dei diritti umani.

 

C'e' profonda preoccupazione nelle ambasciate dei Paesi della UE riguardo a questa proposta di legge che potrebbe mettere in crisi tutto un sistema collaudato da anni che ha trasformato molto delle ONG in avanguardie della colonizzazione economica e culturale o addirittura in agenzie di spionaggio per conto dei governi e delle multinazionali.


Per adesso, dice il Times, i governi europei sono cauti, perchč ogni  obiezione potrebbe essere letta come una interferenza nelle questioni interne del Venezuela che, lo ricordiamo, va alle urne per le presidenziali il prossimo 3 dicembre.


Secondo il governo di Caracas, la proposta di legge e' necessaria per porre un freno alle ingerenze degli Stati Uniti in Venezuela. In numerosi paesi le ONG sono state denunciate dai movimenti popolari e dalle resistenze come longa manus dei governi occidentali che in molte occasioni preparano il terreno per l'intervento militare, concedendo una immagine "umanitaria" alle missioni neocoloniali.


L'anno scorso anche la Russia di Putin ha fortemente limitato il raggio d'azione delle ONG dopo che alcune di queste avevano fornito appoggio ai piani di destabilizzazione filo Nato nelle repubbliche ex sovietiche.