Il Venezuela avverte sulla reazione

negativa per pressioni all'Iran



1 febbraio 2006 (PL)

 

 
Il ministro venezuelano dell' Energia e Miniere, Rafael Ramírez, ha avvisato che le pressioni sull'Iran avranno un effetto negativo sui mercati energetici, con possibili aumenti nelle quotazioni del greggio.

Nella cornice dell'appuntamento ministeriale dell'Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio (OPEP) a Vienna, Ramírez ha dichiarato alla stampa che il Venezuela appoggia la posizione di Teheran ed ha aggiunto che non è d’accordo con nessuna sanzione contro l'Iran.

Il funzionario ha indicato la necessità di un'amministrazione più responsabile negli Stati Uniti, dopo aver ricordato le azioni contro il suo paese, l'invasione ad Iraq e le tensioni intorno all'Iran.

In tale senso, Ramírez ha ricordato che “è una politica permanente degli Stati Uniti quella di appropriarsi delle nostre riserve -di idrocarburi- in maniera violenta”. In questa forma, il mondo sta pagando il prezzo di una politica internazionale nordamericana molto aggressiva.

Il programma nucleare iraniano ha ricevuto forti critiche da parte di Washington e dell'Unione Europea (UE), sostenitori di discutere la questione nel Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.

Nei suoi pronunciamenti, Ramírez ha ratificato che, per il momento, il gruppo si asterrà dal ridurre le quote di produzione ma a marzo ci sarà un nuovo incontro che potrebbe rivedere al ribasso le quote ufficiali di estrazione che oscillerebbe tra i 500 mila ed un milione di barili giornalieri.

Le quote ufficiali dell'OPEP si situano in 28 milioni di barili giornalieri, sebbene nella pratica l'estrazione si avvicini ai 30 milioni di unità.