I venezuelani a sostegno del governo

 

nella manifestazione del Iº Maggio

 

 

2 maggio 2006 tratto - PL -

 


Sostegno al governo rivoluzionario e condanna delle politiche aggressive della Casa Bianca: questi gli slogan accompagnati dai botti dei petardi che hanno risuonato per le strade di Caracas, la capitale del Venezuela.

 

I manifestanti hanno sfilato dalle prime ore della mattina con cartelloni e striscioni che risaltavano i risultati ottenuti dai lavoratori dopo l'arrivo al potere del presidente Hugo Chávez.

 

Il rosso come simbolo di sostegno al presidente predominava tra i differenti blocchi che rappresentavano i circa 1.400 sindacati che aderiscono all'Unione Nazionale dei Lavoratori (UNT) e alla Centrale Unitaria dei Lavoratori del Venezuela (CUTV).

 

La marcia è stata accompagnata dal popolare ritmo del reguetton con testi che invitano i venezuelani ad operare per l'integrazione di Nuestra America e a votare per Chávez nelle elezioni di dicembre.

 

Organizzazioni popolari, contadine, sociali, comitati di salvaguardia delle terre e della salute, studenti e la popolazione in generale hanno risposto in massa  partecipando con entusiasmo alla sfilata del 1° Maggio ed hanno messo in risalto le misure annunciate a beneficio dei lavoratori annunciate, come l'aumento dei salari - del 30% - che inizierà in questo mese di maggio, dato ai maestri e un ulteriore 10% addizionale valido dal 1°ottobre.

 

Inoltre sono stati approvati cambiamenti al Regolamento della Legge Organica del Lavoro, che includono: l’eliminazione delle imprese di lavoro a tempo determinato, il prolungamento del periodo di allontanamento per maternità, il pagamento di un salario minimo agli apprendisti e il pagamento del “buono-vacanza”.

 

Hugo Chávez ha firmato anche una Solvenza di Lavoro, un documento che garantisce che il datore di lavoro rispetta i diritti umani, lavorativi e sindacali dei suoi dipendenti, requisiti imprescindibili per accordare contratti ed accordi con lo Stato.

 

Nicolás Maduro, presidente del Parlamento venezuelano ha definito la manifestazione “un momento di gloria, di forza e di allegria” ed ha aggiunto   che il paese riunito per le strade ha manifestato la sua condanna  alle pressioni di fronte alle quali non cederà, ha affermato.

 

Maduro ha sottolineato la solidarietà  con tutti coloro che hanno manifestato con centinaia di marce negli Stati Uniti per protestare contro le misure imposte agli immigranti con le quali si vuole criminalizzare questo settore della popolazione.