Panama 23 giugno 2006 - PL

 

Chávez ha incitato ad

accelerare la vera integrazione

latinoamericana

 

Fuori da ogni protocollo e con visibile entusiasmo, il presidente del Venezuela Hugo Chávez ha incitato oggi i popoli latinoamericani a lottare per un’integrazione vera che apra la strada allo sviluppo dei popoli.

 

In mezzo a fervide dimostrazioni di solidarietà, studenti, professori, sindacalisti e rappresentanti delle comunità indigene, hanno ascoltato con attenzione un discorso che è durato fin dopo la Mezzanotte nell’Università di Panama (UP).

 

Circa 2.000 persone hanno riempito l’Aula Magna dell’UP, ma la quantità di pubblico interessato a rendere omaggio a Chávez ha superato le aspettative ed è stato necessario collocare uno schermo gigante nella spianata dell’università.

 

Il capo dello Stato venezuelano ha ricordato con dispiacere gli ultimi giorni di Bolívar e la sua morte segnata dalla frustrazione e dalla tristezza, nella convinzione che il suo sacrificio fosse stato inutile.

 

“Se fosse possibile, sarebbe per me un enorme piacere abbracciare il Libertador  e dirgli che le sue battaglie aprirono la strada in modo preveggente, indicarono la strategia verso l’obiettivo supremo di dare indipendenza e sviluppo alle nazioni dell’America Nostra”, ha sostenuto.

 

Un altro mondo è possibile, manteniamoci a distanza dalle nostre differenze, forgiamo la coscienza  e la volontà di lotta, manteniamoci spettatori attivi della nostra realtà per fare dell’America Latina una regione prospera e felice, ha argomentato.

 

Il leader della Rivoluzione Bolivariana ha reiterato la sua disposizione a cooperare in modo dinamico con il governo panamense per la costruzione di una raffineria e la modernizzazione dell’oleodotto dell’Istmo.

 

Ha anche riferito che esistono buone probabilità di poter collegare Panama con il gasdotto che Venezuela e Colombia stanno per iniziare a costruire, da Cartagena de Indias e passando dal fondale marino.

 

“Abbiamo anche conversato con Torrijos sulla possibilità di creare un’impresa mista per il rifornimento di combustibili a prezzi preferenziali, cosa che richiederebbe l’adozione di una nuova legislazione da parte del paese dell’Istmo.  Non daremo alle trasnazionali benzina per il loro maggiore arricchimento”, ha detto.

 

Chávez ha sostenuto che per ragioni storiche e per la sua eterna ammirazione nei confronti dello scomparso generale Omar Torrijos, artefice del recupero della sovranità del Canale di Panama, è suo desiderio rafforzare più che mai i legami bilaterali.

 

Ha citato come esempi più recenti gli attacchi furibondi di tre congressisti e senatori statunitensi, che hanno inveito contro la sua figura e si è riferito all’annuncio di un videogioco che uscirà sul mercato negli Stati Uniti.

 

“Hanno detto senza farsi scrupoli che il video gioco propone l’invasione del Venezuela, di abbattere il tiranno (io certamente) e assicurare il petrolio. È una chiara manovra per creare un ambiente favorevole ad un’invasione del mio paese”, ha segnalato.

 

Raccoglieranno le nostre ceneri perchè sapremo far fronte a un’aggressione militare e, come abbiamo già detto, se toccheranno Cuba verrà sparso sangue venezuelano in difesa dei nostri progetti, ha sentenziato.

 

Il capo dello Stato venezuelano sta svolgendo un intenso programma di lavoro, che include una riunione privata con Torrijos, la deposizione di un omaggio floreale ai piedi di una statua del Libertador e la firma di un protocollo d’intesa per il commercio bilaterale, soprattutto nel settore energetico.

 

Durante il suo soggiorno ha pronunciato discorsi nel Palazzo Bolívar, sede attuale del Ministero degli Esteri, nell’Assemblea Nazionale e nell’Hotel Caesar Park di fronte ad uomini d’affari.