Gambia 2 luglio 2006  - www.granma.cu

 

Chávez nel summit

dei leader africani
 

Stati Uniti ed Europa devono chiedere perdono per la schiavitù

 

 

Europa e USA dovrebbero chiedere perdono all’Africa per le crudeltà della schiavitù, ha detto domenica il presidente venezuelano Hugo Chávez, rivolgendo un appello ai paesi africani ad opporre resistenza all’attuale colonialismo statunitense.

 

Chávez, durante un summit di leader africani in Gambia, ha detto che sia l’Africa che l’America Latina sono stati martirizzati per secoli dalla schiavitù e dal colonialismo, a vantaggio dell’Europa e degli USA, segnala un dispaccio della Reuters.

 

“L’Africa sta ancora piangendo (...) e l’Europa non lo riconosce. L’Europa dovrebbe chiedere perdono, inginocchiarsi e chiedere perdono”, ha segnalato Chávez, che è stato invitato al summit dell’Unione Africana (UA).

 

Il presidente venezuelano ha incitato i leader dei 53 paesi appartenenti all’UA a rafforzare i legami con l’America Latina per combattere l’imperialismo nordamericano.

 

“Le nazioni poderose continueranno a darci ordini attraverso le compagnie multinazionali e la politica economica neoliberista e se non sapremo resistere a quest’imperialismo verremo sconfitti”, ha detto lo statista.

 

La sua proposta di una banca congiunta – Banca del Sud – per finanziare progetti dei paesi in via di sviluppo e di un’impresa di mezzi di comunicazione per combattere l’influenza delle catene globali “fasciste”, sono state ricevute con gratitudine dai delegati africani.

 

 

CHÁVEZ SI È INCONTRATO CON VARI PRESIDENTI AFRICANI

 

 

Il presidente venezuelano Hugo Chávez ha sostenuto domenica incontri con i suoi omologhi di Gambia, Senegal, Guinea-Bissau e Capo Verde, nei quali ha ribadito che il processo d’integrazione Sud-Sud sta progredendo.

 

“Siamo una potenza nel Sud, però dobbiamo deciderci a liberarci”, ha detto Chávez.

 

Il presidente del paese sudamericano ha dibattuto con i capi di Stato africani temi relativi all’energia, agli scambi commerciali ed alla necessità di stringere relazioni con il proposito di conseguire l’integrazione.

 

I Ministeri degli Esteri di Venezuela e Gambia hanno sottoscritto protocolli d’intesa per stabilire meccanismi di consultazione tra i due paesi.

 

Il governante venezuelano ha dichiarato alla stampa che le grandi potenze si impongono attraverso le transnazionali e misure economiche neoliberiste orientate ad una nuova forma di colonialismo.

 

Ha aggiunto che “i nostri popoli stanno resistendo e costruendo spazi di liberazione e vera integrazione” e che il Venezuela è solamente un fattore in più di questo processo di liberazione”.

 

“Siamo una potenza, ma ci hanno diviso, ci hanno fatto a pezzi. È giunta l’ora di risvegliarci, unirci e sollevarci”, ha detto.

 

Ha enfatizzato ai suoi colleghi africani la proposta di creare una Banca del Sud, che ha considerato come un’alternativa per i paesi del Sud.

 

La proposta di PETROSUR è stata fatta anche per cercare di combattere l’egemonia delle transnazionali che sfruttano il petrolio di regioni come Africa e Sudamerica.