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IL TRADUTTORE SI SCUSA PER GLI ERRORI 

 

La ciberguerra USA: 30 milioni per la

sovversione a Cuba e in altri paesi

 

25.03.11 - Tracey Eaton Cuba Money Project www.cubadebate.cu

 

Il Dipartimento di Stato prevede di spendere sino a 30 milioni di $ per progetti di "libertà di Internet" a Cuba e in altre nazioni (leggasi: la libertà di esprimere ciò che è meglio per Washington NR.).

 

In un comunicato stampa del gennaio 2011 (vedi il link), l'agenzia ha chiesto ipotesi di progetti ad organizzazioni statunitensi interessate a realizzare progetti di "libertà nell’utilizzo di Internet a Cuba" e altre nazioni.

 

Il 7 febbraio era la scadenza. Il Dipartimento di Stato non ha nominato - e probabilmente non annuncerà -  le organizzazioni che realizzeranno i progetti. L'agenzia ha detto che sollecita idee per scegliere i progetti migliori e quindi chiede alle organizzazioni che presentino proposte formali.

 

Sono in gioco borse di studio che vanno da mezzo milione e perfino da otto milioni. Si prevede che i premi siano un totale di trenta milioni di $.  Il denaro proviene dal bilancio federale per il 2010, non del 2011.

 

Organizzazioni  USA  "no profit" università e istituti di ricerca sono candidati a partecipare (in qualità di contraenti. NR). Il Dipartimento di Stato ha chiesto che abbiano esperienza di lavoro in "ambienti estremamente ostili ad Internet".

 

Imprese private,  contrattiste di lusso – come Development Alternative Inc., l'azienda che ha assunto Alan Phillips Gross, il contractor arrestato a Cuba -  non sono state invitate a presentare le loro idee.

 

I paesi e le regioni selezionate sono:

- Est asiatico, tra cui la Birmania e la Cina

- Il Medio Oriente, compreso l'Iran

- Sud Est asiatico, Caucaso meridionale, Eurasia, compresa la Russia e l'Asia centrale

- America Latina, tra cui Cuba e Venezuela

- Africa

 

Tra gli obiettivi del Dipartimento di Stato troviamo: rafforzare "il sostegno agli attivisti digitali e alle organizzazioni della società civile nell'esercizio del loro diritto alla libertà di espressione e al libero flusso di informazioni ..."

 

L'agenzia ha detto che i progetti a sostegno degli "attivisti digitali" proposti devono comprendere:

 

Tecnologia "contro la censura": il DRL (Dipartimento di Stato della Democrazia, Diritti Umani e Lavoro) e la NEA (Ufficio Affari del Vicino Oriente) prendono in considerazione i progetti a sostegno dello sviluppo delle tecnologie individuali in ambienti specifici, così come i progetti che individuano una organizzazione principale per fornire appalti e sub contratti e l’appoggio contrattuale alle organizzazioni  "senza fini di lucro" e per  le aziende "no profit" che sviluppano e mantengono tecnologie di elusione ....

 

Comunicazioni mobili sicure: Sviluppo di tecnologie, tecniche e formazione per migliorare la sicurezza delle comunicazioni mobili (indipendentemente dalle leggi e dalle imprese locali NR.). I progetti possono includere componenti di:

1) aumento della privacy degli utenti e della sicurezza,

2) miglioramento del le comunicazioni di sicurezza, reti ed immagazzinaggio dei dati tra i "gruppi dissidenti", e

3) fornire un maggior accesso a Internet  senza censura attraverso dispositivi mobili.

 

Digital Security Training: Sviluppo di un programma curriculare e di formazione per costruire una rete ed istruttori di sicurezza digitale (leggi cyberspie NR.) per offrire corsi in varie lingue e regioni in cui gli attivisti digitali e le organizzazioni della società civile sono sotto minaccia. I progetti proposti devono comprendere componenti  curriculari e di formazione per sviluppare una rete di istruttori in materia  di  sicurezza digitale, ed un progetto di calendario di formazione in materia di sicurezza digitale destinato alle organizzazioni della società civile e singoli individui in ambienti estremamente ostili a internet nelle regioni e le lingue di cui sopra.

 

Aumento della capacità tecnologica degli attivisti digitali e della società civile in ambiente ostile ad Internet nel Vicino Oriente: Formazione e accesso a piattaforme di comunicazione per condividere informazioni elettroniche in modo sicuro, la formazione di attivisti, blogger,  cittadini giornalisti (ciberimpiegati del governo USA. NR), e  organizzazioni della società civile che permetta, in forma sicura ed anonima, di partecipare in discussioni online e la promozione dei dati ‘peer-to-peer’ da compartire tra i dispositivi mobili.

 

Centri Virtuali aperti per Internet: Creazione di specifici centri nel paese o regione per continuare il dialogo on-line e la cultura di Internet in ambienti ostili, identificare e archiviare contenuti censurati e creativamente reintrodurre il contenuto e gli strumenti di lotta contro la censura in ambienti on-line. I programmi devono facilitare la creazione di reti e supporto alla società civile online, i diritti umani e le comunità di giornalismo. Le proposte devono concentrarsi su due o più delle seguenti lingue: persiano, cinese, arabo, vietnamita, russo, spagnolo, e birmano, oltre alle lingue di altri paesi con ambienti ostili a Internet.

 

Fondi di emergenza: Istituzione di un fondo di emergenza per gli internauti sotto "minaccia" per il loro attivismo sul web. Il fondo deve prevedere un finanziamento per coprire i costi connessi al consumo o le spese legali, inoltre di un fondo di risposta rapida per fornire finanziamenti a breve termine per le organizzazioni della società civile che sono state oggetto di  gravi attacchi di pirateria cibernetica o di incidenti d’intrusione (come attacchi di Diniego del Servizio Distribuito) per mantenere le loro operazioni in online in funzione.

 

Politica di Internet Pubblica: Sostegno a progetti focalizzati sulla riforma della legge sui media nei paesi dove  il cambiamento del quadro giuridico e normativo per Internet  (si può immaginare un qualsiasi paese che interviene nei dibattiti sulla legislazione USA. NR?) hanno il potenziale per creare un ambiente di Internet estremamente ostile. I progetti devono prevedere un avvicinamento alla società civile e alla comunità imprenditoriale.

 

Nell'ambito della stessa richiesta per le dichiarazioni di interesse, il Dipartimento di Stato sta anche accettando le proposte presentate da organizzazioni che realizzano progetti per valutare "i programmi per la libertà su Internet esistenti finanziati dal Governo USA" e "compilare, pubblicare e distribuire uno studio ampliato annuale del la libertà di Internet in tutto il mondo durante cinque anni (Reporter Senza Frontiere su questo punto fa un lavoro inestimabile. Quanto la pagano? NR). Le proposte dovranno individuare le fonti di sostegno finanziario per lo studio degli Stati Uniti,  oltre al finanziamento del Governo".

L’impulso del finanziamento al di là del denaro delle tasse potrebbe essere parte della promessa della segretaria di Stato Hillary Clinton di fare un "migliore lavoro" (d’ingerenza. NR) con il potere civile, un obiettivo indicato nel corso della Riunione Quadriennale della Diplomazia dell’Agenzia di Sviluppo e revisione o QDDR.