Non importa che gli

 

USA siano in fallimento

Obama ha approvato altri 20 milioni di $ per la sovversione in Cuba

 

 

3 agosto 2011 - www.granma.cu (ap)

 

 

 

Il senatore democratico Patrick Leahy, del Vermont, e il Dipartimento di Stato hanno risolto la loro disputa sui fondi milionari degli Stati Uniti per i programmi che favoriscono ‘un cambio di governo in Cuba’.

 

La fine della controversia, nel mezzo del drammatico dibattito per alzare il tetto del debito degli Stati Uniti, permetterà che il governo di Obama investa altri 20 milioni di dollari in questi programmi sovversivi.

 

Il senatore Patrick Leahy aveva bloccato il denaro. In un comunicato inviato alla The Associated Press, martedì 2, Leahy ha detto d’aver liberato i fondi dopo aver ricevuto altre informazioni su come si usava il denaro.

 

Il Programma Cuba, stabilito nel 1996, è stato sottoposto ad investigazioni per rapporti che suggeriscono che i riceventi degli aiuti hanno usato in modo inadeguato i fondi e che il governo degli USA ha fatto una scarsa supervisione.

 

Il senatore John Kerry, presidente del Comitato delle Relazioni Estere del Senato USA ha ammesso che questo tipo di programma è costato 150 milioni di dollari al contribuente nordamericano ed ha domandato all’Ufficio di Supervisione del Congresso - GAO in inglese - che ha investigato frodi e abusi in questi programmi nel passato, che realizzi un nuovo controllo sulla base legale e l’efficacia di queste operazioni.

 

Cuba: l’USAID propone milioni di $

per infiltrarsi tra i minorenni

20 giugno 2011 - Jean-Guy Allard www.granma.cubaweb.cu

Dopo dieci settimane di negoziazioni con il senatore John Kerry ed il suo staff, che gli ha "congelato" il suo programma di sovversione e destabilizzazione a Cuba, l'USAID (Agenzia per lo Sviluppo Internazionale degli Stati Uniti) si sente sufficientemente sicura di una pronta soluzione per annunciare nuove sovvenzioni a futuri progetti d’ingerenza in materia di comunicazioni, soprattutto tra i minorenni.

 

Lo rivela il sito Cuba Money Project, del giornalista nordamericano Tracey Eaton, un ex corrispondente di un giornale texano a L'Avana che studia, in maniera dettagliata, come il governo degli Stati Uniti sperpera, in attività occulte ed illegali a Cuba, decine di milioni di dollari del contribuente.

 

I nuovi progetti per i quali si richiedono proposte a contrattisti sono principalmente destinati ad un preteso "ampliamento" dell'uso dei mezzi di comunicazione sociale a Cuba, l’aumento dell'accesso alle informazioni che al Dipartimento di Stato conviene diffondere,  una maggior distribuzione di portatili e promuovere il suo concetto di "libertà di espressione" tra i giovani, in particolare nella fascia di età che va da 12 a 18 anni.

 

Questo budget comprende sei milioni di dollari per i programmi destinati "ad aumentare la libertà di espressione" tra i giovani tra 12-18 anni, sei milioni per "espandere l'uso di Internet" per uso illecito, e "aumentare l'accesso alle informazioni" (e alla disinformazione). Radio e TV Martí, e la sua casa madre, la Voice of America, permettono di apprezzare il tipo di materiale "informativo" che il Dipartimento di Stato avvalora.

 

Altri nove milioni di $ sono destinati a sostenere i "gruppi di quartiere, cooperative, società sportive, gruppi religiosi ed altre organizzazioni della società civile" che diventerebbero partner della Sezione di Interessi USA, la missione diplomatica statunitense a Cuba, con tutti i rischi che ciò comporta, come precisano gli stessi funzionari dell'agenzia statunitense.

 

Il denaro sarà distribuito, nei prossimi anni, come parte di un piano radicale e ambizioso che sottolinea "le attività sull'isola" precisa Eaton nella presentazione del materiale.

 

Le domande di sovvenzione devono essere presentate entro il 18 luglio, lasciando poco tempo e opportunità ai principianti.

 

 

ALLA RICERCA DI ORFANI E FIGLI

DI FAMIGLIE DISGREGATE

 

 

Uno dei progetti, con sei milioni di budget, deve ottenere che giovani minorenni, a Cuba,  "sperimentino la libertà di espressione in spazi sociali organizzati al di fuori dell’autorità statale". Tanto semplice.

 

Le attività del programma, precisa la proposta, devono "incoraggiare la partecipazione delle popolazioni emarginate e vulnerabili, che sono i neri e mulatti, e la gioventù rurale del centro della città, i giovani con problemi, gli orfani e giovani a rischio (di famiglie disgregate e famiglie mono genitoriali)".

 

Il programma deve essere concepito "specialmente per la gioventù cubana tra i 12-18 anni" e deve "sviluppare le capacità relazionali e di leadership necessarie per convertirsi in leader efficaci nelle loro comunità".

 

Chi ha visto la seriE della televisione cubana Le Ragioni di Cuba sa già il concetto che gli Stati Uniti utilizza, non solo a Cuba, ma in diversi paesi che rifiutano di piegarsi ai suoi interessi.

 

L’USAID afferma che "accoglierà le proposte che esplicano chiaramente come si utilizzeranno gli "spazi fisici "chiamati indipendenti, cioè che "non sono controllati dal Governo".

 

 

OPERAZIONI POLITICHE ”CLANDESTINE”

 

 

Inoltre, il citato sito web ricorda che il Miami Herald ha informato, il 10 giugno, che l’organizzazione di estrema destra, Freedom House, ha restituito 1,7 milioni $ in fondi dell’USAID per evitare di dover rispondere a domande, da parte di funzionari, circa l'uso di questo denaro.

 

Phil Peters, un esperto di Cuba presso l'Istituto Lexington, un organismo di ricerca con sede a Arlington, Virginia, ha ammesso a Eaton che è insolito per le organizzazioni restituire i soldi al governo federale.

 

Infatti, è incredibile che un contrattista dica al governo che non è disposto a spiegare esattamente come utilizza il denaro e rende chiaro che il modus operandi è quello di mandare, clandestinamente, la gente a Cuba.

 

Peters ha detto che è "certamente comprensibile" che la Freedom House sia  "preoccupata" per le persone collegate al suo programma Cuba.

 

"Ma se fa un passo indietro"  tanto da restituire i soldi, dice, questa decisione del gruppo "rafforza veramente" la convinzione che porta a termine  "operazioni politiche".

 

Freedom House non ha risposto ad una richiesta di Eaton di informazioni complementari  per quanto riguarda la sua decisione di restituire il denaro.

 

Secondo gli osservatori, i 20 milioni dell’USAID saranno presto scongelati dopo un accordo con Kerry che ridurrà la somma a 15 milioni. "In ogni caso, si consumeranno gli altri cinque in altro modo" commenta  un esperto del tema.

 

Obama persiste nello sprecare 20

milioni di $ in progetti USAID di

sovversione contro Cuba

 

 

10 giugno 2011 - Jean-Guy Allard www.granma.cu

 

 

 

Mentre la crisi economica condanna centinaia di migliaia di nord americani alla povertà, il governo di Washington continua a dedicare decine di milioni di dollari in programmi di ingerenza la cui inefficienza è da tempo documentata.

 

Tale è il caso dei piani sovversivi dell’USAID a Cuba che, dicono gli analisti, non hanno molto più di provocare l'arresto e la condanna al carcere di un contrattista di questa dipendenza del Dipartimento di Stato.

 

L'ossessione dell’amministrazione USA di sperperare altri 20 milioni con programmi che pretendono "promuovere la democrazia a Cuba" mentre coprono attività d'intelligence e di destabilizzazione, si scontra con la decisione del senatore John Kerry, che presiede la Commissione Relazioni Estere del Senato, di "sospendere" i fondi il 1 aprile.

 

I programmi USAID diretti a Cuba sono inutilmente costati 150 milioni dollari, dal 1990, in "investimenti" in gruppi anti-governativi e in "programmi" di intelligence.

 

Secondo lo stesso Kerry, i fondi degli Stati Uniti sono stati utilizzati per "mobilitare" artificialmente proteste a Cuba con gruppi dissidenti "profondamente infiltrati", al punto che il denaro nord americano, afferma, sta di fatto aiutando a "finanziare" gli organi di sicurezza dello Stato cubano.

 

Nella sua critica alle attività dell’ USAID, Kerry ha denunciato l'uso di comunicazioni in codice, codici segreti e pseudonimi che caratterizzano le operazioni di intelligence e ha ordinato un'inchiesta sulle numerose frodi scoperte nei programmi.

 

"Nessuna prova" che questi programmi aiutino il popolo cubano, ha detto Kerry, "né che abbiano ottenuto molto di più che provocare il governo cubano ad arrestare un contrattista del governo degli Stati Uniti".

 

Un riferimento a Allan P. Gross, del Potomac, Maryland, arrestato a L'Avana nel 2009, dopo aver consegnato illegalmente a "contatti" nell’isola  dispositivo di comunicazioni satellitari di ultima generazione.

 

In una risposta a Kerry, l'amministrazione Obama ammette che i denominati programmi "per la democrazia" sono stati utilizzati per "richiamare l'attenzione internazionale sugli attivisti" che ha reclutato, finanziato, diretto e promosso da fuori di Cuba.

 

Nelle sue osservazioni scritte l’USAID si attribuisce, curiosamente, l'esistenza di un festival  rap a Cuba, come se questo genere musicale fosse un elemento dei suoi programmi sovversivi.

 

I “progetti' più recenti includono programmi per aiutare i gay - qualcosa che esiste già sull'isola – e i disabili, come se Cuba non avesse già ampi servizi gratuiti di gran lunga superiori a quelli offerti negli Stati Uniti in questo settore.

 

La "sospensione" dei fondi per opera di Kerry è  attaccata dal senatore Bob Menendez, noto per i suoi legami con la mafia terrorista cubano americana, le cui ONG “anticastriste” sono state, in passato in ripetute occasioni, i destinatari dei finanziamenti milionari.

 

Nella Camera dei Rappresentanti, naturalmente, tra Ileana Ros-Lehtinen, Mario Diaz-Balart e altri del "clan" mafioso, avviene lo stesso o con maggiore pressione.