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Il traduttore si scusa per gli errori  

 

Lazo ha riferito gli auguri di

Fidel e Raúl alla Brigata Medica

 

16.05.11 - Juan Diego Nusa Peñalver  www.granma.cu

 

Esteban Lazo Hernández, vicepresidente del Consiglio di Stato, ha riferito gli auguri ai membri della Brigata Medica cubana per l’ammirabile lavoro realizzato nella salvaguardia della salute del popolo di Haiti e nella lotta contro la grave epidemia di colera in questo paese.

 

Lazo durante il colloquio con i membri della brigata. Foto dell’autore
Lazo durante il colloquio

con i membri della brigata

Il membro del Burò Politico del Partito ha incontrato una cinquantina di collaboratori della salute in Haiti, nel cortile del moderno ospedale comunitario di riferimento di Arcahaie, sotto un frondoso alloro, ed ha parlato con loro dell’importanza della difficile missione medica che tra le tante cose ha salvato la vita già a 73938 haitiani, strappandoli dalle grinfie mortali del colera.

 

Il luogo scelto non poteva essere migliore, perchè proprio ad Arcahaie, una comunità di 130000 abitanti vicina a Port au Prince, ogni anno si celebra il Giorno della Bandiera. Ed è lì che, durante il congresso del maggio del 1803, la mulatta Catherine Flon cucì per la prima volta il simbolo nazionale .

 

In un luogo così sacro per gli haitiani, i medici cubani hanno ratificato a Fidel e a Raul il loro impegno di continuare nel compito altruista di fare tutto quello che sarà possibile per migliorare gli indici di salute di questa povera nazione e di non permettere che il colera - la Brigata cubana da 116 giorno non ha riportato nemmeno un decesso - torni a prendere forza.

 

Al suo arrivo all’ospedale di Arcahaie, uno dei 15 punti in marcia del Programma Cuba - Venezuela, il membro del Burò Politico del Partito è stato ricevuto dal dottor Lorenzo Somarriba López, capo della Missione Medica cubana in Haiti e dalla dottoressa di Guantanamo Teresa Esteba Fernández, direttrice dell’installazione, che ha spiegato che hanno iniziato a prestare i loro servizi gratuiti il 16 aprile scorso.

 

L’ampliamento del centro è costato un 1200000 dollari ed ora è equipaggiato con le più moderne tecnologie. In pochi giorni abbiamo già salvato la vita di 32 persone, ha affermato.

 

Il dottor Somarriba ha puntualizzato che l’ospedale forma parte di un programma che si svolge attraverso l’Alleanza Bolivariana per i Popoli di Nuestra America - ALBA - che ha l’aspirazione di completare 30 ospedali comunitari di riferimento, includendone quattro con finanziamenti del Brasile.

 

Il dirigente cubano ha salutato tutti i brigatisti, tra i quali diversi laureati della Scuola Latino Americana di Medicina  - ELAM -, la Scuola Latinoamericana di Medicina de L’Avana, ed ha fatto domande sul controllo dei medicinali e delle risorse, e sui costi degli esami di laboratorio, perchè quando qualcuno riceve una cosa gratuitamente non chiede quanto costa, ed è una cattiva abitudine che dobbiamo allontanare dal nostro popolo, ha segnalato.

 

Il vicepresidente cubano ha insistito nell’indispensabilità del risparmio di ogni risorsa e dello studio a fondo delle linee economiche e sociali del VI Congresso del Partito.

 

Lazo ha conversato con il dottor Alexis Sánchez, di Guantánamo, nel dipartimento d’immunologia; con il chirurgo Miguel Peña Torres, di Las Tunas; l’anestesista santiaguera Sandra González Hechavarría e la tecnica di laboratorio di Santiago Sobeira Zayas Castañeda, tra i tanti.

 

Il nostro Vicepresidente ha segnalato la permanente preoccupazione di Fidel e di Raúl per tutto quello che riguarda la Missione medica cubana in Haiti, e soprattutto la lotta contro il colera. In particolare ha elogiato il lavoro dei gruppi di controllo investigativo attivo che hanno già visitato più di due milioni di persone e la maggioranza in luoghi molto appartati, dove non si era mai ricevuta prima assistenza medica.

 

La dottoressa Elisa Ortiz Vázquez, di Holguín, capo della nostra brigata sanitaria nel dipartimento Artibonite, uno dei più colpiti dal colera, ha riferito che hanno dovuto attendere il termine della costruzione dell’ospedale di riferimento comunitario di l’Estere, posto in marcia il 24 febbraio, e che: “Ai pazienti di colera abbiamo offerto molto amore e dedizione, tutti noi, come frutto di un collettivo unito nel quale abbiamo posto sentimenti di patriottismo, fraternità e umanesimo”, ha detto.

 

Lazo ha richiamato a vigilare per impedire il ritorno dell’epidemia di colera nell’epoca delle piogge ed ha parlato del tema con i medici Dora Alina Rico Sánchez, de Guantánamo, Niurka Marín Torres, de Sancti Spíritus, e con i laureati della ELAM Norka Tocas Gil, del Perù, Marcos Jiménez Smith, di Panama, Gustavo Cala, della Colombia, e Gregory J. Wilkinson, degli Stati Uniti.

 

Il Vicepresidente del Consiglio di Stato ha ricordato che il Contingente Internazionale Henry Reeve, che porta il nome di un nordamericano che lottò per l’indipendenza di Cuba nel XIX secolo, ha salvato numerose vite, dal Pakistan al Cile.

 

"Non c’è nulla di più sacro della vita”, ha detto Lazo, che si è riferito all’assurda e stridente campagna mediatica contro Cuba per presunte violazioni dei diritti umani.

 

Joseph Jean Robert Romain, direttore per la parte haitiana dell’ospedale di Arcahaie, ha detto che i suoi connazionali hanno la miglior impressione dei brigatisti cubani. “Io ho relazioni con loro dal 1999, quando giunse il primo gruppo nella nostra comunità, e dire grazie a Cuba per questa solidarietà è dire troppo poco ha affermato.