Il Venezuela denuncia il

 

tentativo di Washington

 

di provocare caos

 

 


 - 18 febbraio 2006 - PL -


Il Venezuela ha denunciato la possibile esistenza di un piano degli Stati Uniti per generare caos nella nazione sud-americana mediante conflitti sociali, specificamente nel settore dei trasporti.

Il presidente dell'Assemblea Nazionale, Nicolás Maduro, ha avvisato che questa può essere l'interpretazione delle dichiarazioni della segretaria di Stato statunitense, Condoleeza Rice, che ha lodato il supposto appoggio internazionale ad uno sciopero del settore dei trasporti in Venezuela. Parallelamente, il Ministero degli Affari Esteri ha sollecitato Washington per chiarimenti sulle dichiarazioni della funzionaria statunitense.

In dichiarazioni a giornalisti, nella sede parlamentare, Maduro ha affermato che nessuna agenzia di notizie ha dato il presunto appoggio internazionale affermato dalla Rice, ciò che include tali dichiarazioni tra le trappole orchestrate dall'amministrazione del presidente George W. Bush.

“Per caso  il governo degli Stati Uniti sta pagando qualcuno affinché organizzi una paralisi, come fece anni fa in Cile?” si é domandato il Presidente del Parlamento venezuelano.

Maduro ha avanzato la possibilità che stiano assumendo sicari per ammazzare autisti ed acutizzare i conflitti che le autorità venezuelane conoscono e per i quali cercano soluzioni.

Ha ricordato che circa 1500 autisti si sono riuniti con i parlamentari per esporre loro i problemi del settore che sono sfociati ad una parziale forma di protesta per la morte di un autista ad opera della malavita.

Ha aggiunto che ci sono dirigenti del settore del trasporto vincolati all'oppositore partito Azione Democratica ed ha indicato la possibilità di un'alleanza con gli Stati Uniti per provocare, in tal modo, il caos.

Nei prossimi giorni si costituirà un tavolo nazionale di discussione sul trasporto nell'Assemblea Nazionale con tutte le parti relazionate per analizzare i problemi del settore.

Nel frattempo, il vice ministro degli Affari Esteri, Mari Pili Hernández, ha sollecitato una spiegazione a Washington sulle dichiarazioni della Rice, che sono considerate un'intromissione nei temi interni del paese.

In una conferenza stampa, Hernández ha indicato la possibilità che si tratti di un tentativo di destabilizzare il paese in vista delle elezioni presidenziali del prossimo 3 dicembre, nelle quali i sondaggi indicano il trionfo del presidente Hugo Chávez.