Il Parlamento venezuelano

ha smantellato le accuse di

Jonh Dimitri Negroponte



Caracas 3 marzo 2006 (PL)

 

 

Il presidente del gruppo venezuelano del Parlamento Latino Americano, Walter Gaviria, ha denunciato il passato d’ingerenze del capo dei servizi segreti degli Stati Uniti "per il quale dovrebbe essere processato".

 

In una dichiarazione a PL, Gaviria ha definito "cinico" l’atteggiamento di Negroponte che, di fronte a una commissione del Congresso degli USA ha accusato il Governo del Venezuela di realizzare azioni d’ingerenza nella regione.

 

Il deputato ha segnalato che la politica di Washington in America Latina per tutto il XXº secolo costituisce uno degli episodi più sinistri e vergognosi della storia di questo paese, che si spaccia come garante della libertà e difensore della democrazia.

 

Per ciò che riguarda Negroponte, Gaviria ha ricordato che è stato uno dei membri della CIA, l’agenzia centrale dei servizi segreti degli Stati Uniti, con una partecipazione attiva nei sanguinosi fatti legati all’eliminazione del presidente del Cile, Salvador Allende, nel 1973.

 

Negroponte è stato ambasciatore in Honduras, quando da lì si organizzavano i gruppi contro la Rivoluzione in Nicaragua e si assassinavano gli oppositori dell’Honduras e i Sandinisti.

 

"Negroponte, travestito da diplomatico, ha agito per quello che è: uno sbirro assassino dei figli dell’America Latina e dei Caraibi!", ha detto il deputato venezuelano, che ha puntualizzato che in Honduras l’agente degli USA e il generale Gustavo Álvarez crearono il Battaglione 316, noto in tutta l’America Centrale come il Battaglione della Morte.

 

"Questi due personaggi hanno ammazzato migliaia di honduregni e fare quel lavoro è stato così gratificante per Washington, che il presidente Ronald Reagan ha decorato il generale assassino dell’Honduras nella sala ovale della Casa Bianca! Questo mercenario di Negroponte è lo stesso che ha accusato il presidente del Venezuela, Hugo Chávez, di stravaganza, d’essere un dittatore e di violare i diritti umani!", ha denunciato Gaviria, che ha sostenuto che, a suo criterio, Negroponte invece d’essere nominato capo dei servizi segreti, dovrebbe essere processato per i suoi crimini.

 

 

NEGROPONTE: UN FALCO MINACCIA IL VENEZUELA

 

 

Gli attacchi più recenti contro il Venezuela del capo dello spionaggio degli USA, John Dimitri Negroponte, mettono in evidenza che un falco di Washington è in agguato contro la Rivoluzione Bolivariana.

 

Portatore d’un oscuro prontuario, Negroponte sembra disposto ad applicarlo per distrugger il governo del Presidente Hugo Chávez Frías.

 

Nel 1968 il funzionario nordamericano, alto, magro, con un modo di fareonore ai caduti vietcong cortese e senza calvizie, si trovava in Vietnam. Apparentemente non aveva compiti nella guerra, ma lo si considerava già un uomo falso, che descriveva il suo lavoro in termini ambigui e indefiniti, anche se s’identificava come un dipendente del governo di Washington.

 

Allora diversi corrispondenti di guerra lo definirono "un uomo sinistro". Nessuno tra i giornalisti presenti all’epoca in Vietnam sapeva quello che Negroponte faceva là... non si riuniva apertamente in pubblico con i capi militari degli Stati Uniti e del regime del Vietnam del sud, ma solo con i corrispondenti di guerra.

 

Cercava informazioni e per qualcuno era già un operativo della CIA. Oggi, per confermare le ipotesi, Negroponte è la spia più importante degli Stati Uniti e coordina 15 agenzie dei servizi segreti.

 

Costui ha dietro a sé una lunga carriera nell’ambito della dissimulazione, gli intrighi e le deformazioni, un ambito tipico dello spionaggio - o intelligenza - e del controspionaggio – o contro intelligenza - che è una fattore interno centrale della politica estera del governo del suo paese, come ha dichiarato un anziano corrispondente che era in Vietnam.

 

Il giornalista messicano Fausto Fernández Ponte sostiene che il capo delle spie di Washington è un insieme di pratiche di un antico mestiere: quello dell’ingannatore, del furbo che si sa mimetizzare, maestro nell’arte di fingere, dell’intrigo, per vincere e prevalere. Sin dagli inizi della sua carriera, nella guerra del Vietnam, questo personaggio ha coordinato colpi di stato, militarizzazioni, schemi di destabilizzazione e disinformazioni.

 

Il suo campo d’azione è stata soprattutto l’America Centrale.

 

Come ambasciatore in Honduras coordinava dal paese l’appoggio logistico ai Contras del Nicaragua.

 

In Messico, dov’è stato ambasciatore, Negroponete ha coordinato nascostamente operazioni con l’obiettivo di esercitare pressioni sul governo locale.

 

Quando John Dimitri era ambasciatore presso l’Organizzazione delle Nazioni Unite - ONU - ha coordinato da là azioni tipiche del suo operato.

 

Ha fatto spiare gli ambasciatori di Cile, Spagna e Messico, tra i tanti, come un triangolo, con un obiettivo sotterraneo, assieme all’agenzia di spionaggio esterno del governo del Regno Unito. Il figuro ha anche fatto circolare rumori contro l’ambasciatore del Messico alla ONU, Adolfo Aguilar Zinser, offendendolo e insultandolo pubblicante.

 

Quest’azione ci descrive la superbia e l’ossessione di Negroponte che vuole punire chi non si piega ai suoi propositi. Il signor Aguilar Zinder aveva votato contro la guerra in Iraq.

 

Conclusa la sua gestione nella ONU, John Dimitri è stato nominato ambasciatore in Iraq e, operando dietro il sipario nascosto dal telone diplomatico, ha fatto il burattino di Bush.

 

Ma Negroponte è un uomo poderoso, che applica strettamente le indicazioni del presidente George W. Bush, che vuole che gli Usa intervengano negli affari di tutti i paesi del mondo.

 

Il presidente Bush ha designato il 17 febbraio scorso John Dimitri Negroponte Primo Direttore Nazionale dei servizi segreti, le cui funzioni includono la supervisione di 15 agenzie dei servizi segreti. Secondo Bush il lavoro di John è assicurare che: "Coloro il cui dovere è la difesa degli USA abbiano tutte le informazioni che necessitano per prendere decisioni sicure".

 

Nella sua lunga carriera, Negroponte è stato al servizio della sua nazione in otto pesi di tre continenti ed ha operato in posti importanti nel dipartimento di stato e la Casa Bianca.

 

Presentandolo come il suo candidato per il posto di capo delle spie, Bush ha indicato che nelle Nazioni Unite: "John ha difeso i nostri interessi energicamente ed ha parlato in maniera eloquente delle intenzioni degli Stati Uniti di propagare la libertà e la pace in tutto il mondo!"

 

Questo tenebroso personaggio partì dall’Honduras lasciando dietro a sè una scia di sangue e di morte. Honduregni, salvadoregni e nicaraguensi sono state vittime degli squadroni della morte e della guerra sudicia della CIA e lì c’era colui che oggi è il grande capo delle spie.

 

Adesso i suoi intrighi, le sue minacce e i suoi piani per propagare la libertà e la pace in tutto il mondo, come comanda la Casa Bianca, si dirigono contro il Venezuela. Attenzione: un falco è in agguato!

 

(Luis Beaton)
 

 

 

Il Venezuela denuncia la

 scalata bellicista dei falchi

statunitensi



Caracas 2 marzo 2006 (PL)

 

 
Il Venezuela ha risposto agli attacchi del capo dei servizi di spionaggio degli Stati Uniti, John Negroponte, denunciando che le sue accuse cercano di creare un'opinione favorevole all'aggressione.

Il vicepresidente del paese, José Vicente Rangel, ha definito grave, per la democrazia nell'emisfero, lo spostamento della politica estera statunitense dal Dipartimento di Stato al Pentagono e gli alti servizi segreti statunitensi.

Negroponte ha accusato il Venezuela di intromettersi nei temi interni di altri paesi della regione e di soffocare l'opposizione. Secondo Rangel, si osserva la sostituzione sistematica della Segretaria di Stato Condolezza Rice con il segretario alla Difesa Donald Rumsfeld o Negroponte situazione che riflette una vittoria dei falchi della politica nordamericana.

L'indurimento delle posizioni belliciste si riscontra, perfino, internamente negli Stati Uniti ed è questa politica di segno fascista che sta avanzando in Nord America.

Rangel ha osservato che le affermazioni fatte da Negroponte costituiscono uno schiaffo al presidente del Cile, Ricardo Lagos, che ha osservato che le divergenze non giustificano questo tipo di atteggiamento.

Rangel ha aggiunto che dopo la dichiarazione di Negroponte Lagos  dovrebbe  far chiarezza circa la responsabilità della crisi delle relazioni con gli Stati Uniti che non è imputabile al Venezuela che si limita a rispondere alle aggressioni del Governo del Presidente (George W.) Bush.

Ugualmente, il Ministero della Comunicazione ed Informazione ha respinto la valutazione di Negroponte sulla prospettiva che la rielezione del presidente Hugo Chávez ridurrà la libertà di stampa.

Questa affermazione non è nuova o speciale perché si tratta della ripetizione di una grossolana calunnia inventata dall'amministrazione Bush per tentare di giustificare davanti all'opinione pubblica la sua aggressione contro la nostra democrazia.

La dichiarazione del Ministero della Comunicazione ed Informazione venezuelano ricorda che Negroponte ha già mentito  al Senato in relazione con la tacita approvazione di torture ed assassini commessi durante la sua gestione come ambasciatore in Honduras (1981-1985). Mancano da dissotterrare cadaveri di centinaia di persone assassinate durante la sua missione diplomatica, includendo suore e cittadini statunitensi, ha ricordato la dichiarazione. Il documento squalifica l'autorità morale del funzionario statunitense che pretende giudicare un governo democraticamente eletto, con una storia impeccabile in materia di libertà di stampa ed espressione.

In Venezuela, coclude la dichiarazione, si rispettano, più che negli Stati Uniti, le libertà e diritti di giornalisti e dei mezzi di comunicazione, compreso quelli di coloro che parteciparono al colpo di stato del 2002, appoggiato dai servizi segreti statunitensi.