Chávez  denuncia una nuova offensiva

di Washington contro il Venezuela
 


13 gennaio 2006 (PL) - L.M.Arce

 


Il presidente Hugo Chávez ha denunciato che il divieto degli Stati Uniti alla Spagna e al Brasile di vendere armi al Venezuela è l'inizio di una nuova offensiva contro il paese sud-americano.

Presentando la sua relazione annuale all'Assemblea Nazionale, Chávez ha qualificato la decisione statunitense come "evidenza dell'orribile imperialismo che vogliono imporre al mondo".

Il Capo di Stato ha considerato la manovra un nuovo oltraggio imperialista del governo degli Stati Uniti contro il popolo e il governo venezuelano.

Ha definito come degna la risposta della Spagna il cui governo ha deciso, ciò nonostante, di procedere alla vendita  degli aerei con la sostituzione della tecnologia nordamericana con un'altra di differente provenienza.

A anticipo che spera di conversare, in una prossima riunione i giorni 18 o 19 coi presidenti, Inazio Lula da Silva e quello dell'Argentina, Néstor Kirchner, sulle pressioni contro l'impresa brasiliana Embraer.

Ha ricordato che gli aeroplani contrattati con la Spagna sono aerei da trasporto, non da guerra, che sono utilizzate dalla Forza Aerea venezuelana in azioni umanitarie in territorio nazionale e in paesi vicini come Giamaica, Granada, Colombia e Cuba.

Chávez ha avvisato sulla pericolosità di avere soci come Washington che proclamano la libertà di commercio e degli investimenti e si avvalgono di qualunque scusa per non rispettarla.

in questo caso,ha precisato, che l'argomento statunitense è che il suo governo, anche se scelto democraticamente, minaccia le istituzioni costituzionali e costituisce un elemento d'instabilità nella regione.

"Una nuova aggressione contro il Venezuela sta cominciando: sta cominciando una nuova offensiva internazionale contro il Venezuela, ma fa lo stesso; Mr. Pericolo (George W. Bush) si schianterà contro la forza della verità e della morale" ha dichiarato Chávez.

Ha aggiunto che ci sono problemi anche con l'acquisizione di aeroplani di allenamento per modernizzare la flotta di vecchi aerei utilizzati per questo fine.

Chávez ha fatto notare come da vari anni si tratta con l'impresa brasiliana Embraer alla quale gli Stati Uniti starebbero vietando la vendita.

Ha polemicamente osservato che sia Mosca che Pechino costruiscono buoni aeroplani e presto cominceranno ad arrivare gli elicotteri russi.

Anche se le priorità del paese sono lo sviluppo sociale ed economico, il Capo di Stato venezuelano ha posto in risalto la necessità di contare su una difesa adeguata per una nazione che sta nelle mire dell'impero più poderoso della terra.

Proprio per questo il Venezuela ha messo in moto una nuova dottrina militare: la guerra di tutto il popolo per cui qualunque invasore dovrà affrontare non solo i militari bensì tutto il popolo armato.

 


 

 

Gli USA hanno vietato alla Spagna

la vendita di aerei al Venezuela



Madrid 13 gennaio 2006 (PL) - L.M.Arce

 

 
Il Governo USA ha respinto la richiesta presentata dalla Spagna affinché autorizzasse la vendita di 12 aerei con tecnologia nordamericana al Venezuela, hanno confermato oggi fonti del Ministero degli Esteri.

Secondo le stesse fonti l’Ambasciata USA a Madrid ha comunicato la decisione al ministro degli Esteri, Miguel Angel Moratinos e alla ditta EADS-CASA con la quale il Venezuela aveva chiuso il contratto.

 

Gli USA "non pensano che questa decisione danneggerà gli eccellenti rapporti" che mantengono con l’Esecutivo spagnolo, ha detto il portavoce dell’Ambasciata. Il Governo non si è ancora pronunciato pubblicamente al rispetto.

 

Fonti diplomatiche a Madrid hanno segnalato che è evidente che si tratta di una decisione politica della Casa Bianca, inserita nella strategia aggressiva contro il Governo bolivariano, messa in evidenza dal falso argomento utilizzato per rifiutare la richiesta.

 

L’Ambasciatore USA ha detto che "nonostante sia stato eletto democraticamente", il Governo di Hugo Chávez ha minato sistematicamente le istituzioni democratiche e che le "azioni e le frequenti dichiarazioni" dell’Esecutivo venezuelano contribuiscono all’instabilità della regione.

 

Di conseguenza, ha aggiunto, la vendita di aerei "potrebbe complicare la situazione".

 

La cosa insolita è che tali affermazioni non si basano su nessun esempio o prova che le avalli , hanno indicato queste fonti.

 

L’Ambasciatore statunitense, che in varie occasioni è stato accusato di ingerenza nelle questioni interne della Spagna da settori politici esterni al Governo, si è riunito ieri con il ministro Moratinos per comunicargli la sua decisione.

 

Poi ha telefonato al ministro della Difesa José Bono per dargli la stessa informazione, così come ai dirigenti dell’impresa costruttrice degli aerei.

 

Insieme a quell’operazione, il Venezuela ha anche negoziato l’acquisto di navi da ricognizione che fabbricherà il cantiere navale Navantia nella baia di Cadice (quattro di vigilanza e quattro oceaniche).

 

Entrambe le transazioni costano in totale più di 1,7 miliardi di euro.

 

La filiale spagnola del consorzio aeronautico europeo EADS necessita del permesso degli USA per esportare gli aerei (10 da trasporto C-295 e due da pattugliamento marittimo CN-235) perchè includono componenti provenienti dagli USA, soprattutto per quanto riguarda i motori e l’avionica.

 

Tecnicamente è possibile sostituirli con attrezzature d’origine europea ma economicamente non risulta conveniente, secondo gli esperti.

 

Un dispaccio del quotidiano El Pais cita una lettera del segretario alla Difesa Donald Rumsfeld indirizzata a metà del novembre scorso al suo omologo Bono nella quale l’esponente dell’Amministrazione USA sconsigliava di firmare il contratto con il Venezuela per la presunta attività dell’ETA in questo paese.

 

Bono ha replicato che i dati aggiornati dei quali disponeva il Centro Nazionale dei Servizi Segreti (CNI) della Spagna non coincidevano con le affermazioni di Rumsfeld perchè l’attività dell’ETA nel paese dei Caraibi è inesistente e in ogni caso è paralizzata da molti anni.

 

Non è la prima volta che gli USA si oppongono a queste vendite al Venezuela. Poco tempo fa il presidente Hugo Chávez ha accusato Washington di bloccare l’acquisto di aerei brasiliani con componenti nordamericane.

 

"Non abbiamo potuto firmare il contratto con il Brasile, che era pronto per ottenere gli apparecchi Super Tucán per l’addestramento della nostra forza aerea, ma gli USA non hanno autorizzato la loro costruzione" ha rivelato il Presidente venezuelano.