2 giugno 2006 - PL

 

Il Venezuela analizza il commercio

 

del petrolio in Euro

 

 

 

“Il governo del Venezuela sta analizzando la possibilità di vendere in Euro parte del suo petrolio di fronte ad un evidente aggiustamento del valore del dollaro”, ha dichiarato il ministro dell’energia  Rafael Ramírez.

 

“Stiamo valutando alcune transazioni in Euro ed altre in USD, perchè dobbiamo difendere questa attività da una svalutazione o manipolazione che esiste nell’amministrazione nordamericana sul valore reale del dollaro USA” ha detto ancora Ramírez alla Venezuelana de Televisión.

 

Il ministro ha spiegato che: “Negli ultimi due anni gli Stati Uniti hanno svalutato il dollaro del 20% come media e questo danneggia il prezzo reale che noi poniamo alle nostre principali risorse”.

 

Durante un incontro con la stampa, Ramírez ha ricordato che i ministri dell’Organizzazione dei Paesi Petroliferi - OPEP - sono riuniti  a Caracas  e che la situazione si sta analizzando da tempo; Caracas ha portato il tema al dibattito generale. 

 

Il presidente Chávez ha visitato l’Algeria di recente ed ha segnalato in quell’occasione che siamo liberi di scegliere tra Euro e USD.

 

Il Venezuela pensa di stabilire il prezzo del suo petrolio in Euro dopo che l’Iran annuncerà la decisone di scegliere a sua volta la moneta dell’Unione Europea al posto del dollaro USA per valutare le sue esportazioni di petrolio.

 

“Questa è una proposta molto interessante realizzata dal presidente dell’Iran”, ha dichiarato Chávez che ha riconosciuto all’Europa un successo nel processo d’integrazione, dato che è stata capace di coniare una moneta unica che compete con il dollaro statunitense. 

 

 

CHÁVEZ HA INVITATO LA  OPE- AD ABBANDONARE IL DOLLARO USA

 

 

Il presidente venezuelano Hugo Chávez ha invitato la OPEP a sbarazzarsi della dittatura del dollaro, in un discorso pronunciato davanti ai ministri e i rappresentanti degli 11 paesi membri, che hanno realizzato una riunione straordinaria a Caracas. AFP ha sottolineato che Chávez ha stimato che:  "Questo impero cadrà in questo secolo, la sua tomba è già scavata e giungerà il giorno del suo seppellimento, per il bene del mondo”.

 

Chávez ha detto che vari paesi stanno valutando di prendere come moneta di riferimento per il prezzo del petrolio e per il commercio internazionale, l’Euro al posto del dollaro.

 

Il  Venezuela è il quarto fornitore di petrolio per gli Stati Uniti, ai quali vende 1,5 milioni di barili al giorno.

 

Chávez ha ricordato la sua ultima conversazione con l’allora presidente William Clinton, che avvenne, ha detto: “ Quando era ancora possibile conversare con il presidente degli Stati Uniti, non come succede adesso con l’attuale presidente che, io credo, è una minaccia per tutto il mondo un vero pericolo”.

 

“Di nuovo chiedo il ritiro delle truppe statunitensi  dall’Iraq e che si lasci vivere quel popolo in pace; chiediamo di fronte al mondo che si smetta di aggredire il popolo iracheno e di minacciare quello iraniano”, ha detto ancora Chávez, che ha ricordato che questi due paesi sono membri della OPEP.

 

Riferendosi al suo paese, ha aggiunto che: “Adesso il petrolio è del popolo venezuelano e il petrolio servirà per la giustizia, per l’uguaglianza, per lo sviluppo della popolazione del Venezuela e non importa per niente quel che pensa l’impero del nord... noi siamo liberi e il resto non importa”, ha sottolineato Hugo Chávez che, interrogato dopo il suo discorso sulla formazione di un Fronte anti-Chávez in America Latina, ha risposto: “Credo che il fronte che si sta creando davvero nel mondo è quello anti-Bush”.  
 

 

18 maggio 2006 - PL

 

Chávez: «Venderemo il greggio in euro»

 

 


Il presidente venezuelano Hugo Chávez ha scavato ieri ancora un po' il fossato tra il suo paese e gli Stati uniti.

 

In un'intervista a Channel 4, ha detto di essere pronto a vendere il petrolio in euro, e non più in dollari, seguendo un'analoga dichiarazione da parte del presidente iraniano Ahmedinejad. Se i due dovessero attuare i loro propositi, il dollaro Usa subirebbe un tracollo, giacché molte banche centrali si troverebbero a convertire le loro riserve di biglietti verdi nella moneta europea. Dopo le sue dichiarazioni, ieri Chávez si è recato in visita dal presidente algerino Abdelaziz Bouteflika e poi dal leader libico Muhammar Gheddafi.

 

Non è chiaro se anche con loro abbia parlato dell'opzione euro, ma è certo che il presidente venezuelano - i cui rapporti con gli Usa sono sempre più tesi, dopo che il Congresso ha vietato la vendita di armi a Caracas - è impegnato in un'offensiva petro-diplomatica.

 

Intanto l'Assemblea Nazionale venezuelana ha approvato una legge che stabilisce un aumento dal 16,6 al 33,3% delle imposte sull'estrazione di greggio pesante nella Fascia dell'Orinoco.