ALBA: un’integrazione

 senza precedenti 

 

 

26 dicembre '09Nidia Díaz www.granma.cu
 

 

Quando il 14 dicembre 2004 il leader della Rivoluzione Cubana Fidel Castro Ruz ed il massimo conduttore della Rivoluzione Bolivariana del Venezuela, Hugo Rafael Chávez Frías, sottoscrivevano a L’Avana l’atto di costituzione dell’allora chiamata Alternativa Bolivariana per le Americhe (ALBA), è possibile che qualcuno non riuscisse a valutare il profondo significato storico e reale che presentava il passo che si stava percorrendo in quei momenti, e che si stava aprendo una nuova pagina nel futuro dell’America Latina e dei Caraibi.

 

Momento storico: 14 dicembre del 2004, i Presidenti di Cuba e Venezuela nell’atto costitutivo dell’ALBA.

 

Effettivamente, le coincidenze di principi tra i processi di trasformazione economica, sociale e politica che si aprirono a Cuba quasi mezzo secolo fa ed in Venezuela alla fine del decennio degli anni novanta, orientati entrambi sul cammino del socialismo, la vera sovranità nazionale e lo sviluppo pieno ed a beneficio della maggioranza, facilitarono e propiziarono il rapido avvicinamento tra i due Governi rivoluzionari e costruirono una solida base per gli impegni condivisi.

 

Nacque l’ALBA – per disgrazia e disperazione dell’imperialismo statunitense e delle oligarchie che gli sono dipendenti ed associate – riunendo con intelligenza ed audacia le potenzialità e le possibilità di Cuba e Venezuela, complementandosi e beneficiandosi mutuamente nel rispetto e nella solidarietà. L’organizzazione si estese successivamente agli altri paesi i quali, animati dagli stessi propositi ed obiettivi, vi sono andati incorporandosi  in questi cinque anni.

 

La storia di questo continente dovrà  essere scritta con un prima ed un dopo ALBA; la sua creazione, la sua lenta istituzionalizzazione, l’ampliamento dei suoi membri e lo sviluppo di tutti i suoi aspetti, hanno già segnato momenti indimenticabili e hanno costituito l’anello successivo nella catena della lunga lotta dell’America Latina e dei Caraibi verso l’apice degli ideali del Liberatore Simón Bolivar e della seconda indipendenza dell’America che profetizzò l’Apostolo José Martí.

 

È che qualsiasi analisi si realizzi in questo senso, non può partire da altre radici che non siano quelle della nostra stessa storia e dei vincoli che sono stati forgiati nei secoli tra i popoli latinoamericani e caraibici, i quali consegnano alla nostra regione un’irrefrenabile vocazione di integrazione ed un patrimonio spirituale e storico di ricchezza poco comune nel mondo.

 

Parafrasando la conosciuta frase di Marx e Engels, diciamo che “un fantasma percorre l’America è il fantasma dell’ALBA”, che più di una visione fantasmagorica è una realtà concreta ed avanzata, si sviluppa e si estende in molteplici forme, riempiendo di timore l’imperialismo e le oligarchie che non cessano, né cesseranno, di promuovere congiure, cospirazioni ed aggressioni di ogni sorta contro i progetti dell’ALBA e dei suoi integranti.

 

Il colpo di Stato militare-oligarchico contro il Presidente costituzionale di Honduras, José Manuel Zelaya, che aveva incorporato il suo Governo all’ALBA, risulta essere la più chiara prova di quanto stiamo affermando. Simile obiettivo persegue la militarizzazione della Colombia da parte degli Stati Uniti e l’istallazione delle sette basi militari statunitensi in territorio colombiano ed altre in Panama. L’imperio ed i suoi associati vanno assumendo posizioni in una chiara manovra mirata a cercare di liquidare o portare al minimo le possibilità di integrazione e l’influenza dell’ALBA e ridurre il numero delle nazioni incorporate, cosa per la quale sono disposti ad utilizzare qualsiasi mezzo, includendo la risurrezione del “gorillismo” o l’aggressione esteriore.

 

Loro sanno che l’ALBA è molto più che un semplice schema di integrazione economica o di intercambio commerciale giusto ed equo. Lo ha segnalato chiaramente Hugo Chávez quando, assieme a Fidel Castro nella Plaza de la Revolución, il 3 febbraio 2006 – ricevendo il Premio Internazionale José Martí dell’UNESCO – disse che le idee socialiste sono quelle che possono unire il “nostro piccolo genere umano” (al quale si riferì Bolívar), che è la stessa Nuestra America, come successivamente la chiamò Martí.

 

L’ALBA rappresenta – come mai prima fino ad ora – l’articolazione della tradizione intellettuale latinoamericana e caraibica con le idee del socialismo; a partire dallo sviluppo concreto delle nostre società e della tradizione intellettuale e la politica dell’America Latina e dei Caraibi per cercare di trovare la maniera creatrice delle forme e delle vie più appropriate che aprano definitivamente il cammino alle aspirazioni ancestrali dei nostri popoli, rendendole realtà.  

 

Studi sul tema hanno riferito che in Nuestra America si sono assunte le idee dell’illustrazione, incarnate dalla Rivoluzione Francese, rielaborandole in funzione delle necessità genuine dei nostri popoli, così come avvenne posteriormente con il liberalismo, che in queste terre si differenziò radicalmente dall’europeo. Nel XX secolo, la tradizione socialista in America Latina ebbe anche contenuti che la distinsero, come segnalarono opportunamente Julio Antonio Mella, José Carlos Mariátegui ed Ernesto Che Guevara.

 

L’ALBA è radicata in questa lunga storia di lotte emancipatrici politiche e sociali che furono, insieme, forgia e risultato delle idee rivoluzionarie ancorate dal Río Bravo alla Patagonia, alimentate dal miglior e più avanzato pensiero universale.

 

L’azione liberatrice di Bolívar ed il pensiero di Martí, assieme a tutti i grandi profeti e pensatori d’America formano il potente sostegno culturale che Chávez indicò come “l’Alternativa Martiana per le Americhe”, che chiamò anche “l’anima dell’ALBA”.

 

Nel terreno delle idee è indispensabile contribuire all’integrazione dell’America Latina e dei Caraibi e da lì l’importanza dei progetti culturali dell’ALBA. Nelle ricerche, studi e programmi orientati alla promozione della cultura bolivariana e martiana e di altri grandi profeti e pensatori, si trovano le fondamenta di quell’”anima dell’ALBA” che potrà far fronte alle sfide che ha l’umanità nel suo insieme.

 

L’Alleanza Bolivariana per i Popoli di Nuestra America (ALBA) è un’esperienza integrale e integratrice senza precedenti, che si apre passo all’interno della stessa “uscita posteriore” del dominio egemonico degli Stati Uniti, nel mezzo di un mondo convulso da guerre di aggressioni, profonde crisi globali ed altre di diverso tipo e gli intenti reiterati dell’imperio per recuperare il dominio non solo della nostra regione ma bensì del resto del mondo.

 

In tale contesto, l’ALBA già esibisce, nel breve termine di un lustro, importanti obiettivi raggiunti economicamente e socialmente, e mostra in modo fedele la più completa unione in quanto a posizioni politiche e solidali rispetto alla dignità, all’indipendenza ed al diritto di ogni stato di costruire liberamente il proprio futuro, d’accordo con la volontà di ogni popolo.

 

All’interno dell’ALBA si è riusciti in ciò che sembrava impossibile in un mondo caratterizzato dall’esclusione: l’unità nella diversità.