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Il traduttore si scusa per gli errori

 

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Presentato nella ONU un libro

sul terrorismo contro Cuba

 

27/04/11 - Victor M. Carriba   www.granma.cu

 

Il libro Huellas del terrorismo: sus víctimas hablan (Le impronte del terrorismo: le sue vittime parlano),  è stato presentato dal suo autore, il giornalista canadese Keith Bolender, nella sede delle Nazioni Unite a New York.

 

“L’opera presenta storie avvenute in 50 anni di azioni di terrorismo contro l’Isola, che sono sconosciute al pubblico nordamericano”, ha affermato Bolender, spiegando il contenuto del testo, che attraverso le testimonianze delle vittime, racconta le aggressioni perpetrate dai primi anni del trionfo della Rivoluzione cubana, nel 1959.

 

Ricorda il sabotaggio alla nave francese La Coubre, nel 1960 e l’esplosione di un aereo civile della Cubana de Aviación nel cielo di Barbados, nel 1976.

 

Il libro è stato presentato nel Auditorium  Dag Hammarskjold, sede di tutte le conferenze stampa e quartiere generale della ONU con la presenza del presidente dell’associazione dei corrispondenti delle Nazioni Unite, l’italiano Giampaolo Pioli.

 

I nemici di Cuba non hanno tralasciato metodi per le loro azioni ed applicano il blocco economico, finanziario e commerciale, tentano d’isolare Cuba e pongono in vigore leggi come la Helms -Burton e quella di ajuste cubano, ha indicato Bolender, ricordando i piani per assassinare il leader della Rivoluzione, Fidel Castro e gli altri dirigenti e funzionari, in Cuba e in altri paesi.

 

L’autore di Voices From The Other Side: An Oral History of Terrorism Against Cuba (titulo del testo in inglese) ha parlato del caso del terrorista Posada Carriles, autore dell’attentato contro l’aereo in Barbados, e assolto recentemente negli Stati Uniti in un processo per aver mentito all’immigrazione.

 

Tra le aggressioni presentate nell’opera di Bolender, ci sono gli omicidi degli alfabetizzatori, la guerra batteriologica e gli attentati con bombe contro gli hotel di Cuba, tra le tante.

 

Il Governo cubano ha documentato più di 700 azioni di terrorismo  commesse nella maggioranza da gruppi che operano dagli Stati Uniti e che hanno provocato la morte di 3500 persone e migliaia di feriti, ha segnalato.

 

Il libro vuole mostrare il contenuto umano delle storie di coloro che hanno sofferto e soffrono per le conseguenze della politica criminale eseguita contro Cuba, e nello stesso tempo la qualità, l’umorismo e l’atteggiamento di fronte alla vita del popolo cubano.