Non ci può
essere alcun dubbio. Francisco Chávez Abarca ha il triste privilegio di
riunire nella sua persona tutti i mali e i vizi impensabile di essere
riassunti in un solo individuo: creazione "sui generis" e inumana di una
vita tormentosa dove si raccolgono e si accumulano, in placida disputa, il
terrorista ed il mercenario, l'assassino spietato e senza scrupoli, il ladro
di mestiere, amante dello straniero, lo spaccone che odia il lavoro e lo
sforzo degno, e, soprattutto, il servile lacchè capace di qualsiasi
atrocità per un pò del protagonismo venduti nei western e thriller nord
americani, come il suo eccessivo desiderio di avventura e di denaro.
Questa miscela atroce un giorno lo portò ad associarsi come in passato Sancho Panza ─ con il perdono di don Miguel de Cervantes ─ con altri
criminali di maggior caratura come illusori e moderni Quijotes del male,
antitesi dell’ originale,
Luis Posada Carriles
e i suoi soci nella
FNCA,
così come la mafia cubano–venezuelana di Miami, che ospita il
donchisciottesco e irrealistico sogno di distruggere la Rivoluzione cubana
e bolivariana.
Questo
vagabondaggi tortuoso al servizio del male, i permanenti collegamenti con i
suoi partner del terrore, così come una infondata impunità ─ grazie alla
compiacenza, negli ultimi anni, di alcuni governi centro americani ─ lo
hanno condotto, pochi giorni fa, in Venezuela per ripetere l'ondata di
terrore che implementò, su ordine di Posada e la FNCA , negli anni novanta,
contro strutture turistiche a Cuba.
Ora è stato arrestato all’Aeroporto
Internazionale Simon Bolivar di Maiquetia, questa volta senza pensarci due
volte, perché il Venezuela non è il Guatemala né El Salvador né l'Honduras,
né il Costarica, dove poteva camminare impunemente sotto false identità e con
l’appoggio della CIA e di alcuni membri dell'alta gerarchia dei servizi di
intelligence e delle forze armate di questi paesi, così come degli strati
governativi o partiti di destra, come il salvadoregno ARENA, che tessono
trame, a volte, alle spalle dell’opinione pubblica o altre volte in modo
sfacciato e aperto.
Mentre
Francisco Chávez Abarca é stato estradato a Cuba, dove, sono sicuro, che sarà
giudicato con tutto il peso della legge, ma nel quadro del giusto processo,
i suoi complici tacciono. E’ solo apparsa in sua difesa la voce di sua
moglie, Karla Trigueros, che non è del tutto estranea alle attività del
marito, perché conosceva
almeno ognuno dei suoi passi, alludendo a un
sequestro da parte delle autorità di intelligence venezuelana in piena
capitale guatemalteca. Il classico discorso per confondere l'opinione
pubblica, guidato dai contrattisti di Chávez Abarca, che sembra non aver colpito
alcuno.
Mentre Miami sembra ignorare chi è veramente Chávez Abarca e i suoi
capi hanno un mutismo sospetto, marcando le distanze dal terrorista,
comincia a salire intorno alla sua cattura un crescente show mediatico.
Alcuni mezzi stampa in El Salvador e Guatemala, nonché varie agenzie di
stampa, avide di speculazioni, hanno fatto eco alle infondate accuse di Karla Trigueros , implicando il servizio di intelligence salvadoregno,
l’Organismo di Intelligence di Stato (OIE) così come l'agenzia di
intelligence del Venezuela, il Servizio d’Intelligence Bolivariano (SEBIN),
in un possibile rapimento del marito.
Cuba da parte
sua, come è noto in tutto il mondo, ha consegnato, in differenti momenti,
ai governi di Guatemala, Panama, Honduras e El Salvador , informazioni sui
dossier criminali di Chávez Abarca e
Luis Posada Carriles, così come in
relazione con le attività terroriste della rete centro americana e dei
loro legami con gli estremisti anti-cubani di Miami. Questi governi
sapevano che Abarca era ricercato dall’ Interpol e su di lui pendeva
una condanna dal marzo 1999, in cui fu giudicato per attività terroristiche
contro installazioni turistiche cubane insieme a due altri salvadoregni:
Raul Ernesto Cruz Leon e Otto Rodriguez Llerena. Il suo crimine era ben
definito giuridicamente: propiziare, insieme ai riferiti salvadoregni, a Posada Carriles
e ai mafiosi di Miami della Fondazione Nazionale Cubano Americana, diversi
attentati esplosivi che hanno assassinato il giovane italiano
Fabio Di Celmo, ferendo diverse persone e
causando gravi danni alle cose.
Ciò è stato confermato nei giorni scorsi dal presidente Mauricio Funes e dal
suo ministro degli esteri.
Malgrado queste
relazioni presentate da Cuba, il terrorista salvadoregno si é mosso
impunemente attraverso l'America centrale e poco o nulla è stato fatto per
arrestarlo. Il salvadoregno Francisco Chávez Abarca , è entrato in
Guatemala, procedente da El Salvador, il 26 agosto 2004, ma non c'è alcuna
traccia sulle posteriori partenze, secondo la Direzione Generale
dell'Immigrazione guatemalteca. Non era , forse, lo stesso giorno in cui
Mireya Moscoso
liberò in modo incostituzionale Posada Carriles e i suoi
complici dal carcere a Panama? Che coincidenza!
L’interessante del caso è che
Chávez Abarca, addestrato da Posada Carriles, ha sistematicamente fatto
ricorso all'uso di varie identità, come Manuel Gonzalez, William Gonzalez e
Roberto Solorzano, come il suo "capo" Posada Carriles. Questa volta
ha usato il passaporto falso a nome di Carlos Adolfo González Ruiz, data di
nascita 3 maggio 1972 e nato presumibilmente in Siquinalá, Escuintla,
Repubblica del Guatemala ─ paradossalmente, nello stesso luogo in cui
sono nato io ─ . Anche se questo passaporto, secondo la migrazione del
Guatemala, non é stato utilizzato in seguito per uscire dal paese,
tuttavia, Chávez Abarca si é mosso, durante gli ultimi anni, per vari paesi
dell'America centrale, dal 2004. Lo ha fatto utilizzando altri passaporti falsi
o, semplicemente, è stato deliberatamente "ignorato" dai suoi complici in
seno alle autorità d'immigrazione di Honduras , Costarica e Guatemala?
Perché non è stato arrestato quando entrò in Honduras, mentre si attuava il
golpe contro Manuel Zelaya e rimase al potere il terrorista di stato Roberto
Micheletti? Saranno, forse, infondati i sospetti che ha partecipato alla
repressione contro il popolo honduregno e assassinato alcuni dirigenti e
giornalisti legati alla resistenza? E infine, perché il governo del
Costarica, che si vanta di essere essenzialmente un difensore della
democrazia e di non approvare il terrorismo, non lo ha arrestato il 1 luglio
quando ha lasciato il suo paese, in un aereo di TACA, diretto a Maiquetía?
Nel frattempo a Miami...
Miami si é convertito non solo in un tranquillo e sicuro rifugio per
terroristi e estremisti di origine cubana. Lì si sono trovati centinaia di
teppisti, squallidi e senza patria venezuelani per convivere, cospirare e
pianificare tutti i tipi di attentati e assassini contro i leader delle
rivoluzioni cubana e venezuelana.
Insieme ordiscono sordide trame non solo
mediatiche e destabilizzanti, ma anche i piani di assassinio e ondate
terroristiche. Non tutto è "lotta pacifica", “né solidarietà comune e
partecipativa". Il sostegno del padrone li protegge e li rende impuniti per
preparare commando armati, addestrare giornalmente con armi, anche proibite
dalla legge degli Stati Uniti, e di organizzare e dirigere le loro basi
contro-rivoluzionarie interne a Cuba e in Venezuela. Non molto tempo fa, il
25 giugno, il Congresso degli Stati Uniti ha deciso di assegnare un
Certificato Congressuale all’esilio venezuelano, ciò che consente loro di
vedersi aperte le porte agli aiuti degli Stati Uniti nel loro lavoro
contro la Rivoluzione Bolivariana.
Naturalmente, una simile misura ha
scatenato una gioia irrazionale nella controrivoluzione venezuelana, al
punto che hanno preparato una festa con i controrivoluzionari di origine
cubana, come il congressista
Mario Diaz Balart, alleato ad oltranza degli
anti bolivariani, niente di meno che all’Hilton Garden INN Miami Airport
West Hotel.
Miami è una base propizia per la guerra mediatica in quanto conta sulla
copertura gratuita di una stampa ideologicamente identificata con l' anti-comunismo e l'estrema destra. Prova di ciò è che un gruppo di
controrivoluzionari venezuelani, sotto gli auspici della Fondazione per la
Difesa dei Prigionieri, Esiliati e Famigliari (FUNDAPREFC), Venezuelani
Perseguitati Politici in Esilio (VEPPEX ), l’Independent Venezuelan-American
Citizens (IVAC) e Radionexx, hanno organizzato una conferenza stampa per
denigrare e contribuire alla demonizzazione internazionale di Hugo Chavez e
del suo governo. Insieme con i senza patria venezuelani come Theresly
Malave, dell’organizzazione provocatrice Giustizia, Progresso e Pace, e
Nelson Afiuni, si sono riuniti diversi anti Chavez come Ivan Ballesteros,
tenente colonnello in pensione della Forza Aerea Venezuelana e candidato
all'Assemblea Nazionale.
Sulla stessa sintonia di guerra mediatica, lo scorso 11 giugno, è andato a
Miami Roderick Navarro, che si etichetta come "il più importante dirigente
universitario del Venezuela" in chiara violazione del sostegno fornito dalla
maggior parte degli studenti, in Venezuela, alla Rivoluzione Bolivariana. Non
è la prima volta, naturalmente, che gli Stati Uniti invitano studenti nel
loro territorio per orchestrare campagne contro Chavez. Già lo ha fatto
nell’ agosto 2009 e lo ha continuato a farlo sistematicamente. Da parte sua,
Navarro ha adempiuto al suo ruolo, oltre alle diatribe contro Chavez, con i
suoi partner di ORVEX, FUNDAPREFC, VEPPEX, IVAC e la Rete degli Studenti
Venezuelani Uniti (REVU), si é dedicato a fraternizzare e ricevere
istruzioni dai mafiosi cubani del Direttorio Democratico Cubano e di altre
organizzazioni dalla nota storia terrorista, che si sono associate tra loro
per portare a termine tutti i tipi di attacchi contro Cuba e Venezuela.
Tanto
é così che non risulta strano vedere fraternizzare i terroristi cubani con
squallidi venezuelani come Patricia Poleo, el capitano GN Javier Nieto
Quintero, Iván Ballesteros , il tenente della GN José Antonio Colina Pulido, il tenente di Marina Henry Clemen, il maggiore GN Manuel Ramirez, il
capitano GN Pedro Flores, il generale GN Marcos Ferreira ed il
contrammiraglio Carratu Molina.
Un altro fatto anti venezuelano preparato dagli squallidi a Miami si è
tenuto lo scorso 13 aprile, in una campagna per sabotare il lavoro dei
diplomatici venezuelani negli Stati Uniti, con false accuse circa il
loro operato. Anche lì erano presenti mafiosi anti-cubani di Miami. La
verità è che, mentre s’inscenano questi spettacoli mediatici, campagne destabilizzatrici, marce provocatorie e ogni genere di gazzarra, altre cose
accadono nel più tenebroso silenzio.
In segreto, mentre i media danno
copertura e sovradimensionano questi fatti pubblici, terrorista cubani e
venezuelani ordiscono piani di assassinio contro Hugo Chavez e preparano
attentati terroristici in Cuba e Venezuela per creare il caos e la morte di
centinaia di innocenti.
Non mi riferisco, ovviamente, ai fantocci di
Rodolfo Frómeta Caballero
e i suoi
Commando F-4, insieme al piccolo gruppo di ex
militari venezuelani che si addestrano con loro. Né agli imbroglioni del
Direttorio Democratico Cubano e MAR per Cuba. Mi riferisco ai terroristi
più pericolosi, ora liberi per la strada come
Luis Posada Carriles,
Gaspar
Jiménez Escobedo,
Pedro Remon,
Guillermo Novo Sampoll,
Santiago Álvarez
Fernández-Magrina
e altri, e ai loro soci all'interno della Fondazione Nazionale Cubano
Americana
(FNCA),
il Consiglio per la Libertà di Cuba
(CLC),
Fratelli al Riscatto,
Alpha 66, Cuba Indipendente e Democratica (CID),
Brigata 2506, Club degli Ex Prigionieri Politici, che sono direttamente
legati alle azioni criminali e terroristiche contro Cuba, stabilendo legami
diretti anche con Francisco Chávez Abarca. Questi terroristi e gruppi,
alleati con ORVEX, FUNDAPREFC, VEPPEX, IVAC e La Rete di Studenti
Venezuelani Uniti (REVU), nonché gli stessi squallidi che vivono in
Venezuela, sono gli artefici dei piani terroristici che si attueranno in
Venezuela durante le prossime elezioni, tra cui un piano di assassino contro
Chavez e altri leader del PSUV.
Vincoli di ieri, non traggono in inganno
Da diversi anni la FNCA, il cui gruppo paramilitare ha organizzato e
finanziato l'ondata di terrore contro il turismo a L'Avana e Varadero,
utilizzando Posada Carriles e la sua rete terrorista centroamericana, che
comprendeva Chávez Abarca come reclutatore di mercenari e diretto esecutore
di attentati, ha mantenuto non solo una pubblica, se non anche segreta,
belligeranza contro il Venezuela. Già nel 2006, Jorge Mas Santos , l'attuale
presidente, intensificava i suoi attacchi contro Hugo Chavez e il suo
sostegno a Cuba, affermando che il Venezuela: "E' un pericolo e chiedo agli
Stati Uniti e alla comunità internazionale che attraverso sforzi diplomatici
non permettano che Hugo Chavez intervenga nella questione cubana".
Qualche tempo dopo, nel 2008, l’allora direttore esecutivo della FNCA, Joe
Garcia, non ha esitato a riconoscere i suoi legami con la controrivoluzione
anti bolivariana, dichiarando al El Nuevo Herald: "È vero, abbiamo
consigliato l'opposizione venezuelana, come abbiamo fatto con molti altri
paesi in diverse situazioni" (...) "ma non siamo immischiati nella
situazione interna del paese, perché con il monumentale lavoro per la libertà
di Cuba già ne abbiamo più che sufficiente". Poi, in detta intervista, ha
puntualizzato:”ci siamo incontrati con membri dell'opposizione, quella
organizzata e quella disorganizzata, con membri dell’esilio venezuelano , e
quando ci hanno chiesto le nostre opinioni a Washington su quanto sta
accadendo in Venezuela le abbiamo trasmesse".
Nel mio caso particolare, in cui
ho lavorato per la FNCA,
per diversi anni, naturalmente come
uno dei suoi terroristi ma in realtà agente della
sicurezza cubana, occasione in cui scoprii i principali membri della sua
cellula paramilitare come Francisco José Hernández Calvo, Horacio Salvador
Garcia Cordero,
Luis Zúñiga Rey, Alfredo Domingo Otero così come Luis
Posada Carriles e Gaspar Jiménez Escobedo, non ho il minimo dubbio che
questo gruppo terroristico sia immischiato nel piano di attentati che
avrebbe effettuato Chávez Abarca in Venezuela. Io li conosco e li ho
studiati con attenzione. Loro hanno messo la loro esperienza e,
probabilmente, i gruppi anti bolivariani, a Miami e in Venezuela, hanno
messo le risorse finanziarie, la logistica necessaria, gli esplosivi da
utilizzare, case sicure, veicoli ed altri mezzi di trasporto, connessioni
per assicurare l'impunità e la selezione degli obiettivi. La verità, al
riguardo, verrà presto alla luce.
La richiesta del deputato Juan Jose Mendoza, presidente della Commissione
Sicurezza e Difesa dell'Assemblea Nazionale del Venezuela, perché si
chiarisca la verità e la partecipazione dell’auto chiamata "opposizione”
permetterà di rivelare tutti i dettagli di questo complotto terroristico
contro il popolo venezuelano. Senza esitazione, il deputato ha detto la
grande verità di ciò che sarebbe accaduto: "Chávez Abarca era venuto a
provocare la morte di migliaia di venezuelani, uomini , donne e bambini per
creare un'ondata di terrore e di destabilizzazione perché il Venezuela non
avesse un processo elettorale il prossimo 26 settembre".
Ora é nelle mani della giustizia cubana colui che entrò a Cuba, tra aprile e
maggio 1997, in tre occasioni, usando un passaporto salvadoregno con la sua
vera identità e identificato con il numero 816604, per collocare due cariche
esplosive nell’Hotel Melia Cohiba: la prima nell’allora discoteca "Aché" di
detto hotel e che provocò una grande distruzione dopo la sua detonazione
all’alba del 12 aprile di quello stesso anno; la seconda posta al 15° piano
della stessa struttura, il 30 aprile, non esplose. Se la sua colpa per
queste azioni è indiscutibile, il suo crimine è ancora più grande per
essersi dedicato a reclutare Raul Ernesto Cruz Leon e altri tre
guatemaltechi per realizzare l'ondata di attentati d1997. Questa volta non
sfuggirà alla giustizia.
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