La continuazione della guerra con altri mezzi

Graziella Pogolotti – https://lapupilainsomne.wordpress.com

democrazia-totalitaria.jpg-w640‘Della guerra’, di Carl von Clausewitz fu un classico della strategia militare ampiamente consultato dagli studiosi di politologia dal XIX secolo fino a buona parte del XX. Per questa ragione, le scienze politiche si appropriarono del vocabolario degli eserciti per estendere a quel campo l’uso di alcuni termini, come, il molto ricorrente, di avanguardia. La sua definizione della guerra come continuazione della politica è diventato un luogo comune.

In effetti, i conflitti bellici convenzionali non hanno cessato, anche se l’armamento risulta sempre più malefico. I gas tossici utilizzati nella I Guerra Mondiale produssero vittime a medio termine. Il napalm e le bombe atomiche lasciarono una scia di morte e malattia in chi non era ancora nato. La politica  è andata elaborando forme di preparazione di artiglieria, a livello nazionale ed internazionale, attraverso i mezzi di comunicazione sempre più sofisticati. Hearst, il grande magnate dei tabloid USA, ha dimostrato l’efficacia delle formule volte a creare stati di opinione con risorse ancora alquanto primitive. Contribuì a creare le condizioni favorevoli per l’intervento USA nella guerra a Cuba.

Ciò che chiamiamo civilizzazione avanza a passi galoppanti. La varietà di media disponibili, oggi, interviene più profondamente nella formazione di mentalità e valori.

La sistematica manipolazione ha fratturato le fondamenta della democrazia borghese, al termine di un brevissimo processo storico. Il diritto universale al voto ha tardato decenni ad imporsi a ritmo diseguale, secondo la storia di ogni paese. Riservato prima ai contribuenti delle imposte, poi agli alfabetizzati, le donne e i neri dovettero dare battaglia per ottenere questa conquista. In principio, i partiti politici avevano identità riconoscibile nel loro programma.

Durante la Guerra di Secessione USA, i repubblicani rappresentarono il nord di Lincoln, e i democratici il sud schiavistico. La Terza Repubblica francese conobbe un ampio spettro, con radical-socialisti, socialisti e comunisti.

Allo stato attuale, i profili tradizionali si sono diluiti. Gli elettori optano per mostrare la loro insoddisfazione con il voto di castigo. Nell’ Unione Europea, al margine dell’aspirazione delle maggioranze, il comune orientamento neoliberista impone politiche di aggiustamento. La seduzione mediante l’azione sistematica delle immagini annulla gli effetti dell’indispensabile confronto d’idee. Disorientati, i diseredati consegnano il voto a coloro che violeranno i loro legittimi interessi.

Come la cultura, la politica si sottopone alle leggi dello spettacolo. Come per l’economia, il mondo reale scompare dietro l’imbroglio speculativo dei valori della borsa. L’uso efficiente dell’ immagine scientificamente elaborata, diffusa dai molteplici media che ci circondano, annulla la memoria e costruisce illusorie verità. L’arte della seduzione caratteristica dei rapporti umani, dall’incontro della coppia, dell’efficace lavoro pedagogico, fino alla costituzione delle leadership, è posta al servizio della manipolazione delle masse.

La perdita di credibilità dei partiti politici, con nomi che mascherano la loro vera natura, e le promesse elettorali, sempre disattese, sovvertono i fondamenti della democrazia borghese tradizionale. L’essere umano, specie gregaria per necessità, è sottomessa all’obbligazione di vivere in società. Conobbi, anni fa, le vicissitudini di una giovane coppia che cercò di sopravvivere in un isolotto solitario, al modo di Robinson Crusoe. L’utopia fallì perché la civilizzazione ha cancellato molte delle nostre abilità e la natura non ha più la prodigalità che ha preceduto la sua sistematica depredazione. In queste circostanze, i problemi politici riguardano tutti. Solleva dilemmi fondamentali per la formulazione di progetti futuri e, cosa ancora più importante, per la sopravvivenza dell’essere umano sul pianeta. Per questo motivo, il potere egemonico non può rimanere neutrale. Ha trovato altre formule allo scopo di modellare comportamenti, desideri e aspirazioni.

1984-1Attraverso tecniche di marketing, sostituisce lo sviluppo della strumentazione analitica con il potere seducente delle immagini e la gestione, efficacemente dosato, delle emozioni. In piena torrida estate, sotto un sole cocente, una giovane coppia, sexy, appoggiata ad un’automobile, sostiene una bottiglia gelata di Coca-Cola. Il conduttore maturo del notiziario, con un pò di grigio alle tempie, discorre come chi conversa con un interlocutore amico. E’ sereno e affidabile. I candidati nella campagna dispongono di un team che progetta vestiti, gestualità, contenuti, il tutto accoppiato al destinatario del messaggio. Se ritenuto utile, lo si sottomette a dieta per contrastare l’effetto negativo di un eccesso di obesità. Tutti i dettagli sono previsti in anticipo.

L’apertura dell’Ambasciata USA a l’Avana rispose ad una drammaturgia delineata sin nel minimo dettaglio. L’immagine conciliante fu proiettata verso il popolo cubano, perché a livello di ministri degli esteri le verità sono ben note. D’ora in poi, perché c’è ancora molto da camminare, ci toccherà decifrare altri codici. (tratto da Juventud Rebelde)

La continuación de la guerra por otros medios

 Graziella Pogolotti
 
 De la guerra, obra de Carl von Clausewitz fue un clásico de la estrategia militar muy consultado por los estudiosos de la politología desde el siglo XIX hasta bien avanzado el XX. Por ese motivo, las ciencias políticas se apropiaron del vocabulario de los ejércitos para extender a ese campo el empleo de algunos términos, como el muy recurrente de vanguardia. Su definición de la guerra como continuación de la política se convirtió en lugar común.
 
 En verdad, los conflictos bélicos convencionales no han cesado, aunque el armamento resulte cada vez más maléfico. Los gases tóxicos utilizados en la I Guerra Mundial produjeron víctimas a mediano plazo. El napalm y las bombas atómicas dejaron un rastro de muerte y enfermedad en quienes todavía no habían nacido. La política fue elaborando formas de preparación artillera en el plano nacional y en el internacional, a través de los medios de comunicación cada vez más sofisticados. Hearst, el gran magnate de la prensa amarilla norteamericana, demostró la efectividad de las fórmulas dirigidas a crear estados de opinión con recursos todavía algo primitivos. Contribuyó a crear las condiciones favorables para la intervención de Estados Unidos en la guerra de Cuba.
 
 Lo que llamamos civilización avanza a pasos galopantes. La variedad de medios disponibles en la actualidad interviene más profundamente en la formación de mentalidades y valores.
 
 La manipulación sistemática ha fracturado los cimientos de la democracia burguesa, al cabo de un brevísimo proceso histórico. El derecho universal al voto tardó decenios en imponerse a ritmo desigual, según la historia de cada país. Reservado primero a los contribuyentes de impuestos, luego a los alfabetizados, las mujeres y los negros tuvieron que librar batalla para lograr esa conquista. En el comienzo, los partidos políticos tenían identidad reconocible en su programa.
 
 Durante la Guerra de Secesión en los Estados Unidos, los republicanos representaron al norte de Lincoln, y los demócratas, al sur esclavista. La Tercera República Francesa conoció un amplio espectro, con radical-socialistas, socialistas y comunistas.
 
 En la actualidad, los perfiles tradicionales se han diluido. Los electores optan por mostrar su insatisfacción con el voto de castigo. En la Unión Europea, al margen de la aspiración de las mayorías, la común orientación neoliberal impone políticas de ajuste. La seducción mediante la acción sistemática de las imágenes anula los efectos de la indispensable confrontación de ideas. Desorientados, los desposeídos entregan el voto a quienes habrán de violentar sus más legítimos intereses.
 
 Como la cultura, la política se somete a las leyes del espectáculo. Al igual que en la economía, el mundo real desaparece tras el rejuego especulativo de los valores de la bolsa. El empleo eficiente de la imagen elaborada científicamente difundida por los múltiples medios que nos circundan, anula la memoria y construye verdades ilusorias. El arte de la seducción característico de las relaciones humanas, desde el encuentro de la pareja, el trabajo pedagógico efectivo, hasta la constitución de liderazgos, se coloca al servicio de la manipulación de las masas.
 
 La pérdida de credibilidad de los partidos políticos con nombres que enmascaran su verdadera naturaleza y las promesas electorales siempre incumplidas subvierten los fundamentos de la democracia burguesa tradicional. El ser humano, especie gregaria por necesidad, está sometida a la obligación de vivir en sociedad. Conocí hace años las vicisitudes de un matrimonio joven que intentó subsistir en un cayo solitario al modo de Robinson Crusoe. La utopía fracasó porque la civilización ha anulado muchas de nuestras habilidades y la naturaleza ya no dispone de la prodigalidad que precedió su sistemática depredación. En esas circunstancias, los problemas de orden político conciernen a todos. Nos plantea disyuntivas esenciales para la formulación de proyectos futuros y, aun más importante, para la supervivencia del ser humano en el planeta. Por ese motivo, el poder hegemónico no puede mantenerse neutral. Ha encontrado otras fórmulas con el propósito de modelar conductas, deseos y aspiraciones.
 
 A través de las técnicas de marketing, sustituye el desarrollo del instrumental analítico con la fuerza seductora de la imagen y el manejo eficazmente dosificado de las emociones. En pleno verano tórrido, bajo un sol resplandeciente, una pareja joven, sexy, recostada a un automóvil, sostiene una botella helada de Coca-cola. El conductor maduro del noticiario, con algunas canas en las sienes, discurre como quien conversa con un interlocutor amigo. Es sereno y confiable. Los candidatos en campaña disponen de un equipo que diseña vestuario, gestualidad, contenidos, acoplado todo al destinatario del mensaje. De considerarse útil, se le somete a dieta para contrarrestar el efecto negativo de un exceso de obesidad. Todos los detalles se han previsto de antemano.
 
 La apertura de la Embajada de Estados Unidos en La Habana respondió a una dramaturgia delineada hasta el más mínimo detalle. La imagen conciliatoria fue proyectada hacia el pueblo cubano, porque a nivel de las cancillerías las verdades son bien conocidas. De ahora en adelante, porque mucho falta por andar, nos tocará descifrar otros códigos. (Tomado de Juventud Rebelde)

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