Per la varietà e la quantità di testi messi a disposizione del pubblico e la convergenza di manifestazioni artistiche, hanno definito un successo la 31ª Fiera Internazionale del Libro, che si è conclusa oggi in questa città.
Nota come uno spazio di pensiero e scambio in difesa del legato storico delle nazioni e della salvaguardia delle loro identità e patrimoni, la Conferenza Internazionale dei Popoli e le loro Culture si realizza in questa città dell’oriente cubano da oggi 17 al 21 marzo.
Tra i meccanismi di posizione che i diversi fattori dell’industria dell’ intrattenimento utilizzano per i loro prodotti, le nuove piattaforme digitali – controllate da pochi, ma con portata globale – sono un terreno attraente per tali azioni. Con meccanismi di pagamento, bots generatori di likes/deslikes e il controllo di dati ottenuti nelle inchieste, i contenuti per promozionare acquistano una personalizzazione perfetta.
Il giornalismo progressista e le “ceneri” della Rivoluzione
José Manzaneda, coordinatore di Cubainformación
La casa editrice Libros del K.O. ha appena pubblicato “L’isola occulta: storie di Cuba”, di Abraham Jiménez Enoa (1). È l’ennesimo esempio di come, per uno scrittore cubano, optare per il privilegio di pubblicare su una casa editoriale straniera, comporti la riproduzione del discorso cliché: Cuba è dittatura, censura e repressione (2). Nel frattempo, centinaia di talentuosi scrittori/trici, sull’isola, continuano senza passare il filtro degli ideologi editoriali.
La Terza Lettera aperta a Ernesto Che Guevara. In questi anni il teologo della liberazione Frei Betto ha usato la formula della lettera aperta al Che per esprimere le proprie valutazioni sulla situazione a Cuba. In questa terza lettera aperta sottolinea con lealtà i punti di forza e le criticità dell’esperienza rivoluzionaria cubana.
Nella città meridionale di Ushuaia, nella provincia argentina della Terra del Fuoco, nel Barrio Latinoamericano, il segretario all’Educazione, Pablo López Silva, la consigliera responsabile del programma, Isabel Fernández, e i segretari di altri ministeri e autorità provinciali hanno annunciato l’attuazione del programma di alfabetizzazione cubano “Yo, sí Puedo”, secondo le informazioni diffuse dall’ufficio del governatore provinciale.
Díaz-Canel ha inaugurato la Fiera Commerciale del Festival del Habano
Non si prevedono problemi per il rifornimento della materia prima per l’industria del tabacco.
Este evento, el más importante para el sector del tabaco, regresa tras dos años de suspensión debido a la pandemia de #COVID19. pic.twitter.com/Yel7qnYpEs
Il Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito e Presidente della Repubblica, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, ha guidato l’apertura, lunedì 27,della Fiera Commerciale del XXIII Festival del Habano, in un contesto nel quale aumentano le vendite del tabacco cubano nel mondo.
È una guerra e come tale si comporta. Non ci sarà parità nel suo risultato per due parti vincenti, bensì solo un vincente: quello del decoro e dell’umanesimo, o quello della stupidità e della mercificazione
Il fatto che Randy ha analizzato in due articoli su Cubadebate, è anche una rappresentazione volgare e troppo grossolano per esemplificare come si svolge questa guerra di simboli capitalisti, mercantili, colonizzatori della nostra immaginazione e delle nostre menti.
Francisco López Sacha, che introduce ‘Los desafíos de contar’ (Edizioni Icaic, 2022), di Rebeca Chávez e Luciano Castillo, dice che non sembra un libro, bensì un film a parole. Rebeca aggiunge che “un film inizia ad esistere sulla carta”. Luciano parla della riluttanza di Santiago Álvarez, leggendario regista cinematografico cubano, all’intervista come risorsa principale nei suoi documentari.
Oggi ricorrono 60 anni dalla morte di El bárbaro del ritmo (Il barbaro del ritmo)
Chi avrebbe mai pensato che, entrando nel terzo decennio del XXI secolo, la gente avrebbe ancora cantato le sue canzoni, ballato sulle sue note, si sarebbe innamorata di lui, si sarebbe divertita con i suoi montuni.
Venerdì scorso una nota informativa di MINTUR affermava che il rapper USA che soggiornava in un hotel dell’Avana non era responsabile del vergognoso spettacolo che si era generato sul Paseo del Prado il giorno prima.
Sapere, tradizioni, storie, vite si amalgamano nella letteratura che, con i tempi, ha variato le sue forme di giungere ai distinti pubblici. Nonostante ciò, il suo potere di convocare e unire gli uomini si mantiene inamovibile. Con questa certezza è stata inaugurata ieri la 31ª Fiera Internazionale del Libro de L’Avana, che ha la Colombia come paese invitato d’onore.
Gli insegnanti della regione dell’America Latina e dei Caraibi hanno sottolineato oggi che una delle sfide che la formazione degli insegnanti deve affrontare è quella di aumentare il suo riconoscimento sociale e la qualità dell’istruzione.
Quella notte del 1923, un’associazione femminile aveva deciso di rendere omaggio a una illustre visitatrice uruguaiana. A pronunciare le parole di lode, il relatore ospite era Erasmo Regüeiferos, ministro del presidente Alfredo Zayas. Sparsi per la sala c’erano alcuni scrittori ventenni, convocati da Rubén Martínez Villena.
Trattandosi di una rivista specializzata in musica, ci si aspetta una qualche valutazione della sua proposta lirica, della sua estetica, dei suoi contributi al movimento hip hop cubano. Ma no, tutto tranne questo. Ricordare ciò che è già stato pubblicizzato è ciò che fa la giovane giornalista Julyssa López nel suo ampio articolo su Maykel Pacificancia Castillo. Ripete la narrazione o storytelling che ha accompagnato la commercializzazione del marchio Patria y Vida, prima e dopo la sua registrazione. E che fosse legato a marchi come Estefan, Grammys, MGM Grand Garden Arena…