Con regolarità, da molti anni, i Premi Nobel per la Pace e per la Letteratura vengono assegnati a scrittori, politici o religiosi che incarnano gli interessi e i valori delle cosiddette democrazie occidentali. Poco importa la loro qualità letteraria (quando c’è), la loro integrità etica o il loro impegno per la pace mondiale. Ciò che conta davvero, per conferirgli tale riconoscimento, è che i destinatari siano critici o nemici dei governi che l’Occidente colloca come parte dell’Asse del Male.
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