Geraldina Colotti
Volto giovane, interessi vecchi. In Ecuador ha vinto il neoliberismo. Dopo il banchiere Guillermo Lasso – che, il 16 maggio, ha preferito sciogliere la Camera per evitare di essere messo sotto accusa per malversazione di fondi pubblici, applicando il meccanismo istituzionale della “muerte cruzada”, che consente di indire elezioni anticipate -, arriva un imprenditore, Daniel Noboa, figlio dell’uomo più ricco del paese, più volte candidato alla presidenza. La vicepresidenta è Veronica Abad, una “libertariana” che guarda all’estrema destra argentina, al trumpismo di Javier Milei.
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