Cuba ed Ecuador: patetiche menzogne sugli assalti alle ambasciate
José Manzaneda, coordinatore di Cubainformación
“Perché l’assalto di Fidel Castro all’Ambasciata dell’Ecuador a Cuba (nel 1981) non fu condannato?” (1). È uno dei titoli dei giornali che, in questi giorni, cercano di giustificare il recente assalto della polizia dell’Ecuador all’Ambasciata del Messico, per catturare l’ex vicepresidente Jorge Glas (2).
#Cuba, que jamás será indiferente ante el crimen, se suma a la jornada mundial de apoyo al pueblo palestino y exige que se ponga fin al genocidio israelí en #Gaza.
Marx scrisse nella sua opera magnum che “Il capitale ha orrore dell’assenza di profitto, o di un profitto minimo, come la natura ha orrore del vuoto. Se il profitto è congruo, il capitale si fa audace. Un 10% sicuro ne garantirà l’impiego dovunque; il 100% lo spingerà a mettersi sotto i piedi tutte le leggi umane. Assicurategli il 300%, e non vi sarà delitto che non arrischi, neppure di fronte alla forca”.
E.U vuelve a vetar una resolución que exigía cese al fuego en Gaza. Mientras, sigue el asesinato de niños, de mujeres, de un pueblo entero. Basta ya de impunidad para Israel. La historia no olvidará nunca a los que pudieron detener el genocidio y no lo hicieron.#FreePalestinepic.twitter.com/qdnFaSrVdy
Il Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba e Presidente della Repubblica, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, ha condannato il veto degli stati Uniti a un nuovo progetto di risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che esigeva un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza.
In apertura dell’XI Congresso dell’Unione dei Giornalisti di Cuba (UPEC), dopo aver reso un minuto di silenzio per le già migliaia di vittime, torniamo ad allertare sul pericolo di genocidio contro un popolo sottoposto, da più di 70 anni, ad un’usurpazione dantesca.
Gaza e l’Avana: l’amore per i bombardamenti della “dissidenza” cubana
José Manzaneda, coordinatore di Cubainformación
La cosiddetta “dissidenza” cubana non ha dubbi sui suoi paradigmi di democrazia e libertà: sono Israele e Colombia.
I bombardamenti israeliani su Gaza hanno causato, in meno di una settimana, circa 200 morti tra la popolazione palestinese (1). Un quarto erano bambini/e. Hanno distrutto centinaia di case, centri educativi e sanitari. Israele ha persino fatto saltare in aria la sede di diverse agenzie di stampa occidentali (2). Eliécer Ávila, capo del gruppo “dissidente” cubano Somos +, lo giustificava così: “Se il popolo palestinese continua a essere in complicità con coloro che attaccano Israele in modo terroristico e codardo, allora, dopo non mi tirino fuori gente guarda! Hanno ucciso mia zia! Sì, sì, è che tua zia vive nello stesso edificio e salutava gente che girava con un razzo. Possa il razzo arrivare, Allah! Lascia che sparino il razzetto e che il drone veda da dove viene e che Israele risponda, affinché tu veda”(3).
C’è chi, negli USA, non rispetta il coefficiente d’intelligenza dei cubani e vuole fargli passare un gatto per lepre, almeno così sembra a partire dalle informazioni divulgate dal libello “Martí Noticias”, creato a Miami per ingannare il popolo di Cuba. Ora annunciano, in pompa magna, la creazione di una nuova applicazione tecnologica per navigare, a Cuba, dai telefoni cellulari, ma “senza censura”, non è altro che un inganno per stupidi. Continue reading “Per ingannare gli sciocchi” »
Non è scritto né contenuto in nessun memorandum classificato come Top Secret, ma la realtà dimostra che in questo mondo esiste una licenza di assassinare. Questo è il caso dello Stato di Israele, che da oltre mezzo secolo stermina a sangue freddo civili innocenti del popolo palestinese. Così lo evidenziarono durante la guerra degli anni 60, quando occuparono militarmente la Striscia di Gaza e la Cisgiordania, lasciando una scia di morti, feriti e mutilati, senza essere sanzionati dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. La ragione: l’opposizione degli Stati Uniti. Continue reading “Licenza di assassinare” »