La chiamata, eufemisticamente, opposizione in Venezuela, che in realtà è una controrivoluzione, secondo le parole di Karl Marx, inerente a ogni rivoluzione, è logorata dopo tanti anni di tentativi di ribaltare l’opera dei patrioti venezuelani; hanno provato quasi di tutto, compreso l’assassinio politico, e ora l’assassinio del Presidente acquista più forza, quando ancora una volta non sono riusciti a vincere alle urne e inventano ogni tipo di sotterfugio come appellarsi alla tanto decantato “frode elettorale”, tipico in tutte le elezioni svoltesi e da convocare.
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I legami della destra venezuelana con il Likud israeliano
Il Procuratore Generale della Repubblica Bolivariana del Venezuela, Tarek William Saab, in un’intervista esclusiva concessa a LaIguana.TV, ha affermato che l’ultradestra venezuelana, in caso di vittoria alle elezioni presidenziali del 28 luglio, applicherà nel Paese sudamericano un piano di sterminio neofascista, identico o peggiore di quello attualmente applicato da Israele in Palestina.
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Non c’è maggior ipocrita in questo mondo degli USA
Gli USA, che si credono con il diritto di sanzionare chiunque non si sottometta ai loro ordini, in realtà sono i maggiori ipocriti del mondo e non accettano che i loro alleati siano condannati, benché siano assassini.
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Lo sport come arma politica: il caso Venezuela
NEL CONTESTO DEI GIOCHI OLIMPICI DI PARIGI 2024
È un mito che lo sport sia uno spazio neutrale dove i conflitti geopolitici non hanno spazio e le potenze imperiali non impongono la loro logica di dominio e sottomissione. Una prova di ciò si può vedere nella costante vessazione a cui sono sottoposti gli atleti venezuelani ogni volta che devono rappresentare il paese in competizioni internazionali.
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Terminator è su WhatsApp
Terminator esiste, ma non ha forma umana né è programmato per prendere decisioni autonome e causare danni per conto proprio. È un sistema militare, con persone dietro le macchine, che affinano le impronte digitali di centinaia di migliaia di individui, aspettando freddamente che alcuni di loro arrivino a casa e lanciano bombe “stupide” che uccidono famiglie, vicini e, a volte, interi quartieri.
La mafia anticubana contro Petro
Dovunque si trovino le peggiori cause, là ci saranno loro. Marco Rubio, Mario Díaz Balart, Carlos Giménez e María Elvira Salazar si iscrivono in qualsiasi lista del sudicio mondo politico che si presenti.
Difensori riprovevoli e entusiasti del genocidio israeliano contro il popolo palestinese, essi stessi genocidi contro il popolo cubano, ora si schierano contro il presidente colombiano Gustavo Petro per la sua decisione di rompere le relazioni diplomatiche con Israele.
Come Ecuador ed Israele destabilizzano le basi del Diritto Internazionale
Ogni volta sono sempre più gli argomenti che si accumulano a supporto della tesi di un Diritto Internazionale in franca crisi ed evidente indebolimento. In termini generali, l’inefficacia e l’inefficienza dell’ONU nel rispondere in modo concertato alle principali sfide che si presentano all’umanità sono uno dei sintomi più evidenti di questo processo decadente.
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Perché Israele non viene punito e Cuba sì?
Alcuni credono e altri amano proclamare che la politica internazionale si basa su valori e buone intenzioni. Il trattamento riservato a Israele e Cuba distrugge completamente questa convinzione.
Dov’è la logica? Cuba, un Paese che non fa del male a nessuno e che manda in giro per il mondo più medici dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, è stata duramente sanzionata per più di 60 anni.
Dichiarazione MINREX (Iran)
Cuba ha allertato sui pericoli che apporta l’impunitá con la qual agisce Israele contro i paesi del Medio Oriente, con la complicitá e l’appoggio del Governo degli Stati Uniti.
L’illegale attacco al Consolato della Repubblica Islamica dell’Iran a Damasco, in franca violazione del Diritto Internazionale e della Convenzione di Vienna del 1961,ha posto in pericolo la pace e la sicurezza internazionale propiziando la possibile regionalizzazione del conflitto con conseguenze imprevedibili per la pace mondiale.
Cubainformacion: Cuba – Ecuador
Cuba ed Ecuador: patetiche menzogne sugli assalti alle ambasciate
José Manzaneda, coordinatore di Cubainformación
“Perché l’assalto di Fidel Castro all’Ambasciata dell’Ecuador a Cuba (nel 1981) non fu condannato?” (1). È uno dei titoli dei giornali che, in questi giorni, cercano di giustificare il recente assalto della polizia dell’Ecuador all’Ambasciata del Messico, per catturare l’ex vicepresidente Jorge Glas (2).
Gli USA distribuiscono una torta di milioni per la sovversione
Gli USA rendono pubblico il loro consueto dispiegamento di milioni approvati per finanziare la sovversione in quei paesi dove è necessario “un extra” grande di motivazione per costruire un’opposizione attiva
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Cubainformacion: Cuba – Palestina
State con Cuba e la Palestina o con USA e Israele?
Contro 187, solo due paesi votano, ogni anno, alle Nazioni Unite a favore del blocco economico che rende la vita impossibile alla popolazione cubana: USA e Israele. Gli stessi esecutori dello sterminio della popolazione palestinese a Gaza.
Venezuela: comunicato 11-12 febbraio
Cubainformacion: libertà religiosa
Israele distrugge 200 moschee, Cuba ha 2600 templi di tutte le fedi: chi accusano gli USA di repressione religiosa?
José Manzaneda, coordinatore di Cubainformacion
Il regime israeliano ha distrutto, con le bombe fornite dagli USA, quasi 200 moschee, nella sua attuale campagna di genocidio a Gaza (1). Anche altri templi, come la chiesa greco-ortodossa di San Proferius (2).
Latino America: 7 paesi contro Israele
Rete Solidarietà Rivoluzione Bolivariana
Fino a questo momento 7 Paesi dell’America Latina hanno sostenuto con dichiarazioni ufficiali la causa del Sudafrica davanti alla Corte Internazionale di Giustizia contro Israele per il “genocidio di Gaza”.
Due giorni fa, in un’udienza davanti alla Corte Internazionale di Giustizia (ICJ) dell’Aja, nei Paesi Bassi, il Sudafrica ha difeso la sua accusa contro il governo israeliano di mantenere un “modello di condotta genocida” con “omicidi di massa”, “spostamenti forzati” e “gravi danni fisici o psicologici” ai civili palestinesi durante l’offensiva nella Striscia di Gaza, iniziata ad ottobre 2023.