Gli USA distribuiscono una torta di milioni per la sovversione

Gli USA rendono pubblico il loro consueto dispiegamento di milioni approvati per finanziare la sovversione in quei paesi dove è necessario “un extra” grande di motivazione per costruire un’opposizione attiva

Yisell Rodríguez Milano

A chi ottiene la fetta più grande della torta di milioni? Con la chiusura di marzo, gli USA rendono pubblico il loro consueto dispiegamento di milioni approvati per finanziare la sovversione in quei paesi dove è necessario “un extra” grande di motivazione per costruire un’opposizione attiva.

Per questo sta facendo scalpore nelle Americhe l’ultima dichiarazione del deputato anticubano Mario Díaz-Balart, dopo l’approvazione, da parte della Camera dei Rappresentanti, della legislazione che comprende i sei progetti di legge di assegnazioni restanti per l’anno fiscale 2024: difesa ; servizi finanziari; Sicurezza nazionale; lavoro, sanità e servizi umani; potere legislativo; e stato, operazioni estere e programmi correlati.

Díaz-Balart, che ha un pericoloso istoriale di persecuzioni contro Cuba, è membro di alto rango della Comitato per gli Stanziamenti della Camera dei Rappresentanti e presiede la Sottocommissione del Dipartimento di Stato per le Operazioni Estere e Programmi Relazionati (SFOPS), ha sottolineato che questa legislazione finanzia la sicurezza e difesa nazionale, allo stesso tempo “salvaguarda il denaro dei contribuenti statunitensi riducendo significativamente le spese non necessarie”.

Il popolo USA sarà davvero d’accordo sul fatto che si usi il suo denaro per finanziare la generazione di rivolte e aggressioni per rompere la pace in altri paesi? Secondo il comunicato pubblicata sul sito del Dipartimento di Stato, sì, perché questo progetto di legge sostiene gli amici e gli alleati più stretti degli USA, “mentre contrasta avversari come la Cina comunista, la Russia e gli Stati terroristi di Cuba e Iran”.

Con l’obiettivo, apertamente interventista, la legislazione SFOPS fornisce “risorse di prima linea” non legate alla difesa per un totale di 58,346 miliardi di $, ovvero 3,412 miliardi di $ (5,5%) al di sotto del livello promulgato per l’anno fiscale 2023 e 10,581 miliardi di $ (15,4%) al di sotto della richiesta di bilancio del presidente Joe Biden.

Ancora una volta il pretesto di promuovere la libertà e la democrazia nell’emisfero occidentale torna ad essere utilizzato come bandiera da quello che si è autodefinito ​​”polizia del mondo” che, nel caso di Cuba, dedica, come ogni anno, un cenno speciale.

RICETTA BASE PER CUCINARE LA CONTRORIVOLUZIONE

Circa 25 milioni di $, che rappresentano un aumento del 25% rispetto al periodo precedente, sono stati stanziati per promuovere la democrazia, ossia per finanziare – come hanno più volte denunciato i nostri media – le più diverse e pericolose azioni contro lo Stato e il popolo cubano.

A ciò si aggiungono 25 milioni per l’Ufficio delle Radiodiffusioni a Cuba, ossia, le cadaveriche Radio e TV Martí, alle quali non rimane alcuna credibilità per sostenere le proprie produzioni né potere alcuno di convocazione.

Si potrebbe scrivere un manuale di base sul modo in cui le forze anticubane, dagli USA, cercano sempre di articolare tutti i tipi di progetti per “rovesciare la Rivoluzione cubana”, senza paura di fallire, ogni volta, miseramente.

Anche in questa occasione, ad esempio, non mancano alcuni degli ingredienti base più utilizzati negli ultimi 15 anni: le chiare istruzioni sulla negazione dei visti a governi e organismi internazionali legati al movimento di solidarietà dei medici cubani nel mondo, una strategia di cooperazione internazionale, a cui il governo USA si ostina nel qualificare “traffico”, davanti agli occhi stupiti di milioni di esseri umani che si sono beneficiati della pratica medica cubana, persino nel mezzo della pandemia di Covid-19 o di malattie così terribili come il colera.

Vengono, ora, aggiunte forti restrizioni per impedire all’amministrazione Biden utilizzi fondi per sostenere il settore non statale di Cuba. I “programmi imprenditoriali”, tanto amati prima, ora anche rientrano tra quelli da non coccolare.

Il settore non statale è oggi una fonte di crescita di lavoro e professionale per i cittadini cubani? Beh si. Il ventaglio di opportunità per i nostri giovani è cresciuto, lo Stato ha deciso di non imboccare la strada aperta e, contrariamente a quanto ci si sarebbe potuto aspettare dall’altra parte di quelle 90 miglia, sempre più sono i progetti privati ​​che si aggiungono nel desiderio per sostenere le proprie comunità.

Non esiste la perfezione, ma esiste un percorso aperto verso la responsabilità sociale condivisa… e questo, tra le altre ragioni, pone l’universo degli imprenditori nel bersaglio dei tradizionali attacchi e restrizioni dal suolo USA.

Un altro elemento sorprendente, di questo 2024, è il finanziamento aggiuntivo dedicato all’Open Technology Fund (OTF) per promuovere tecnologie che fomentino la “libertà in Internet”. Non siamo di fronte ad un fenomeno nuovo.

Internet è una grande piattaforma di informazione, disinformazione e lotta in cui la info-educazione è stata vitale per imparare ad identificare notizie false e mobilitazioni indotte con lo scopo di alterare l’ordine nel Paese.

L’ALTRA MINACCIA

Poiché nessun fronte può rimanere scoperto, i fondi per le manovre sovversive in Nicaragua ammontano a 15 milioni, concentrati, soprattutto, su questioni legate alla religione.

Nel caso del Venezuela, invece, i bilanci sono simili a quelli di Cuba, poiché hanno stanziato non meno di 50 milioni di $ per alimentare lo scontro sotto la presunta bandiera dei diritti umani e della società civile.

Incentivano, inoltre, il sostegno finanziario a tutti i tipi di opposizioni elettorali contro l’attuale presidente venezuelano Nicolás Maduro Moro.

Si prospettano anche condizioni di finanziamento per l’America Centrale e i Caraibi, tra cui Haiti, oggi immersa in una complessa crisi di governabilità e violenza.

Anche per quanto riguarda la Cina le misure sono abbondanti, tra cui il divieto di qualsiasi rimborso dei debiti contratti con il colosso asiatico da parte di altri Paesi; il suo sostegno a Taiwan e la persistenza di 300 milioni di $ in finanziamenti militari esteri e di 400 milioni di $ per il Fondo di lotta contro l’influenza cinese.

Mentre per Israele, alleato storico degli svergognati USA, che ora avanza indisturbato nello sterminio del popolo palestinese, garantisce un “sostegno incrollabile” attraverso il finanziamento integrale di un memorandum d’intesa del valore di 3,3 miliardi di $.

Aggiunge che gli USA si opporranno alle indagini ONU su Israele, imporranno nuove condizioni su qualsiasi assistenza a Gaza e rifiuteranno i finanziamenti al Consiglio per i Diritti Umani per ritenere il consiglio responsabile delle sue azioni anti-israeliane, comprese altre a cui, qualsiasi persona con cuore, le costerebbe credere… se gli stessi USA non l’avessero pubblicato.

AZIONI CONTRO CUBA NEL 2024

-Usano avvenimenti associati ai medici cubani sequestrati in Kenia per lanciare una nuova offensiva comunicativa volta a screditare il nostro Paese.

-Divulgano linee di lavoro per piattaforme legate all’impalcatura sovversiva e agli influencer anticubani di Miami.

-Mirano ad approfittare della situazione dei collaboratori internazionalisti per continuare a diffondere messaggi sul “lavoro schiavo”, “qualcosa che dobbiamo continuare a manipolare”.

-Informazioni trapelate di recente mostrano una serie di manovre attuate per indurre l’inflazione all’interno del mercato cubano. La strategia si divide in quattro fasi: penuria, inflazione indotta, boicottaggio dele forniture e blocco finanziario, indica il sito Razones de Cuba.

-Fonti di Miami hanno rivelato piani dei politici anticubani per colpire gli imprenditori cubani dentro e fuori l’Isola. Cercando di sopprimere ogni forma di fornitura di beni al popolo delle Antille, sia attraverso il settore governativo che privato.

-È venuta alla luce l’Operazione Streaming, una recente creazione dei servizi d’intelligence USA, con l’obiettivo di manipolare eventi e personaggi della Storia di Cuba.


Estados Unidos reparte el pastel de los millones para la subversión

Estados Unidos hace público su acostumbrado despliegue de millones aprobados para financiar la subversión en aquellos países donde se necesita «un extra» grande de motivación para construir una oposición activa

Autor: Yisell Rodríguez Milán

¿A quién le toca el pedazo más grande del pastel de los millones? A punto de cerrar marzo, Estados Unidos hace público su acostumbrado despliegue de millones aprobados para financiar la subversión en aquellos países donde se necesita «un extra» grande de motivación para construir una oposición activa.

Es por eso que le da vueltas a las Américas la más reciente declaración del congresista anticubano Mario Díaz-Balart, después de la aprobación, por parte de la Cámara de Representantes, de la legislación que incluye los seis proyectos de ley de asignaciones restantes para el año fiscal 2024:  defensa; servicios financieros; seguridad nacional; trabajo, salud y servicios humanos; poder legislativo; y estado, operaciones extranjeras y programas relacionados.

Díaz- Balart, quien porta un peligroso historial de hostigamiento contra Cuba, es miembro de alto rango del Comité de Asignaciones de la Cámara de Representantes y preside el Subcomité del Departamento de Estado, Operaciones Extranjeras y Programas Relacionados (SFOPS), señaló que esta legislación financia la seguridad y defensa nacional, al mismo tiempo que «salvaguarda el dinero de los contribuyentes estadounidenses, al reducir significativamente el gasto innecesario».

¿Compartirá realmente el pueblo estadounidense que se use su dinero para costear la generación de disturbios y agresiones para quebrar la paz en otros países? De acuerdo con el comunicado publicado en la web del Departamento de Estado, sí, porque este proyecto de ley apoya a los amigos y aliados más cercanos de Estados Unidos, «al tiempo que contrarresta a adversarios como la China comunista, Rusia, y los Estados terroristas de Cuba e Irán».

Con el objetivo, abiertamente intervencionista, la legislación SFOPS proporciona «recursos de primera línea» no relacionados con la defensa, por un total de 58 346 mil millones, lo que es 3 412 mil millones (5,5 %) por debajo del nivel promulgado para el año fiscal 2023, y 10 581 mil millones (15,4 %) por debajo de la solicitud de presupuesto del presidente Joe Biden.

Otra vez el pretexto de promover la libertad y la democracia en el hemisferio occidental vuelve a ser usada como bandera del que se ha autonombrado «policía del mundo» que, al caso de Cuba, dedica como cada año un guiño especial.

RECETA BÁSICA PARA COCINAR LA CONTRARREVOLUCIÓN

Unos 25 millones de dólares, que significan un incremento de un 25 % con respecto al periodo anterior, han sido destinados para promover la democracia, o sea, para financiar –como ha denunciado en reiteradas ocasiones nuestro medio– las más diversas y peligrosas acciones contra el Estado y el pueblo cubano.

Además, suman los 25 millones para la Oficina de Radiodifusión a Cuba, lo que es lo mismo, las cadavéricas Radio y tv Martí, a las que ya no queda credibilidad para sostener sus producciones ni poder alguno de convocatoria.

Podría escribirse un manual básico sobre las maneras en las que las fuerzas anticubanas desde Estados Unidos siempre intentan articular todo tipo de proyectos para «tumbar la Revolución Cubana», sin miedo a fracasar una y otra vez estrepitosamente.

En esta ocasión, por ejemplo, tampoco faltan algunos de los ingredientes básicos más usados de los últimos 15 años: las instrucciones claras sobre la denegación de visas a gobiernos y organismos internacionales vinculados al movimiento solidario de médicos cubanos por el mundo, una estrategia de cooperación internacional a la que el Gobierno estadounidense insiste en calificar como «tráfico», ante los ojos asombrados de los millones de seres humanos que se han beneficiado de la práctica médica cubana, incluso en medio de la pandemia de la covid-19 o enfermedades tan terribles como el cólera.

Se agregan, ahora, fuertes restricciones para impedir que la administración de Biden utilice fondos para apoyar al sector no estatal de Cuba. Los «programas de emprendimiento», acariciados antes, ahora también entran entre lo que no debe ser mimado.

¿Es el sector no estatal una fuente de crecimiento laboral y profesional para la ciudadanía hoy en Cuba? Pues sí.  El abanico de oportunidades para nuestros jóvenes ha crecido, el Estado ha decidido no dar marcha en la vía abierta y, contrario a lo que pudieron esperar desde el otro lado de esas 90 millas, cada vez son más los proyectos privados que se suman en el afán de apoyar sus comunidades.

Perfección no hay, pero un camino abierto hacia la responsabilidad social compartida sí… y eso, entre otras razones, pone al universo de los emprendedores en el blanco de ataques y restricciones tradicionales desde suelo estadounidense. 

Otro elemento llamativo este 2024 es el financiamiento adicional deOtro elemento llamativo este 2024 es el financiamiento adicional dedicado al Fondo de Tecnología Abierta (OTF) para promover tecnologías que fomenten «la libertad en internet». No estamos ante un fenómeno nuevo.

Internet es una gran plataforma de información, desinformación y combate en el que la infoeducación ha sido vital para aprender a identificar noticias falsas y movilizaciones inducidas con el propósito de alterar el orden en el país.

LA OTRA AMENAZA

Como ningún frente puede quedar descubierto, para las maniobras subversivas en Nicaragua los fondos ascienden a 15 millones, enfocados, especialmente, a lo relacionado con la religión.

En el caso Venezuela, por otra parte, los presupuestos se asemejan a los de Cuba, pues han destinado no menos de 50 millones de dólares a atizar el enfrentamiento bajo la supuesta bandera de los derechos humanos y la sociedad civil.

Incentivan, además, el apoyo financiero a todo tipo de oponencias electorales en contra del actual presidente venezolano Nicolás Maduro Moro.

Se planean también condiciones de financiamiento para Centroamérica y el Caribe, que incluye a Haití, ahora inmerso en una compleja crisis de gobernabilidad y violencia.

En cuanto a China, las medidas también son abundantes, incluyendo la prohibición de cualquier reembolso de deudas contraídas con el gigante asiático por parte de otros países; su apoyo a Taiwán y la persistencia de los 300 millones de dólares en financiación militar extranjera, y 400 millones de dólares para el Fondo de lucha contra la influencia china.

Mientras, para Israel, aliado histórico de las sinvergüenzuras estadounidenses, que ahora avanza sin freno en el exterminio del pueblo palestino, garantiza un «apoyo inquebrantable», mediante la financiación total de un memorando de entendimiento por valor de 3 300 millones de dólares.

Agrega que EE. UU. se opondrá a las investigaciones de la onu sobre Israel, impondrá nuevas condiciones ante cualquier asistencia a Gaza y retendrá los fondos al Consejo de Derechos Humanos para hacer responsable al consejo por sus acciones antisraelíes, entre otras que a cualquier persona con corazón le costaría creer… si no lo hubiese publicado el mismísimo EE. UU.

 ACCIONES CONTRA CUBA EN 2024

Usan acontecimientos asociados a los médicos cubanos secuestrados en Kenia para armar una nueva ofensiva comunicacional de descrédito hacia nuestro país.

Divulgan líneas de trabajo para plataformas asociadas al andamiaje subversivo e influencers anticubanos de Miami.

Orientan aprovechar la situación de los colaboradores internacionalistas para seguir emitiendo mensajes sobre «trabajo esclavo», «algo que debemos seguir manipulando».

Información filtrada recientemente muestra una serie de maniobras realizadas para inducir la inflación a lo interno del mercado cubano. La estrategia se divide en cuatro etapas: el desabastecimiento, la inflación inducida, el boicot de suministros y  el bloqueo financiero, indica la web de Razones de Cuba.

Fuentes en Miami revelaron planes de políticos anticubanos para afectar a empresarios cubanos dentro y fuera de la Isla. Buscan extinguir toda forma de abastecimiento de bienes al pueblo antillano, tanto a través del sector gubernamental como del privado.

Salió a la luz la Operación Streaming, una reciente creación de los servicios de inteligencia de Estados Unidos, con el objetivo de manipular acontecimientos y figuras de la Historia de Cuba.

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