Premio Casa de las Américas 2024

Cuba apre oggi le sue porte al meraviglioso Premio Letterario Casa de las Américas, un incontro che arriva con dinamismo per riconoscere gli autori più rilevanti di questa espressione nel continente.

Così lo ha definito il direttore del Centro di Ricerche Letterarie dell’istituzione de L’Avana, Jorge Fornet, offrendo dichiarazioni alla televisione nazionale sulla notizia della 64° edizione del prestigioso premio, che si svolgerà fino a venerdì 26.

Il Premio Letterario Casa de las Américas sarà inaugurato questo lunedì con le parole dello scrittore guatemalteco Arturo Arias, ed in questa occasione propone quattro generi: Romanzo, Teatro, Saggio su un tema artistico o letterario e Letteratura per bambini e ragazzi.

Parteciperanno intellettuali rinomati provenienti da diversi paesi della regione, ciascuno con modi diversi di apprezzare la letteratura, ha sottolineato Fornet.

Ha precisato che ci sarà un incontro tra i giurati ed il pubblico e che per la prima volta la celebrazione coincide con la Giornata Mondiale della Lingua Spagnola, il 23 aprile.

In questo giorno la giuria si riunirà nel Parco San Juan de Dios, situato ne L’Avana Vecchia, di fronte alla statua di Miguel de Cervantes y Saavedra, in un’attività tradizionale realizzata dall’Accademia Cubana della Lingua, ha aggiunto.

Secondo il direttore, da martedì a giovedì, nel pomeriggio, le giurie delle diverse categorie si incontreranno con il pubblico e verranno presentati i libri premiati nel 2023.

Venerdì 26 verrà consegnato il Premio Letterario e la festa di chiusura avrà come protagonista il cantautore Diego Gutiérrez.

Il 28 aprile la Casa de las Américas festeggerà i 65 anni dalla sua fondazione ed il premio è uno dei principali protagonisti della sua storia.

da Prensa Latina, traduzione di Ida Garberi


Casa de las Américas, con la bussola verso il sud globale

La giuria del Premio Casa de las Américas 2024, il concorso culturale di maggior traiettoria tra quelli del suo genere nel continente è già stata presentata.

«Per me, Casa de Las Américas è l’istituzione più seria del nostro continente. È difficile immaginarne altre che compiono 65 anni di costituzione, assegnare premi annuali a livello continentale con le difficoltà note a tutti, e inoltre senza scopo di lucro», ha detto nella sala Che Guevara di questo recinto, lo scrittore guatemalteco Arturo Arias, incaricato del discorso d’apertura del premio che torna a un’altra edizione per ratificarsi come il  concorso culturale di maggior traiettoria tra quelli del suo tipo nel continente.

L’intellettuale si è riferito anche alla sua relazione con questo centro, che data dal 1981, quando visitò per la prima volta il luogo che, come ha affermato, è divenuto «la sua seconda casa» con il passare degli anni. Evocando la memoria ha ricordato che allora, alla giovane età di 29 anni, era giunto qui estasiato  come chi scopre qualcosa di nuovo guardando con curiosità personalità come  Roberto Fernández Retamar o Manuel Galich.

«Quante istituzioni offrono 15 categorie da considerare per un premio e rispondono con sensibilità alle nuove inquietudini che hanno rotto i canoni tradizionali come le letterature dei Caraibi  inglesi, francofone o indigene ?», ha chiesto in tono retorico.
Casa de las Américas non è solo concorsi, dato che conta con altri fini e promette lo sviluppo letterario e culturale della regione che si ottiene  mediante la pubblicazione della rivista con lo stesso nome che circola in vari paesi e il Centro delle Investigazioni  raggruppa  accademici di prima línea.

Arias ha detto che la sua bussola punta sempre verso il sud globale, e mette a fuoco popolazioni spogliate, in molti casi razzializzate, permettendoci d’informarci sul molto che ignoriamo dall’angolino  dove ci è toccato nascere.

Poi ha continuato spiegando, precisamente permette che ogni anno si riuniscano tanti scrittori, artisti, cineasti  e accademici di varie generazioni con uno stesso fine: quello della cultura.

«Se sto aprendo la riunione della giuria nel premio Casa de las Américas 2024 lo si deve al fatto che sin dall’inizio abbiamo coinciso,  non solo nel fuggire dall’obsoleto, dal vecchio, lo stanco, il ripetuto, ma persistiamo nella continua ricerca del nuovo, con la difesa di questa relazione etica che ci unisce nelle perpetue lotte e nel dolore dei nostri popoli», ha aggiunto il guatemalteco.

Durante la cerimonia, con la presenza di Apidio Alonso, ministro di Cultura, è stata presentata la giuria che s’incaricherà di dettare sentenza tra le opere in concorso.

Jorge Fornet, direttore del Centro delle Investigazioni Letterarie  della Casa, ha detto che realizzare questo concorso presenta una enorme sfida e un paradosso, per via dei problemi economici che viviamo e perché il numero delle opere aumenta ogni anni divenire tecnicamente impossibile da sostenere, se si mantiene così.

Le attività che riguardano il premio si effettueranno sino al 26 aprile, con presentazioni di opere letterarie, concerti, conversazioni, esposizioni d’arte e  seminari, con intellettuali di tutto il continente.

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