Amici del mondo accompagneranno i lavoratori cubani nei loro festeggiamenti

Il sostegno  internazionale al popolo  cubano e al progetto socialista che si costruisce nell’Isola dei Caraibi sarà avallato dagli amici solidali che dal 22 aprile al 3 maggio faranno parte delle brigate  Primero de Mayo e Che Guevara

Il sostegno  internazionale al popolo  cubano e al progetto socialista che si costruisce nell’Isola dei Caraibi sarà avallato dagli amici solidali che dal 22 aprile al 3 maggio faranno parte delle brigate  Primero de Mayo e Che Guevara per realizzare lavori produttivi, ricevere conferenze, visitare luoghi storici e dialogare con le comunità.

Il presidente dell’Istituto Cubano di Amicizia con i Popoli, Fernando González Llort, nella sede dell’istituzione lo ha precisato e ha specificato che per questo tipo d’iniziativa solidale giungeranno nell’Isola nei prossimi giorni circa 627 simpatizzanti con la Rivoluzione Cubana per partecipare alla Giornata del Giorno Internazionale del Lavoro.

I brigatisti rappresentano 121 organizzazioni di solidarietà con Cuba e vengono da 51 paesi, stando alle stime attuali e realizzeranno attività in  Artemisa e L’Avana in maniera congiunta perché parteciperanno  all’Incontro Internazionale di Solidarietà, organizzato dalla Centrale dei Lavoratori di Cuba.

I brigatisti della Primero de Mayo vengono dai cinque continenti e visiteranno la provincia di Cienfuegos; nel trasferimento visiteranno il Museo di  Playa Girón per avvicinarsi alla storia di quell’epopea avvenuta nel 1961.

Quelli della Brigata Che Guevara, proveniente dagli Stati Uniti e dal Canada, visiteranno Pinar del Rio e celebreranno la 30ª edizione della sua creazione.

I due gruppi riceveranno attualizzazioni di geopolitica e si pronunceranno contro il criminale blocco economico, commerciale e finanziario imposto a Cuba, indurito negli ultimi anni con l’inclusione nell’unilaterale lista dei paesi patrocinatori del terrorismo.

Alcuni dei membri di questi gruppi solidali in seguito parteciperanno al VIII Seminario Internazionale per la Pace e l’Abolizione delle Basi Militari Straniere che si realizzerà in provincia di Guantánamo il 4 e 5 maggio, e alla Riunione Regionale delle Americhe e del Caraibi del Consiglio Mondiale della Pace, che si svolgerà il 6 maggio a Santiago di Cuba.

Nei due incontri si riaffermerà l’impegno con l’integrazione regionale e la piena applicazione dei principi del Proclama dell’America Latina e dei Caraibi come Zona di Pace e ugualmente si proporranno iniziative per le lotte future, per un mondo migliore di giustizia sociale e in armonia con la natura.


Cuba è una luce per un mondo diverso e possibile

 

25 apr. – L’americana María Alejandra Rincón ha tutte le ragioni per unirsi ai cubani nella marcia dei lavoratori del prossimo Primo Maggio e, insieme a loro, mostrare il suo sostegno alla Rivoluzione.

È nata a Cúcuta, in Colombia, ma vive a Charlottesville, in Virginia, negli Stati Uniti, lavora come assistente sociale e la sua più grande passione è stata quella di dedicarsi a cause di solidarietà in difesa del popolo dell’isola.

L’anno scorso, insieme ad altri due colleghi (uno dei quali, Gail Walker, direttore esecutivo della Interfaith Foundation for Community Organizing (ifco-Pastors for Peace), ha visitato deputati e senatori del suo Paese per offrire informazioni sui danni causati dal genocida blocco economico, commerciale e finanziario contro le Grandi Antille.

“Siamo andati nell’ufficio del senatore Bob Menéndez, perché sappiamo che si occupa di relazioni internazionali e rappresenta il Partito Democratico (lo stesso partito di Barack Obama e Joe Biden). Dato il suo background cubano, pensavamo che sarebbe stato sensibile alla questione”.

“Gli impiegati del suo ufficio non ci hanno fatto passare e ci hanno dato innumerevoli scuse per andarcene, ma noi abbiamo risposto con il nostro diritto di essere ascoltati, perché siamo cittadini e paghiamo le tasse affinché questi funzionari pubblici ricevano i loro alti stipendi. La nostra decisione è stata quella di aspettarlo.

“Poi hanno chiamato la polizia, che ci ha trattenuto in un carcere per diverse ore, ci ha interrogato in modo incisivo, ci ha preso le impronte digitali, ci ha fotografato e voleva accusarci come criminali comuni”, ha spiegato l’attivista.

María Alejandra Rincón afferma che chi difende la solidarietà con Cuba negli Stati Uniti viene trattato come un criminale, e questo si dimostra anche quando un americano torna a casa dopo aver visitato l’isola caraibica. “I funzionari dell’immigrazione ti fanno domande assurde, ti perquisiscono i bagagli e ti confiscano persino i telefoni cellulari e i computer portatili, solo per il fatto di provenire dal territorio cubano”.

Tuttavia, nulla ha smorzato la sua posizione su Cuba. “Mi commuovo solo a sentire il nome di quest’isola, perché penso subito alla bellezza dei cubani e alla loro dignità nel difendere le giuste cause del mondo. Ritengo che Cuba sia un grande esempio per la costruzione di un mondo possibile e diverso da quello attuale. Questo ci dice che il socialismo funziona”, sottolinea la giovane donna, membro della Brigata xxx Che Guevara, venuta a celebrare la prossima Giornata internazionale dei lavoratori a Cuba.

Fonte: Granma

Traduzione: italiacuba.it

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