In tutta questa complessa matassa controrivoluzionaria per scatenare un golpe in Venezuela, è stata segnalata WhatsApp – popolare ed economica – come il volto visibile della gestione della disinformazione e dello spionaggio contro il governo di Nicolás Maduro.
Tag Archives: WhatsApp
WhatsApp, Meta, la CIA ti osserva… liberatene!
Nel 2017, Wikileaks ha rivelava, tramite la divulgazione di migliaia di documenti, come le agenzie di sicurezza USA, in particolare la CIA, utilizzassero WhatsApp per ottenere informazioni, attraverso l’uso di virus o delle cosiddette “backdoors” (porte posteriori).
Continue reading WhatsApp, Meta, la CIA ti osserva… liberatene!
Rivelando il lato oscuro di WhatsApp
Riassunto dei casi sul suo utilizzo nella guerra informativa
misionverdad.com
Il presidente rieletto, Nicolás Maduro, ha disinstallato pubblicamente l’app di messaggistica istantanea WhatsApp dal suo telefono cellulare lo scorso lunedì 5 agosto. Lo ha fatto mentre denunciava che numeri provenienti da paesi terzi vengono utilizzati per intimidire i dirigenti di base del chavismo.
Terminator è su WhatsApp
Terminator esiste, ma non ha forma umana né è programmato per prendere decisioni autonome e causare danni per conto proprio. È un sistema militare, con persone dietro le macchine, che affinano le impronte digitali di centinaia di migliaia di individui, aspettando freddamente che alcuni di loro arrivino a casa e lanciano bombe “stupide” che uccidono famiglie, vicini e, a volte, interi quartieri.
Cubainformacion: oligarchi informativi
Musk, Bezos, Zuckerberg e la libertà di informazione
La persona più ricca del mondo, Elon Musk, sta per acquistare la rete sociale Twitter.
Il secondo più ricco, Jeff Bezos, è proprietario de The Washington Post, uno dei due giornali più influenti nell’élite politica ed economica USA.
Dietro la maschera le vere intenzioni
Coloro che hanno assunto un ruolo di primo piano nella manipolazione di ciò che è accaduto lo scorso 27 novembre fuori dal Ministero della Cultura, incitando al discredito delle istituzioni culturali e cercando di mostrare la presunta natura secolare della nostra Rivoluzione, organizzano le loro attività attraverso la piattaforma WhatsApp.
Guerra mediatica: dalla razionalità alla creatività
L’evoluzione della guerra mediatica finanziata dagli USA si è spostata dal terreno informativo a quello emozionale. Non è più una dinamica di disinformazione vs. informazione, ma emotività vs. razionalità
Javier Gómez Sánchez www.granma.cu
Continue reading Guerra mediatica: dalla razionalità alla creatività
Catene di WhatsApp: verifica prima di condividere
Nei tempi di internet è molto comune ricevere attraverso gruppi di WhatsApp o di altre reti sociali, catene di messaggi dei temi più diversi: frasi di amore, attestazioni di fede, annunci di fatti e perfino inviti ad eventi culturali. Generalmente tutte invitano a condividere coi nostri contatti il contenuto.
Continue reading Catene di WhatsApp: verifica prima di condividere
Internet, il suburbio che ignora la sinistra
Poco più di un anno fa, l’Università di Scienza Informatica (UCI), de L’Avana, ha condotto uno studio delle interazioni in Twitter di 105 organizzazioni politiche d’America Latina e Caraibi e dei 139 dirigenti della regione, vincolati al Forum di San Paolo Con un diagramma di grafici ha mostrato che le relazioni tra loro a malapena esistono o sono molto deboli, là dove esistono.
Continue reading Internet, il suburbio che ignora la sinistra
Venezuela: reti sociali al servizio della disinformazione
I servizi di messaggistica come l’arcinoto WhatsApp sono entrati a pieno titolo tra gli strumenti di cui si serve la propaganda per veicolare i propri messaggi. Orientare l’opinione pubblica. Lo abbiamo già visto in occasione delle ultime elezioni presidenziali in Brasile dove il fascista Bolsonaro ha guadagnato parecchio consenso grazie a fake news contro i suoi avversari del PT, diffuse ad arte tramite il popolare servizio di chat.
Continue reading Venezuela: reti sociali al servizio della disinformazione
Battaglia comunicativa: un nuovo scenario nella nostra lunga lotta
P. Santander https://elciervoherido.wordpress.com
Molto si parla, in questi tempi, della “battaglia comunicativa”. Indipendentemente dal fatto che abbiamo una nitida definizione del concetto, è evidente che, in questa fase della dominazione capitalista, la comunicazione svolge un ruolo di prim’ordine.
Continue reading Battaglia comunicativa: un nuovo scenario nella nostra lunga lotta
Commissione parlamentare per investigare le frodi di Bolsonaro?
Luizianne Lins, deputata del Partito dei Lavoratori (PT) del Brasile ha proposto la creazione di una commissione parlamentare per investigare lo schema fraudolento utilizzato da Jair Bolsonaro nelle elezioni presidenziali.
Continue reading Commissione parlamentare per investigare le frodi di Bolsonaro?
Bolsonaro, WhatsApp e come arrivare al potere con la menzogna
Rosa Miriam Elizalde https://desbloqueandocuba.com
Gli ingenui che credono nella democrazia digitale hanno dimenticato che l’informazione non scorre nel vuoto, ma in uno spazio politico che è già occupato, organizzato e strutturato in termini di potere. E se qualcuno avesse avuto dei dubbi, c’è il Brasile per confermarlo.
Continue reading Bolsonaro, WhatsApp e come arrivare al potere con la menzogna
Otto chiavi per comprendere le elezioni in Brasile
Katu Arkonada https://lapupilainsomne.wordpress.com
Questa domenica si celebra il secondo turno delle elezioni in Brasile, ed in caso trionfasse il vincitore al primo turno, Jair Messias Bolsonaro, potrebbe completarsi un circolo che ha avuto inizio con l’impeachment contro Dilma Rousseff ed è continuato con l’incarcerazione senza prove, di Luiz Inácio Lula da Silva.
Continue reading Otto chiavi per comprendere le elezioni in Brasile
Rajoy ci salverà dalle “fake new (notizie false)”
Pascual Serrano http://www.cubadebate.cu
La Fondazione dello Spagnolo Urgente, ha proposto tra i candidati ad essere la parola dell’anno 2017 il termine “notizie false”. Questa fondazione elegge, da cinque anni, tra i termini a cui dedica le sue quotidiane raccomandazioni, la parola più significativa dell’esercizio per essere particolarmente dubbia o di grande interesse informativo. La prima è stata, nel 2013, “escrache (forma di protesta)”, seguita da “selfi” (2014), “rifugiato” (2015) e “populismo” (2016).
Continue reading Rajoy ci salverà dalle “fake new (notizie false)”