Tag Archives: guerra mediatica

El Toque contro la solidarietà del Messico con Cuba

propaganda finanziata da Washington

Cubainformación

Il media digitale El Toque, finanziato dal Governo USA attraverso i suoi programmi di “promozione della democrazia”, ha pubblicato un nuovo comunicato in cui, con il pretesto di denunciare un presunto “atto di ripudio” in Messico, dispiega un’aperta campagna di propaganda contro il popolo e il Governo di Cuba, così come contro la cooperazione solidale tra il Messico e l’Isola.

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Quando 7 + 12 è maggiore di 165?

cubaporsiempre

“Dal guano si riconosce l’uccello”, dicono i vecchi; e a questi “media liberi” li si riconosce dalle loro menzogne, che ancora una volta mettono a nudo i loro vincoli di dipendenza dal Dipartimento di Stato USA, di cui fungono da volgari megafoni della politica yankee. Perché solo nell’aritmetica del fascismo 7 + 12 è più grande di 165.

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Guerra non convenzionale: la minaccia silenziosa

Claudia Samón

Immaginate un conflitto senza frontiere visibili, senza soldati in uniforme e senza bombe che esplodono nel cielo. Una guerra che si combatte sugli schermi dei telefoni, nel flusso dell’informazione e nella stabilità economica di un Paese. Questa è l’essenza della guerra non convenzionale, una strategia di dominazione che ha sostituito in larga misura i conflitti armati tradizionali.

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Cubainformacion: concerto di Silvio Rodriguez

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Mario J. Pentón: Il «Salvatore» di Miami e il suo Pericoloso SOS di menzogna

Come un operatore politico anticubano radicato negli USA strumentalizza la sofferenza per vendere ingerenza sotto la maschera dell’aiuto umanitario.

Daniel Guerra

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La guerra che non si vede: deepfake e manipolazione di massa

La guerra cognitiva potenziata dall’IA rappresenta una sfida senza precedenti

Raúl Antonio Capote

Le grandi potenze globali hanno sviluppato il concetto di Intelligentized Warfare, che integra l’intelligenza artificiale (IA) nella guerra cognitiva come parte della loro dottrina delle Tre Guerre: psicologica, di opinione pubblica e legale.

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Regime totalitario e assassino: Cuba o gli USA?

José Manzaneda, coordinatore di Cubainformación

Su temi come l’equità di genere, la stampa e le istituzioni degli USA e dell’Unione Europea mostrano un atteggiamento di autosufficienza e superiorità nei confronti dei paesi del Sud Globale.

Ma cosa succede se rivediamo le statistiche? Presenza di donne nei parlamenti del mondo (1): nella Camera dei Rappresentanti degli USA, le donne sono il 29% (2); nel Parlamento europeo (3) e nel Bundestag tedesco il 34% (4). E a Cuba? Sono il 55% dell’Assemblea Nazionale (5). Sono dati, non propaganda.

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Manipolazione e media

Un'”inchiesta” non firmata sul libello controrivoluzionario 14 y Medio ha causato scandalo un paio di giorni fa, indicando un noto imprenditore italiano a Cuba come l’autore dell’attacco di massa avvenuto una settimana fa.

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Cubainformacion: le ‘fortune’ di Fidel e Maduro

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Per una semiotica dell’epiteto imperiale narco-Stato

Fernando Buen Abad

Che cosa si nasconde dietro il significante narco-Stato? Nei dispositivi dell’imperialismo mediatico e nelle sue macchine di guerra simbolica, che costituiscono un arsenale di dominio, l’epiteto di narco-Stato è stato risignificato, strumentalizzato. Non si tratta semplicemente di una categoria che descrive una forma di governo penetrata dai circuiti del narcotraffico, bensì è stata riconfigurata come un’arma semiotica strategica.

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Avventurieri e cacciatori di fortuna vendono menzogne come verità

Eugenio Martínez

Il meccanismo utilizzato dalla programmazione delle reti digitali aumenta la visibilità e il coinvolgimento degli utenti quando si pubblicano scandali, teorie complottiste, voci non confermate, polemiche verbali, risse fisiche, atti macabri, sordidi e grotteschi.

Si dice che quanto più inverosimile è la storia, tanto maggiore è la visibilità che ottiene. I contenuti non stridenti, moderati, misurati e rispettosi vengono ignorati o disprezzati nella gerarchia organizzativa delle piattaforme digitali.

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Cubainformacion: sostituzione d’identità

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La sedizione indotta: cartografia della guerra multiforme

Ricordiamo che l’obiettivo centrale di questa variante della guerra non convenzionale è incutere timore, destabilizzare e provocare uno shock. In sintesi, generare caos e aprire la strada, con perdite minime, alle forze militari.

Raúl Antonio Capote

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Cubainformacion: il pugile che non fuggì

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Gioventù cubana sotto attacco: la manipolazione nella guerra ibrida

Cubaporsiempre

Negli ultimi giorni, dopo l’annuncio di misure necessarie ma impopolari nel settore delle telecomunicazioni a Cuba, si è osservato un tentativo deliberato di manipolare la gioventù universitaria per scatenare proteste antigovernative. Queste azioni, tutt’altro che spontanee, fanno parte di una strategia di guerra non convenzionale permanente contro Cuba, che in questo caso cerca di sfruttare il legittimo malcontento dei giovani per esasperare gli animi a fini destabilizzatori.

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