Il ribelle senza causa, che non è nè ribelle nè ha una causa da difendere che non sia il suo io, ha sempre goduto dello sguardo compiacente degli imperi.
Continue reading “I mercenari non possono contro un popolo patriota” »
Il ribelle senza causa, che non è nè ribelle nè ha una causa da difendere che non sia il suo io, ha sempre goduto dello sguardo compiacente degli imperi.
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Continue reading “La guerra delle fake news non è cambiata” »
Jordanis Guzmán Rodríguez www.tvcubana.icrt.cu
Traduzione e aggiunte: GFJ
Continue reading “La televisione cubana: un’altra arma indiscussa della Rivoluzione” »
La CIA era fiduciosa che un attacco aereo potesse distruggere e mettere fuori servizio i pochi aerei della Forza Aerea Rivoluzionaria (FAR), e in questo modo intendeva impedire il supporto aereo alle sue forze di fanteria durante lo sbarco del contingente mercenario invasore.
Dolphin Xiqués Cutiño www.granma.cu
Madeleine Sautie www.granma.cu
Il 16 aprile 1961, otto bombardieri B-26, partiti dal Nicaragua con insegne cubane contraffatte, si diressero verso Cuba e bombardarono gli aeroporti dell’Avana, di Santiago e di San Antonio de los Baños, lasciando sul terreno numerose vittime e distruggendo una parte delle modeste forze aree dell’isola.
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Quel fatto, che commosse d’indignazione l’intero paese, segnò il preludio all’invasione di Playa Girón (Baia dei Porci).
Trascorsi più di sei decenni, il fatto mantiene piena validità, anche quando i detrattori della Rivoluzione, che appena due anni prima avevano sconfitto la dittatura di Fulgencio Batista (1952-1958), pretendano stendere un manto di oblio.
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“Per la prima volta nella sua storia, l’imperialismo ha pagato un’indennità di guerra”: 60 anni dopo il processo ai mercenari dopo la loro sconfitta a Playa Giron.
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Nulla può essere più fariseo. La politica aggressiva USA verso Cuba è stata la stessa dal 1 gennaio 1959 e si è basata, da sempre, sulla superbia e sull’impotenza di coloro che non si accontentano del perduto e alimentano il loro risentito rimpianto.
Raúl Antonio Capote www.granma.cu
Continue reading “Il governo USA è in cammino verso un’altra Girón” »
Il 15 aprile 1961 iniziavano i bombardamenti aerei all’Avana.
Due giorni dopo, 1200 mercenari diretti dalla CIA tentavano di sbarcare a Playa Girón. Nei due giorni seguenti -quasi tutti- finivano in prigione. Successivamente sarebbero stati scambiati con cibo e medicine.
Evgenij Krutikov, VZ – Histoire et Societé
Esattamente 60 anni fa, il 17 aprile 1961, un distaccamento di 1500 emigrati cubani addestrati dalla CIA sbarcò in una baia deserta sulla costa meridionale di Cuba. Dopo tre giorni di combattimenti, furono in parte distrutti e in parte fatti prigionieri. L’operazione Baia dei Porci fu forse il peggiore fallimento della CIA. Come e perché successe?
Francisco Javier Viamontes Correa, Internationalist 360°,
In meno di 72 ore, il popolo cubano non solo dimostrò al mondo che una piccola nazione sovrana poteva difendersi dalla prima potenza militare del mondo. Ma che poteva farlo mentre si dichiarava rivoluzione socialista. L’invasione della Baia dei Porci, Playa Girón, o Girón Beach in inglese, come la chiamano i cubani, fu la prima volta che l’imperialismo USA fu sconfitto.
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Geraldina Colotti
La relazione di Raul Castro, all’VIII Congresso del Partito Comunista Cubano (Pcc) ha ricordato la lunga battaglia di Cuba per conservare la sua indipendenza, difendendola dalle continue aggressioni dell’imperialismo. Il Congresso si è svolto nei sessant’anni dall’invasione mercenaria della Baia dei Porci – dal 17 al 19 aprile del 1961 – con la quale la Cia voleva farla finita con la giovane rivoluzione che, il 16 aprile del 1961, aveva dichiarato il proprio carattere socialista con le parole di Fidel Castro.
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