Una volta sconfitta la brigata di mercenari che aveva invaso Cuba, organizzata, addestrata e finanziata dalla CIA, con il pieno appoggio del governo statunitense, il presidente John F. Kennedy ricevette un rapporto con diversi punti sulla politica da seguire contro la Rivoluzione cubana, che servì come base per la progettazione di un nuovo piano chiamato Progetto Cuba, meglio conosciuto con il nome in codice: “Mangusta”.
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Come l’esercito cubano ingannò la CIA
Evgenij Krutikov, VZ – Histoire et Societé
Esattamente 60 anni fa, il 17 aprile 1961, un distaccamento di 1500 emigrati cubani addestrati dalla CIA sbarcò in una baia deserta sulla costa meridionale di Cuba. Dopo tre giorni di combattimenti, furono in parte distrutti e in parte fatti prigionieri. L’operazione Baia dei Porci fu forse il peggiore fallimento della CIA. Come e perché successe?
La scommessa anticubana di Trump e la macchina del tempo
MSc Luis Daniel Carreras Martorell
Quando Ronald Reagan si è insediato nel 1980, era determinato a collocare ai vertici del suo governo le persone che avevano avuto successo negli affari. La filosofia alla base dell’azione era che queste persone avevano dimostrato la loro capacità di avere successo diventando ricche e che quindi la loro motivazione a servire il governo era di non usare la loro posizione per aumentare il loro patrimonio personale. Al contrario, sono stati in grado di utilizzare la loro esperienza per far funzionare il paese e la società in generale.
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Trump e la brigata mercenaria 2506: La storia non raccontata
Rafael González Morales www.cubadebate.cu
Lo scorso mercoledì, il presidente USA, Donald Trump, accompagnato da diversi mercenari della brigata 2506 ha annunciato nuove misure contro Cuba dalla Casa Bianca. Queste dichiarazioni hanno un marcato proposito elettorale e sono dirette, particolarmente, agli elettori cubano-americani che difendono posizioni anti-cubane. Trump ed i suoi consiglieri ritengono che lo scontro e l’ostilità verso l’isola gli garantiranno la maggioranza dei voti di quegli elettori.
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Sognando a Miami
Ricardo Alarcón de Quesada www.cubadebate.cu
Dopo tre mesi di finte e minacce ed in uno doppio scenario -il Dipartimento di Stato a Washington DC ed un teatro di Miami- alla fine l’amministrazione yankee ha annunciato ciò che intende fare per intensificare la sua guerra economica contro Cuba.
La doppia sconfitta dei nemici di Fidel
Iroel Sánchez https://lapupilainsomne.wordpress.com
Bisogna situarsi, per un momento, nelle loro menti. Molto lo desiderarono e cercarono di anticiparlo mediante invasioni, rivolte innescate dalla “insoddisfazione economica e dalla penuria” suggerite in un vecchio memorandum a Eisenhower, per il successo di uno dei più dei 600 piani di assassinio a cui la congressista USA, Ileana Ros Lehtinen, ha dato il benvenuto (“I welcome the opportunity of having anyone assassinate Fidel Castro”), o augurando un fatto biologico inevitabile per ogni essere vivente che molte volte fu carne per fake news (notizie false), come si dice oggi.
Cuba-USA: in scena i vecchi ragazzotti
Lázaro Barredo http://www.cubadebate.cu
Negli USA si è sempre lavorato alla preparazione di un piano sovversivo integrale contro Cuba adeguato agli eventi, con i suoi rami politici ed ideologici pubblici e le sue operazioni segrete per utilizzare tutti gli strumenti che siano necessari al fine di destabilizzare l’ordine interno nazionale e raggiungere gli obiettivi di distruggere la Rivoluzione.
Gli interessi del signor Trump
Pedro Pablo Gómez https://lapupilainsomne.wordpress.com
Secondo la vecchia canzone cubana, ”l’amore e l’interesse andarono al campo, un giorno, e più poté l’interesse che l’amore che li univa”. Questa versione potrebbe applicarsi al fatto dell’incredibile decisione dell’attuale presidente USA, il signor Donald Trump, di retrocedere da parte degli accordi e delle decisioni prese in relazione alle misure attuate dall’ex presidente Barack Obama per stabilire e migliorare la politica del governo USA verso Cuba.
Trump: un discorso ancorato allo sconfitto passato
Randy Alonso Falcón http://www.cubadebate.cu
E’ stata una patetica messa in scena nel Teatro Manuel Artime della cosiddetta Little Havana. Come scenografia, un mucchio di vecchi risentiti, il freno della sconfitta brigata mercenaria e due salariati di coloro che hanno da quelle parti, condita con qualche giovane che neppure sa che Cuba è un arcipelago. Come atto di apertura, Diaz-Balart, Marco Rubio, il governatore Rick Scott ed il vice presidente Mike Pence.
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Operazione 40 (I parte)
Fabian Escalante Font https://lapupilainsomne.wordpress.com
La storia di Cuba durante gli ultimi 50 anni è piena di aggressione, crimini, blocchi, leggi assassine ed azioni terroristiche da parte USA.
Conoscere questi fatti, consente alle nuove generazioni di cubani poter affrontare con successo le politiche che il potente vicino del nord pianifica, sistematicamente, contro la nostra invitta Rivoluzione.
Miami: incoraggiamento della destra e apologia del terrorismo
Edmundo García https://lapupilainsomne.wordpress.com
I terroristi anticubani di Miami s’imbaldanziscono ogni volta che credono che gli eventi li favoriscano ed allora vengono alla pubblica luce. Tipico dei prepotenti. E’ la logica del vigliacco, che attacca solo quando è in gruppo e non dà, ad altra persona, la possibilità di ribattere.
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Cubainformacion: il museo della sconfitta
Il “museo” della sconfitta a Miami
Edmundo García https://lapupilainsomne.wordpress.com
La Brigata 2506, armata ed addestrata da un piano congiunto Pentagono, Casa Bianca, Dipartimento di Stato e CIA, fu una marionetta dell’eterna ossessione delle forze più oscure, degli USA, per sconfiggere la Rivoluzione Cubana. Ciò che resta di essa è caduto oggi nelle peggiori mani e parlano a suo nome Felix Ismael Rodriguez, l’assassino del Che Guevara, e Esteban Bovo, padre di un commissario di Miami, che non ha perso l’occasione per promuovere, dice ispirato dall’esempio del progenitore, progetti contro Cuba e la più recente emigrazione cubana a Miami.
Posada Carriles reinaugura museo Brigata 2506
Un gruppo di Veterani della Brigata 2506, organizzata dall’Intelligence Agency USA (CIA) per invadere Cuba nel 1961, hanno reinaugurato sabato scorso un museo dedicato a questo gruppo mercenario a Hialeah, Miami, secondo El Nuevo Herald.
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Occultano la vera storia
Arthur Gonzalez https://heraldocubano.wordpress.com/
Alcuni cubani residenti a Miami, che hanno vissuto del racconto di essere “esiliati”, cercano d’inventare storie per giustificare il loro atteggiamento coccodrillesco contro il Governo cubano, ma la verità s’impone per quanto essi intendano ingannare l’opinione pubblica. Su questo aspetto i documenti declassificati della CIA e della Casa Bianca s’incaricano di chiarire il tutto.