Il ribelle senza causa, che non è nè ribelle nè ha una causa da difendere che non sia il suo io, ha sempre goduto dello sguardo compiacente degli imperi.
Continue reading “I mercenari non possono contro un popolo patriota” »
Il ribelle senza causa, che non è nè ribelle nè ha una causa da difendere che non sia il suo io, ha sempre goduto dello sguardo compiacente degli imperi.
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José Manzaneda, coordinatore di Cubainformacion
“Tutta un’odissea alla ricerca della libertà”, leggiamo (1). “Esiliano da Cuba” due “giornalisti indipendenti” del media “ADN Cuba” (2). Molto triste e serio, senza dubbio. Ma aspettate… giornalismo indipendente? ADN Cuba?
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Raúl Antonio Capote www.granma.cu
Geraldina Colotti
Samuel Moncada, ambasciatore del Venezuela all’Onu, ha denunciato presso il Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite la persistenza di “una rete transnazionale del crimine organizzato, composta da mercenari colombiani e statunitensi che hanno perpetrato atti di terrorismo, omicidio o tentato omicidio di presidenti, come nel caso di Haiti e del Venezuela”. Moncada è tornato così a mettere l’accento su un’industria della morte su vasta scala, una macchina internazionale di assassini su commissione, di mercenari, che hanno nella Colombia una delle fonti più abbondanti di manodopera, esportata in tutto il mondo.
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Sergio Rodriguez Gelfenstein www.altrenotizie.org
Si è detto a lungo che la Colombia è l’Israele dell’America Latina, un’affermazione che è stata fatta da vari analisti e figure politiche, soprattutto quando nell’ultimo decennio si è approfondito il suo ruolo di base statunitense che serve come esperimento e centro di destabilizzazione della regione.
Continue reading “L’orrore in comune tra Bogotà e Tel Aviv” »
Michele Paris www.altrenotizie.org
Se l’assassinio di settimana scorsa del presidente di Haiti, Jovenel Moïse, resta in buona parte avvolto nel mistero, qualche informazione sta iniziando a circolare sull’identità dei presunti responsabili dell’operazione e sulle ragioni dell’eliminazione del 53enne ex imprenditore agricolo.
Il 15 aprile 1961 iniziavano i bombardamenti aerei all’Avana.
Due giorni dopo, 1200 mercenari diretti dalla CIA tentavano di sbarcare a Playa Girón. Nei due giorni seguenti -quasi tutti- finivano in prigione. Successivamente sarebbero stati scambiati con cibo e medicine.
Con i mercenari, con coloro che chiacchierano in base ai dollari che ricevono, il miglior dialogo sarà sempre l’agire sereno ma fermo. Ogni conversazione sarà possibile fintanto ci sia il rispetto, l’inclusione, l’etica e l’idea del bene collettivo
Elson Concepción Pérez www.granma.cu
Hernando Calvo Ospina www.cubadebate.cu
Spuntava il decennio degli anni ’90 ed il sistema socialista nei paesi dell’Europa orientale crollava. Felice, il capitalismo selvaggio andava occupando il suo posto.
Cuba, che era stata sua alleata, rimase sola. Rivoluzione ostinata, insisteva sul fatto che la sua strada fosse il socialismo. Gli USA e altri paesi capitalisti diressero contro di lei tutta la strategia di guerra psicologica e di propaganda. Il denaro scorreva ed i “dissidenti” si moltiplicarono a fiotti.
C’è un piccolo settore tra coloro che sostengono la più stantia della “dissidenza” a Cuba che da giorni ci ha mostrato in rete alcuni argomenti terrificanti.
Abbiamo scoperto che paragonano l’assalto alla Caserma Moncada, a Radio Reloj e le azioni del Directorio Revolucionario durante la lotta clandestina, con gli appelli di oggi per assaltare le stazioni radio e la sede dei canali televisivi, rompere i negozi o promuovere la violenza nelle strade. Non sono sicuro se confrontare entrambi gli scenari sia una completa ignoranza della storia, un atroce opportunismo od una falsa ingenuità. Sono abbastanza convinto che sia quest’ultimo caso.
Raúl Antonio Capote www.granma.cu
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Manuel Valdés Cruz www.granma.cu Continue reading “La mossa imperfetta” »
Rodrigo Acunha, AHTribune
Le notizie che arrivano dal Venezuela e da Miami, in Florida, negli USA, diventano esilaranti. Se pensavate di aver visto tutto con la dura opposizione di destra del Venezuela e i loro alleati negli USA con le azioni per rovesciare il governo socialista di Nicolas Maduro, beh, ripensateci.
Negli ultimi giorni, le immagini di due mercenari USA catturati inondavano le onde radio del Venezuela, dove Maduro rimane il presidente, nonostante le severe sanzioni economiche statunitensi.
Coloro che una volta hanno sperato di essere guarimberos (rivoltosi) all’Avana, coloro che sognano la gloria degli apostati, hanno alzato la loro voce da lontano, applauditi dalla mafia che domina lo scenario culturale di Miami e che esige culto e riverenza al padrone che paga
Raúl Antonio Capote www.granma.cu
Mentre il nostro ministro degli Esteri, Bruno Rodríguez Parrilla, denunciava l’atto terroristico commesso contro la nostra Ambasciata a Washington, il 30 aprile scorso, ed il silenzio eloquente dell’amministrazione Trump di fronte a questa barbarie commessa vicino alla Casa Bianca, la macchina dell’infamia e dell’odio produceva la sua nuova manovra.
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