Cuba denuncia una rete russa che ha cercato di reclutare i suoi cittadini come mercenari

Andrew Korybko da https://korybko.substack.com traduzione di Marco Pondrelli per Marx21.it

Pochi avrebbero potuto prevedere il recente annuncio del Ministero degli Esteri cubano di aver neutralizzato una presunta rete russa che avrebbe reclutato come mercenari i suoi cittadini in entrambi i Paesi. Il testo completo sarà condiviso di seguito per comodità del lettore prima di analizzarlo:

“Cuba contrasta le operazioni di traffico di esseri umani finalizzate al reclutamento militare.

Il Ministero degli Interni ha individuato e sta lavorando per neutralizzare e smantellare una rete di traffico di esseri umani che opera dalla Russia per incorporare cittadini cubani che vivono lì e anche alcuni che vivono a Cuba, nelle forze militari che partecipano alle operazioni militari in Ucraina.

Tentativi di questo tipo sono stati neutralizzati e sono stati avviati procedimenti penali contro le persone coinvolte in queste attività.

I nemici di Cuba stanno promuovendo informazioni distorte che cercano di infangare l’immagine del Paese e di presentarlo come complice di queste azioni che noi rifiutiamo fermamente.

Cuba ha una posizione storica ferma e chiara contro il mercenarismo e svolge un ruolo attivo nelle Nazioni Unite nel rifiuto di questa pratica, essendo promotrice di diverse iniziative approvate in quel forum.

Cuba non fa parte della guerra in Ucraina. Sta agendo e agirà con fermezza contro coloro che all’interno del territorio nazionale partecipano a qualsiasi forma di traffico di esseri umani a fini mercenari o di reclutamento affinché i cittadini cubani possano raccogliere armi contro qualsiasi Paese”.

Cuba è ovviamente molto arrabbiata per ciò che sostiene sia avvenuto, ma è importante notare che nessuna colpa è stata attribuita allo Stato russo. Inoltre, L’Avana non ha inviato alcun segnale che indichi l’intenzione di cambiare la propria posizione all’Assemblea generale delle Nazioni Unite nei confronti della guerra per procura tra NATO e Russia in Ucraina.

Non è possibile saperlo con certezza, ma c’è la possibilità che questa presunta rete con base russa sia stata gestita da attori non statali come quelli dell’ormai defunto gruppo Wagner. Lo Stato ha abbastanza volontari da non aver bisogno di reclutare all’estero, tanto meno alle spalle dei suoi partner strategici, cercando di convincere i cittadini a unirsi alle sue operazioni speciali. Al contrario, il defunto capo del gruppo Wagner, Yevgeny Prigozhin, ha dichiarato in precedenza che il suo gruppo ha perso molti combattenti intorno ad Artyomovsk, quindi potrebbe essere stato alla disperata ricerca di reclute.

Inoltre, sebbene Wagner nel suo complesso fosse più o meno sotto il controllo dello Stato dopo il fallito ammutinamento di fine giugno, non si può escludere che alcuni elementi insoddisfatti si siano dati alla macchia, cercando di reclutare cittadini di partner strategici della Russia come Cuba, come forma asimmetrica di vendetta. Questi sono punti cruciali da tenere a mente per evitare che forze ostili sfruttino questa dichiarazione stampa per dividere questi due Paesi.

In effetti, è proprio a causa di questi sforzi di guerra informativa che Cuba si è sentita costretta ad annunciare pubblicamente lo smantellamento di questa presunta rete, per contrastare le false affermazioni secondo cui lo Stato avrebbe lasciato che i suoi cittadini si unissero a questo conflitto, forse come parte di qualche speculativo quid pro quo con Mosca. Questo spiega perché la dichiarazione stampa ha condannato esplicitamente le “informazioni distorte” dei nemici e ha ribadito con forza la “ferma e chiara posizione storica dello Stato contro il mercenarismo”.

Se non fosse stato per le forze ostili che facevano circolare questi rapporti, Cuba avrebbe potuto esprimere la sua rabbia solo dietro le quinte, per evitare di dare ai suoi nemici qualsiasi munizione. Tuttavia, poiché la sua reputazione di neutralità nei confronti del conflitto è stata messa in discussione, L’Avana non ha avuto altra scelta se non quella di chiarire le cose sotto tutti i punti di vista. Per questo ha ribadito la sua ben nota posizione all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, che ha assunto la forma dell’astensione o del voto contro le risoluzioni antirusse.

Tutto sommato, è certamente deplorevole che una rete presumibilmente russa abbia reclutato cubani in entrambi i Paesi come mercenari per l’operazione speciale, ma non si prevede che questo incidente danneggi i legami bilaterali a livello statale. Come si è detto, potrebbe benissimo essere il gruppo Wagner, ormai defunto, il responsabile di tutto ciò, ma questo ovviamente non si può sapere con certezza. In ogni caso, i sostenitori di questi due gruppi devono resistere ai tentativi di forze ostili di sfruttare questo scandalo per scopi divisivi.

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